San Marino. Ciavatta e Santi, blitz in Carisp

San Marino. Ciavatta e Santi, blitz in Carisp

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Blitz in Carisp di Ciavatta e Santi, urla e offese contro presidente e Cda 

I due membri di Dim, nel pomeriggio di mercoledì sono entrati nella sede centrale della Cassa

Nel bel mezzo del dibattito sulla ratifica della patrimoniale, nella seduta del Consiglio di mercoledì scorso, il consigliere Federico Pedini Amati di MdSi, è intervenuto al di fuori del comma in discussione per esprimere il suo disappunto e “comunicare all’Aula e alla cittadinanza che una parte del Cda di Cassa di Risparmio, su richiesta di Andrea Rosa” aveva “dato mandato di denunciare il consigliere Elena Tonnini”. Immediatamente si è scatenata la bagarre in Aula e la Reggenza è stata costretta a richiamare i capigruppo e a sospendere momentaneamente lavori. In quel frangente si sono scatenate urla e accuse da parte di diversi consiglieri di Dim all’indirizzo della maggioranza e del governo, in qualche caso fino ad arrivare a degli spintoni 

In seguito una nota del Cda di Cassa di Risparmio ha chiarito: “Il Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A., riunito in data odierna, essendo venuto a conoscenza di supposte decisioni dal medesimo assunte in ordine alla tutela legale a favore del Consigliere Dott. Andrea Rosa, precisa che ogni valutazione sul tema è disciplinata dalla Policy legale adottata dall’Istituto, riconoscibile a richiesta dell’interessato.

In questo caso, le valutazioni del Consiglio hanno ritenuto sussistenti i presupposti perché la tutela fosse concessa. Il Consigliere Rosa in propria piena autonomia, pur apprezzando la solidarietà e il dibattito evoluto e la valutazione positiva nei suoi confronti, ha deciso di non formalizzare alcuna richiesta di tutela legale per il caso in questione”. Insomma, nessuna tutela legale per il membro del Cda di Carisp Andrea Rosa, che ha quindi deciso di provvedere autonomamente.

Intanto, se in Consiglio l’aria si era surriscaldata dopo le dichiarazioni di Pedini Amati – nel pomeriggio appunto precisate dal Cda di Cassa – qualcosa di anomalo e grave stava avvenendo anche presso la sede di Cassa di Risparmio. Infatti il consigliere di Rete Roberto Ciavatta, uscito da Palazzo pubblico, si è presentato presso la sede di Cassa di Risparmio assieme all’esponente di Movimento democratico San Marino insieme, Emanuele Santi.

due esponenti politici, mentre tre era in corso la riunione del Consiglio di Ammnistrazionehanno preteso di parlare con il Presidente. A quanto si sa, quindi, il Cda sarebbe stato sospeso e i vertici di Cassa sarebbero usciti nell’atrio della sede centrale dell’istituto. Subito Presidente e Direttore sarebbero stati aggrediti verbalmente da Ciavatta e Santi e presi maleparole. Grida, offese, e sembra anche minacce. Comportamento ripetuto anche alla presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione che hanno assistito a quanto stava accadendo. Una vicenda grave che non è escluso possa avere degli strascichi.

In serata, poi, Roberto Ciavatta ha postato su facebook un ulteriore pensiero sulla giornata nel quale ha scritto: “Cari miei, dialoghiamo mentre in cassa i fascisti danno il mandato al loro uomo di merda di denunciare ancora una volta la Tonnini? Il dialogo non lo si vuole, forse gli idioti non capiscono che dopo la mancanza di dialogo con noi c’è il confronto col manganello. Andate a fanculo tutti, il buonismo è la premessa del lassismo che conduce al fascismo”. 

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