Presenza di buon auspicio
Marino Cecchetti
Udienza degli Ecc.mi Capitani Reggenti Giancarlo Venturini e Marco Nicolini, giovedì scorso: “Nella giornata di oggi, 50 anni fa, i due Paesi hanno stabilito formalmente le relazioni ufficiali”, ha esordito l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese, Li Junhua. Il 6 maggio 1971 a Parigi “Il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Popolare di Cina” decisero di “riconoscersi reciprocamente”. Era Segretario di Stato agli Affari Esteri e Politici Federico Bigi.
Già il 20 giugno “S.E. Huang Chen ambasciatore della Repubblica Popolare di Cina a Parigi, ma anche autorevole membro del Governo Cinese e del Praesidium del Comitato Centrale del P.C.C.” è a San Marino a invitare i Capitani Reggenti a visitare la Cina.
Un pungolo per Roma.
Roma si rese conto che non poteva ritardare ulteriormente la nomina di un proprio ambasciatore sul Titano nonché l’abrogazione dell’espressione “amicizia protettrice” dalla convenzione del 1939. Abrogazione che avvenne il 10 settembre dello stesso 1971, dopo oltre dieci anni di defatigante trattativa da Bigi condotta.
La presenza sul Titano, giovedì scorso, dell’ambasciatore cinese è di buon auspicio.
Tre mesi fa il Governo ha deciso di ospitare, in viale Onofri, il Centro Studi dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Si potrebbe continuare dando alla Cina l’opportunità di realizzare un ‘super Confucio’ (centro culturale – vetrina) di richiamo per le modernità di cui è all’apice: esplorazioni spaziali, applicazioni dell’intelligenza artificiale e della meccanica quantistica, 5G, eccetera. Una siffatta valorizzazione della sovranità piacerà anche ai riminesi, coi quali condividiamo l’attenzione per l’adeguamento della superstrada e lo sviluppo dell’aeroporto di Miramare.