La Serenissima: “La logica delle vecchie scelte ‘assistenzialistiche statali’ nei confronti di imprese private è dura a svanire” / Contributo statale ai servizi socio-educativi privati, Civico 10 critica il decreto ratificato
SAN MARINO. “Una sempre e presente mancanza di volontà tesa a non assicurare nei modi più razionali, efficienti e pubblicamente corretti per i cittadini, una serie di servizi che possano esprimere tutte le proprie potenzialità, sia nel pubblico che nel privato”. A prendersela con il governo, in seguito alla ratifica del decreto relativo al contributo dello Stato ai servizi socio-educativi privati accreditati, è Civico 10. Il movimento, in un comunicato, spiega di aver “più volte cercato di sottoporre le criticità al segretario di Stato all’Istruzione” ma “le proposte formulate” non solo “non hanno ricevuto alcuna considerazione” ma hanno anche fornito allo stesso Morganti “l’occasione di riconfermare che il contributo mensile dello Stato alle imprese di diritto privato è necessario in quanto non sarebbero altrimenti in grado di autosostenere l’attività”. C10 ritiene “strano” pensare che, nell’arco temporale di 11 anni, queste strutture private siano rimaste sul mercato “solamente per merito del contributo statale”. (…)