San Marino: Clarizia non si poteva non nominare. Valentini, Finanze

San Marino: Clarizia non si poteva non nominare. Valentini, Finanze

Comunicato stampa
Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, è intervenuto questa mattina sull’avvenuta nomina del Presidente di Banca Centrale, prof. Renato Clarizia, dopo l’esito di pareggio nella votazione di ieri e le successive prese di posizione, da parte dell’opposizione, sulle presunte irregolarità della seconda votazione. Valentini ha precisato, innanzitutto, le ragioni che hanno indotto il Governo a presentare questa candidatura: indiscussa professionalità e autorevolezza per il dialogo necessario con Banca d’Italia e con gli Organismi internazionali sono stati gli unici motivi della scelta. Valentini ha poi precisato che, in base alla nuova legge sull’autonomia di Banca Centrale n. 178 del 4 novembre 2010, non spetta più al Comitato di Credito e Risparmio, e quindi al Governo, proporre il Presidente della stessa, ma al Consiglio Grande e Generale, nell’ambito del quale le candidature, da chiunque presentate, sono considerate allo stesso modo. La mancanza di dialogo con le opposizioni non è imputabile, secondo Valentini, alla chiusura dell’Esecutivo, bensì al difficile momento politico che stiamo attraversando. Nei prossimi giorni, prosegue Valentini, si esamineranno certamente i problemi politici che si sono verificati in questa occasione all’interno del Patto, ma era assolutamente necessario, per non fermare quel positivo processo di intensificazione del dialogo fra Banca Centrale e Banca d’Italia, che è tuttora in atto, procedere alla nomina del Presidente che, nonostante le diatribe della politica, ha confermato la sua disponibilità, consapevole dell’importanza che riveste la sua nomina per le dinamiche del rilancio del sistema bancario sammarinese e del dialogo con l’esterno. Considerato che, alla luce dell’attento esame dei regolamenti, la ripetizione della votazione era possibile, il Segretario alle Finanze ha ritenuto pertanto necessario procedere per consolidare questo percorso positivo fra Banca Centrale e Banca d’Italia. La mancata nomina del Presidente Clarizia avrebbe altrimenti dato un segnale estremamente negativo verso l’esterno: chi ha voluto sollevare la bagarre politica non ha certamente considerato l’importanza del passo che il Consiglio Grande e Generale era chiamato a compiere.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy