Arrestato a San Marino Claudio Podeschi, ex Capitano Reggente (con Domenico Bernardini, 1991), ex Segretario di Stato (numerose volte) e leader della Democrazia Cristiana, a seguito di un provvedimento del Commissario della Legge Alberto Buriani che – in pool con Simon Luca Morsiani e Antonella Volpinari – porta avanti la indagine sul Conto
Mazzini, presso la Banca
Commerciale Sammarinese passata ad Asset Banca attraverso una operazione di ingegneria
finanziaria condotta da Banca Centrale ed i cui risvolti sono ancora ignoti.
Ne ha dato notizia anche Smtv San Marino: Secondo le accuse, Podeschi, attraverso la Fondazione per l’economia e lo
sviluppo sammarinese, avrebbe raccolto del denaro poi confluito nei conti
correnti presso la Bcs. Dalla Bcs, un funzionario compiacente e già indagato in
fascicoli collegati, avrebbe prelevato in contanti il denaro e riversato in
libretti al portatore che poi venivano consegnati ai politici come mazzette.
Primi effetti della tangentopoli
sammarinese.
Il primo commento politico sulla vicenda arriva da
Marco Gatti, segretario della Dc, interpellato
dall’agenzia Dire, che suggerisce di aspettare per dare un
giudizio definitivo: “Finché non si prova il contrario – ha detto – ognuno è
innocente. Ma qualora tutto fosse confermato, per il partito è una
grande delusione. Ci sarebbe chi l’ha usato per scopi diversi. Sarebbe
un prendere in giro gli elettori”. Per Gatti, è giusto che chi ha sbagliato
paghi, per cui “il tribunale deve andare fino in fondo con la maggiore celerità
possibile, e se l’ipotesi di reato fosse confermata saremo molto duri, essere
nella Dc comporta una responsabilità maggiore”.
Ultimo aggiornamento alle 20,20
Claudio Podeschi
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