San Marino come l’Irlanda. Stefano Zamagni

San Marino  come l’Irlanda. Stefano Zamagni

Trova eco  (esempio Italia Oggi) l’affermazione del prof. Stefano Zamagni secondo i guai della Repubblica di San Marino sarebbero derivati tutti dalla eccessiva finanziarizzazione della sua economia, come sostenuto nell’incontro su «La dottrina sociale e la crisi economica internazionale», tenuto nell’ambito delle iniziative della Fondazione Giovanni Paolo II, con sede a San Marino. 

«C’era un’agricoltura, ovviamente adeguata alle dimensioni del territorio,
un’attività artigianale e anche industriale. Ma poi», attacca, «qualcuno ha
pensato che si potesse diventare ricchi solo attraverso la finanza e quindi San
Marino si è de-industrializzata». Un po’ come accaduto, anche se «su scala più
grande», in Spagna e in Irlanda, «che non a caso oggi si trovano in difficoltà».
Al di là della «guerra» dichiarata al Titano dal ministro Giulio Tremonti
(condita dalla scure di Bankitalia sugli istituti di credito che intrattengono
rapporti con quelli sammarinesi e dai riflettori puntati della Guardia di
finanza), la conseguenza di questa «finanziarizzazione» dell’economia è la
«distruzione della base industriale». «Oggi a San Marino non c’è più tasso di
imprenditorialità. Anche quella del banchiere è un’attività imprenditoriale, ma
a San Marino è praticamente rimasta solo quella», ha sentenziato il docente. C’è
però una strada per ripartire, che consiste nel «tornare a fare impresa»
.

Leggi l‘articolo di Giovanni Bucchi, Italia Oggi

Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy