La Repubblica di San Marino potrebbe collassare come la Grecia? Se lo chiede Mics (Movimento Indipendente Cittadini Sammarinesi), che si preoccupa, fra l’altro, della questione corruzione evidenziata nel rapporto del Gruppo specifico degli Stati del Consiglio d’Europa.
Se oggi, così come asserito da Gumina, ancora il 40% della raccolta è da
considerarsi frutto di evasione, pensiamo a quanto poteva ammontare qualche anno
addietro, quando ancora nessuna norma, contro la corruzione e la speculazione
finanziaria, era stata varata. Se consideriamo che molti sammarinesi stanno
portando il loro denaro oltre confine, depositandolo su conti di banche italiane
e internazionali, allora ci possiamo rendere conto che le casse delle banche
sammarinesi, di qui a poco tempo, rischiano di prosciugarsi. Questi fenomeni ci
fanno intuire quanto aleatoria e inconsistente è stata, e in buona parte lo è
tutt’ora, la ricchezza finanziaria sammarinese. Se il settore
bancario-finanziario è a rischio collasso o quantomeno soggetto a un drastico
ridimensionamento, quello pubblico non è certo da meno.
Leggi il comunicato stampa Mics
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
Guarda la Evoluzione della raccolta bancaria da dicembre 2007 a dicembre 2011
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