San Marino. Comitato di Lanzarote, riunione contro le violenze sui bambini

San Marino. Comitato di Lanzarote, riunione contro le violenze sui bambini

Si è riunito la settimana scorsa, presso il Segretariato Generale dell’Organizzazione internazionale della polizia criminale – Interpol a Lione, il Comitato del Consiglio d’Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, il cosiddetto “Comitato di Lanzarote”.
A rappresentare San Marino erano presenti Sylvie Bollini, funzionario del Dipartimento Affari Esteri e membro del Bureau del Comitato, e il Vice Brigadiere Daniele Giancecchi, dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol San Marino. L’incontro congiunto tra i delegati dell’Organizzazione dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine su scala internazionale e i componenti il Comitato di Strasburgo ha permesso uno scambio proficuo tra addetti ai lavori nel campo del contrasto alla pedofilia.

I membri dell’unità dell’Interpol per la lotta contro il crimine nei confronti dei minori hanno illustrato le tecniche di contrasto alla diffusione di immagini pedopornografiche, invitando gli Stati membri a fare tutto il possibile per bloccare l’accesso a specifici siti internet e per mettere in condivisione con l’Organizzazione informazioni e dati.
Lo scambio continuo di notizie attraverso la rete Interpol ha già dato vita a un database contro lo sfruttamento sessuale dei minori, che ha permesso di identificare quasi 10.000 vittime e di arrestare oltre 4.500 criminali.

Fra i dati diffusi dall’Organizzazione di Lione anche quello che riguarda i bambini sottratti alla criminalità: in media, ogni giorno sette bambini vengono tratti in salvo grazie all’intervento di Interpol e alla collaborazione dei cittadini. Risulta pertanto molto importante ricordare che, chiunque dovesse imbattersi in immagini pedopornografiche non le cestini, ma le segnali tempestivamente alle Forze dell’Ordine sammarinesi.
Va infine ricordato che l’Ufficio Interpol San Marino, nell’ambito del progetto denominato “Access Blocking”, invia periodicamente all’Internet provider nazionale una lista di siti pedopornografici segnalati dall’Organizzazione di polizia criminale al fine di bloccarne l’accesso.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy