San Marino, 30.06.17
Alla vigilia del nostro 3° Congresso, è semplicemente inaccettabile che un consigliere del Psd ne parli come qualcosa di superato. Non stiamo liquidando il nostro Partito. Certo, sarebbe stato molto più semplice cestinare nome e simbolo, specialmente oggi alla luce della sentenza di primo grado del processo “Conto Mazzini”. Sarebbe stato molto più facile, soprattutto per chi al Psd si è avvicinato negli ultimi mesi e per altri che al suo interno non hanno mai ricoperto ruoli dirigenziali, prendere come si suol dire “armi e bagagli” e andare altrove o semplicemente tornarsene a casa propria. A molti di noi le cose facili però non piacciono, perché siamo convinti che non sia la strada giusta per ricostruire un rapporto di fiducia con il nostro elettorato o con chi desideriamo scommetta su di noi in futuro; un colpo di spugna non risolve nulla. Va fatta un analisi critica del nostro recente operato, costruttiva, onesta e sincera. C’è chi ha creduto e crede ancora nel potenziale del Psd, nella sua capacità di rinnovarsi, nei suoi valori fondativi. Non c’è bisogno di traghettare il suo patrimonio altrove, pensarci alla vigilia di un assise congressuale è un peccato grave; sembra assurdo dover ricordare questo concetto proprio al nostro consigliere Iro Belluzzi, il quale meno di un anno fa ha compiuto scelte che hanno diviso il Psd purché rimanesse tale e conservasse la sua identità. Si pensi piuttosto al nostro Congresso, conquistato dopo mesi di ostruzionismo da parte di chi desiderava schivare il confronto, e ci si prepari ad affrontare un dibattito vero. In futuro dovrà esserci dialogo con tutte le forze politiche, tutte, movimenti e società civile incluse. Il nostro progetto è abbastanza ampio per trovare intese su tematiche che rispettino la nostra vocazione riformista, in primis le battaglie che storicamente hanno contraddistinto la sinistra sammarinese.
I membri del Comitato per il Congresso: Nicola Ciavatta Daniele Stefanelli