San Marino, commissariamento Bcs. Quella trattativa a rischio

San Marino Oggi: Quella denuncia contro ignoti e quella trattativa ora a rischio

La voce che qualcosa stesse per capitare alla Bcs era già nell’aria
da un po’ tanto che i vertici dell’istituto di credito avevano
già predisposto una denuncia querela contro ignoti da presentare
in tribunale contro queste voci proprio perchè rischiavano di
danneggiare la banca, che tutt’ora, va precisato, è pienamente
operativa in quanto sono stati colpiti dal provvedimento di Bcsm
il cda e il collegio sindacale e non la direzione e la sua operatività.

E pensare che proprio quella banca era stata oggetto di una
insolitamente lunga ispezione che si era conclusa guarda cosa
subito dopo che il cda aveva formalizzato le dimissioni di un
componente.
Di cambi nei vertici infatti ce ne sono stati diversi negli ultimi
tempi e sembra proprio che tali cambiamenti siano stati in qualche
modo “indicati”.
Secondo quanto riportato da alcuni giornali tra i motivi infatti
della nomina dei due commissari straordinari, citando il verbale
di bcsm, ci sarebbero “due punti dolenti: l’incompetenza tecnica
del cda e la sovrapposizione di interessi tra Cda e proprietà della
banca”.

Ma c’è anche un altro aspetto che ora va considerato, ovvero la
trattativa, giudicata a buon punto, che vedeva ormai la proprietà
dell’istituto di credito vicino alla vendita delle azioni di maggioranza
ad un grande gruppo bancario europeo di orgine britannica
(secondo indiscrezioni vicino alla famiglia Rotschild).

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Proprietà della Bcs