Commissione di inchiesta, più dubbi che certezze dopo i files delle audizioni
Gli audio delle deposizioni trasmessi nel processo Mazzini, arma a doppio taglio per le difese
ANTONIO FABBRI. Le registrazioni delle audizioni della Commissione di inchiesta su BancaCis, danno l’impressione di una certa superficialità, confusione e scarsa obiettività con cui sono stati condotti gli interrogatori in quella sede. Emerge anche, così, la conferma di una relazione parziale, come era parsa da subito, frutto di un compromesso politico, che non fa parola di alcune testimonianze qualificate determinanti che smentiscono in toto la narrazione fatta per tre anni dalla ex opposizione oggi maggioranza. Narrazione rilanciata nel Consiglio Grande e Generale nel quale è stato approvato l’Odg della maggioranza stessa. Non fosse bastata la spaccatura sugli Odg a testimoniare che si è trattato di una relazione di compromesso cui è seguito un dibattito evidentemente funzionale, tra le altre cose, anche ad inquinare il processo Mazzini, la conferma che qualcosa non quadra arriva dall’ascolto delle testimonianze che, su richiesta degli avvocati che intendono utilizzarle per fare saltare l’intero processo, sono state acquisite agli atti del Mazzini. (…)
Articolo tratto da L’informazione
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