L’Informazione di San Marino. Accusarne uno per evitarne altri
Marino Cecchetti
Non si può dire che in questo Paese non manchino le sorprese.
La Commissione d’Inchiesta sulle banche ha concluso la prima parte del lavoro (riguardante solo Banca Cis) con una relazione condivisa da tutti i commissari provenienti da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Grande e Generale. Ebbene, in Cgg, a conclusione del dibattito proprio sulla stessa medesima relazione unitaria, maggioranza e opposizione si dividono. E poi l’opposizione si divide ancora. Così che vengono fuori tre ordini del giorno. Un parto trigemino. Ovviamente è stato approvato solo l’odg della maggioranza.
Si intravede un ambiente politico di così raffinate bizantine machiavelliche elucubrazioni, che perdervi del tempo per tentare di capirle – per noi, gente comune – sarebbe inutile.
Per legge fra sei mesi la stessa Commissione d’inchiesta con gli stessi commissari e lo stesso presidente, deve portare in CGG un’analoga relazione sulle altre crisi bancarie. Probabilmente quelle relative a Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank, Asset Banca. Tutte crisi che hanno comportato un esborso di soldi pubblici così rilevante da pregiudicare la stabilità dello Stato. Di certo però il clima nella Commissione non sarà, non potrà essere quello precedente. C’è il rischio concreto che non ne venga fuori nulla, visto com’è terminata la discussione in CGG sulla relazione – unitaria! – su Banca Cis.
E se fosse questo il vero scopo della bagarre con cui si è conclusa la discussione in CGG sulla risultanza della prima parte del lavoro della Commissione? Se non c’è una seconda parte, al nome di Grandoni, citato e ricitato nella prima, non si rischia che se ne aggiungano altri.