San Marino. Commissione esteri 2 dicembre. Agenzia Dire

San Marino. Commissione esteri 2 dicembre. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE
PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA

E ORDINE PUBBLICO,
INFORMAZIONE

LUNEDI’ 2 DICEMBRE

            La
Commissione Affari esteri è stata convocata oggi d’urgenza per definire la
composizione della delegazione che dovrà incontrare domani, a Roma, a Palazzo
Madama, il presidente della Commissione Affari esteri della Repubblica
italiana, l’On. Pier Ferdinando Casini. Al centro del vertice romano, la
richiesta rivolta ai parlamentari italiani di sollecitare il governo
sull’emissione del decreto per l’uscita di San Marino dalla black list.

Nel corso del dibattito odierno, avuta conferma che la
riunione avverrà non con una delegazione, ma solo con il presidente Casini e un
suo funzionario, i commissari si sono interrogati sull’opportunità di
presenziare con una delegazione, seppur ridotta, piuttosto che limitarsi a far
incontrare i due presidenti. “
Vista l’importanza dell’argomento- ha insistito il
presidente Marino Riccardi- non ritengo sia scandaloso dimostrare, con un
rappresentante di maggioranza e uno minoranza, che il Consiglio grande e
generale si ritrova unito. E’ la dimostrazione di come sentiamo noi, al nostro
interno, questo problema”.

Di fronte
alla ritrosia dei commissari di minoranza e ai dubbi di alcuni esponenti di
maggioranza, alla fine, dopo due ore di dibattito, si è convenuto che l’incontro
di domani veda la partecipazione del solo presidente Marino Riccardi, in modo
che possa poi pianificare, nei primi mesi del prossimo anno, una commissione
Affari esteri congiunta delle due Repubbliche.

 

Di seguito
un estratto del dibattito odierno:

 

Marino Riccardi, presidente: “Ho convocato questa riunione in maniera consueta, me ne scuso, ma ho
avuto ieri sera la comunicazione con l’Ambasciatrice Rotondaro sulla conferma
dell’incontro di domani con il presidente della commissione Esteri, Casini.
Quindi si è reso necessario definire l’incontro con la partecipazione di una
delegazione molto ristretta, ma anche stabilire un possibile lavoro continuo
tra le commissioni, sui diversi argomenti da affrontare, per esempio
l’Aeroporto di Rimini, e tutte le situazioni in cui San Marino può
rappresentare una risorsa per l’Italia. Il numero della delegazione non è
definito, ma la sollecitazione fatta dall’ambasciatrice Rotondaro, visto che
Casini sarà solo, è quella di non essere molto numerosi. L’ideale sarebbe la
presenza, oltre del sottoscritto, di un membro di maggioranza e uno di
minoranza. Ma se ci sono altre esigenze non è che sposti più di tanto”.

 

Marco Gatti, Pdcs: “Riterrei opportuno trattare
oggi gli argomenti da affrontare con il presidente Casini. L’uscita dalla Black
list è competenza del ministero delle Finanze, che emette decreti, quindi l’azione
del parlamento si limita a una sollecitazione. Mentre ci sono argomenti che
possono essere più di stretta competenza del parlamento, per cui si può
procedere, come sugli accordi di pubblico interesse per le due Repubbliche”.

 

Marino Riccardi, presidente: “E’
vero che la black list non è più competenza del parlamento, ma i parlamentari
che sostengono questo governo hanno la possibilità di sollecitare i loro
ministri. Rispetto agli accordi, è possibile far elaborare dalle segreteria o
dall’ambasciata l’elenco di accordi ancora da ratificare e attuare e chiederei,
se possibile, di non limitare la discussione alla black list. Ma per me questo
è il problema dei problemi e abbiamo bisogno entro dicembre che il ministro
prenda carta e penna.

 

Marco Podeschi, Upr: “Il presidente della Commissione
n.3 Affari esteri del Senato era presente venerdì sera al congresso di una
forza politica sammarinese, dove lui stesso ha detto che ha conoscenza dei
nostri problemi. Tra l’altro mercoledì la Commissione n.3 del Senato è
convocata. C’è un aspetto che riguarda la dignità tra i due Paesi. Non vorrei
trovarmi a Roma chiedere pietà. L’incontro con il presidente della Commissione
italiana è un’attività istituzionale che può portare avanti anche il presidente
della nostra Commissione affari esteri. Può farlo in tranquillità, in ogni
momento. Vorrei ricordare che in sede di ratifica dell’Accordo fiscale è stato
proprio il Senato ad aggiungere un’iniziativa non proprio a nostro favore. Non
vorrei, in definitiva, che l’incontro di domani si traduca nell’ennesimo
boomerang in una fase delicata nei rapporti politici italiani. Ancora non
sappiamo quale sarà l’evoluzione della situazione politica italiana. Ci andrei
cauto su come vogliamo impostare l’incontro. Non devo giustificarmi con l’Italia
del percorso verso la trasparenza fatto da San Marino, per cui stiamo pagando
tanto in termini economici. Non devo giustificarmi con Casini che già è a conoscenza
delle situazioni bilaterali. Se questo incontro può sbloccare e redimere
qualche coscienza bene, ma non penso sia il caso di andare a Roma a chiedere
pietà. Non sono interessato a partecipare domani”.

 

Denise Bronzetti, indipendente: “A me
sembrava che dalla precedente commissione fosse emersa la necessità di un confronto
con l’omologa commissione italiana, scaturita proprio dal ritardo dell’uscita dalla
black list, nonostante l’entrata in vigore da gennaio dell’accordo. Di lì si
era convenuto di farsi promotori dell’incontro che dovrebbe valere per entrambe
le Camere. Oggi viene fuori questa disponibilità solo con l’On. Casini. Vorrei
che il tutto si riconducesse a quanto era stato stabilito nella commissione
precedente, effettivamente la situazione è rischiosa. Tutti abbiamo a cuore l’uscita
dalla black list, ma non di figurare come quelli che sono andati a dire chissà
cosa. Ritengo debba esserci chiarezza. Ciò non toglie che l’incontro di domani
possa darci elementi utili per capire e arrivare all’uscita dalla black
list.  Non andrei però a confonderlo con
altre vicende e altri temi, è lì che dobbiamo agire. Capisco in termini
istituzionali di non andare giù in 400, chiedo però di tenere conto delle esigenze
di tutta la rappresentanza”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Ritengo
apprezzabile che ci abbia convocato per renderci edotti di questo incontro, che
resta privato tra i presidenti di due commissioni parlamentari. Quindi grazie
per renderci partecipi. Ma mi rifaccio anche io alla precedente commissione
quando si era convenuto sulla possibilità di stabilire incontri periodici delle
due commissioni per portare avanti temi di comune interesse e convenzioni che
abbiamo necessità di attuare e intese bilaterali che avrebbero bisogno di
essere riviste”.

 

Antonella Mularoni, Ap: “Mi sembra che la richiesta sia stata fatta ai
presidenti di entrambe le Camere e che per ora abbia risposto solo Casini, ma
del resto è difficile fa combaciare le visite, visti i loro impegni. Condivido
che la ripresa dei rapporti tra gli organismi è buona cosa. I parlamentari
approvano leggi e i trattati internazionali, ci servirà perché la conoscenza
personale solleva da pregiudizi, ma ho delle perplessità. L’Ambasciatore ci ha
detto che Casini sarà solo, mentre venerdì si era ventilata la possibilità di
una piccola delegazione. Dal mio punto di vista, se Casini è solo, dovrebbe
andare solo lei presidente, invece se è presente una piccola delegazione,
dovremo farlo anche noi. D’altra parte non possiamo mettere in difficoltà
Casini. Potrei non ricordare bene, ma si era detto di partire vista la scadenza
del 1 gennaio 2014, con l’entrata in vigore dell’accordo sulla doppia imposizione
fiscale e i rischi legati alla permanenza in black list. Fare un ragionamento
allargato sul sostegno dei parlamentari non è una cosa da buttare via. Degli
stimoli, o strumenti di pressione, al loro governo li possono dare.

Rispetto agli altri accordi già
ratificati da San Marino e non dall’Italia va benissimo parlarne, ma vi chiedo
se risulta che il parlamento italiano li abbia avviati a ratifica. A me non
risulta, almeno per l’accordo di cooperazione economica e quello finanziario,
sarebbe importante un’azione coordinata. Sarebbe opportuno capire cosa il
parlamento italiano può o non può fare, poi si deve ragionare sulle riunioni
congiunte fatte una volta a Roma, una volta 
a San Marino. 

Invece l’accordo per
l’utilizzo dell’aeroporto non lo ritengo un argomento di cui parlare domani, il
parlamento italiano non c’entra nulla, c’era una procedura diversa. Invece
rispetto a rapporti nuovi, temo non abbiamo molto senso parlarne ora con il
parlamento, sono iniziativa del governo. Sarebbe utile capire cosa è arrivato
al parlamento italiano di San Marino, sollecitare il percorso di entrata in
vigore appieno di questi accordi, e spiegare che l’uscita dalla black list per
San Marino è oggi l’aspetto prioritario”.  

 

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “Do il mio sostengo all’iniziativa intrapresa,
andiamo a confermare un rapporto che credo debba consolidarsi nel tempo
rispetto a problematiche sentite. Prendo atto che il presidente si è mosso
affinché si potesse avere in tempi brevi un incontro, ma si era nell’idea di avere
un incontro istituzionale con la Commissione. Mi fa specie che la nostra
Ambasciata non abbia pensato al rispetto delle nostre istituzioni. L’incontro
comunque lo dobbiamo fare, dobbiamo andare preparati, abbiamo l’impellenza
dell’uscita black list. Ed è importante sapere domani se il presidente Casini
può garantircela. Altro aspetto è invece quello di sostenere e difendere e
rispettare le istituzioni e la nostra commissione”.

 

Marino Riccardi, presidente:
“Mi spiace che il commissario Podeschi sia già uscito, non è nostra intenzione
andare a Roma a chiedere pietà. So benissimo che l’intendimento della
commissione era un altro, ma credetemi, organizzare nel giro di pochi giorni
della commissione è impossibile, in un momento come questo, quando hanno la legge
di stabilità, la decandenza di Berlusconi e problemi grossi in maggioranza. E
stato già molto ottenere la disposnibilità del presidente. Abbiamo ricontattato
l’ambasciatore che ci richiamerà subito per confermarci se Casini sarà solo o
accompagnato.

 

Luca Santolini, C10: “Mi ritrovo negli interventi dei colleghi. La ringrazio anche io per
la condivisione dell’organizzazione dell’incontro, ma credo sia corretto quanto
sottolineato dalla collega Mularoni. Se è confermato che il presidente Casini
sarà solo, ritengo più corretto mantenere la cosa sul piano di un incontro
cordiale tra i presidenti delle commissioni. Sarà poi importante portare
avanti  le tematiche di cui si è parlato
e anche l’organizzazione di incontri periodici tra delegazioni”.

 

Marino Riccardi, presidente:
“Ritengo opportuni gli incontri periodici. Oltre al tema forte sulla black
list, l’incontro di domani servirà per pianificare una commissione congiunta a
febbraio-marzo, come fatto in passato, e stabilire un’agenda con cadenza
semestrale o annuale sulle problematiche dei due Paesi. Ma le cose non si
possono fare in 10 giorni. Non credo che una delegazione con due tre persone,
per domani, possa offendere il nostro Paese o sia vista come mancanza di
rispetto dal presidente che è già stato informato a riguardo”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “E’ bene ripartire da quanto detto l’ultima volta,
si era giunti alla soluzione di fare una serie di iniziative parlamentari con i
nostri colleghi per andare a illustrare il percorso fatto fino ad oggi e per
sottolineare la volontà di giungere alla conclusione con l’uscita dalla black
list, lo ritengo importante. Capisco i tempi stretti e quanto detto negli
scambi telefonici, ma sarebbe stato opportuno forse, fare un passaggio prima in
commissione. Lo facciamo solo oggi. Per domani è indispensabile capire chi
c’è”.

 

Marino Riccardi, presidente:
“Confermano ora che il presidente Casini sarà solo con un funzionario”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Allora andare giù in quattro non mi sembra
opportuno, mentre l’incontro solo tra presidenti sminuisce quanto avevamo
detto”. 

 

Giovanni Francesco Ugolini,
Pdcs:
Credo che il presidente abbia
fatto bene a convocarci oggi. Quello di domani è un incontro importante, che va
fatto, soprattutto per mantenere rapporti cordiali in essere e discutere
problematiche in campo tra i due Paesi. Sta a noi ora decidere come andare a
Roma, con una minidelegazione o solo con il presidente, ma l’incontro è
importante e va fatto”.

 

Marino Riccardi, presidente:  “E’ importante prendere una decisione, ormai
l’incontro va fatto, non possiamo prima cercare di avere dei rapporti e, quando
c’è opportunità, non procedere. Ribadisco, vista l’importanza dell’argomento,
non ritengo sia scandaloso dimostrare con rappresentanti, uno di maggioranza e
uno di minoranza, che il Consiglio si ritrova unito. E’ la dimostrazione di
come sentiamo noi, al nostro interno, questo problema”.

 

Giovanni Francesco Ugolini,
Pdcs:
“Come presidente procederei
così, andrei solo da Casini, poi convocherei subito la commissione per riferire
l’esito”.

 

Antonella Mularoni, Ap: “Non vogliamo metterla in difficoltà, decida lei,
presidente, vada con uno di opposizione e uno della maggioranza, ma non di
più”.

 

Marino Riccardi, presidente:
“Non ho problemi a incontrare Casini, che conosco personalmente, ma mia
intenzione era andare con due commissari bipartisan, se la commissione decide
diversamente, andrò da solo”.

 

Marco Gatti, Pdcs: “Personalmente sono più preoccupato di come sarà impostato l’incontro,
piuttosto di chi andrà. Spingerei poi per la ratifica dell’accordo di
collaborazione tra le forze di polizia, è il punto su cui partire. Chiederei se
certi accordi sono stati avviati all’attenzione del parlamento, accordi
importanti per confermare la collaborazione tre ai due Stati”.

 

Antonella Mularoni, Ap: “Presidente, potrebbero venire con lei i consiglieri
Terenzi e  Mancini, a meno che ci siano
altre disponibilità. Intanto, chiedo se riusciamo a far fare al nostro
ambasciatore una verifica rapida su quali accordi, su cui si è in attesa di
ratifica, siano stati avviati al parlamento. Quelli di collaborazione tra le
forze di polizia, economica e finanziaria sono pernoi importanti e  occorrerebbe capire se il parlamento italiano
ne ha sentito parlare. Altrimenti, bisogna spingere il governo a portarli in
parlamento e poi avviare un confronto tra le commissioni, per affrontare i temi
che ci stanno a cuore”.

 

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “Bisogna capire entro oggi il quadro delle
situazioni in sospeso, con la segreteria Esteri o ambasciata, se non andiamo a
Roma con un quadro preciso, è un problema”. 

 

Marino Riccardi, presidente:
“Mi attivo con le segreterie Esteri, Interni e con l’ambasciata. Cercherò di
fare avere tutto il materiale entro domattina a chi viene e lo guarderemo
durante il volo. Purtroppo i tempi sono stretti”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Ritengo che all’incontro sia meglio che vada solo il
presidente”.

 

 Antonella
Mularoni, Ap
“In questo caso, è inutile che vengano due consiglieri di
maggioranza, è più opportuno sia presente solo il presidente”.

 

San Marino, 2 Dicembre
2013/01

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