San Marino. Commissione Esteri, 6 ottobre pomeriggio

San Marino. Commissione Esteri, 6 ottobre pomeriggio

La Commissione consiliare approva all’unanimità il Progetto di Legge di iniziativa popolare “Istituzione del Corpo Civile di Pace della Repubblica di San Marino”+++

Nel pomeriggio si procede all’esame delle richieste di permessi di soggiorno e residenza, prima di passare velocemente al comma 11 sulla “Relazione annuale della Gendarmeria –Ufficio Stranieri sulla concessione dei permessi di soggiorno” che non viene letta in Aula, né sono riferiti i dati in dettaglio. Il Sds Affari Esteri Luca Beccari spiega in linea generale che non ci sono “numeri fuori controllo o situazioni meritevoli di attenzione”. Infatti, “i soggiorni rimangono in linea con il decreto flussi e i numeri non variano in modo eccessivo rispetto gli anni precedenti, anche se ci sono oscillazioni su diverse categorie”. I permessi di soggiorno “più diffusi” sono quello temporaneo per il lavoro, legato all’attività turistica stagionale, e quello per convivenza. Sono incrementate anche le residenze concesse per unioni civili “per effetto anche della legge che comincia a prendere corpo”. A grandi linee i numeri su permessi di soggiorno e residenze concesse “si attestano intorno al migliaio l’anno”. Il Segretario infine si impegna a richiedere alla Gendarmeria per la prossima occasione un riferimento “più analitico e che metta a confronto anni e periodi storici per comprendere meglio le dinamiche di cambiamento in un orizzonte temporale più lungo”. Un numero lo esplicita nel suo intervento il commissario Gian Matteo Zeppa, Rete, che fa notare un decremento di 47 unità, rispetto l’anno precedente, dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale. Nicola Renzi di Rf, infine sollecita la Commissione a riprendere in mano il tema della revoca delle residenze.

La Commissione passa infine all’ultimo comma in scaletta, il 12, con l’esame del Progetto di Legge di iniziativa popolare “Istituzione del Corpo Civile di Pace della Repubblica di San Marino”, presentato da Guido Rossi del comitato promotore. Il progetto di legge, dopo un dibattito di presentazione, viene esaminato nel suo articolato. Sono presentati dal governo numerosi

emendamenti modificativi per integrare e correggere formalmente il testo, approvati a livello bipartisan. A conclusione del lavori, il pdl viene approvato all’unanimità con 11 voti a favore su 11 presenti. Viene indicato come relatore unico del pdl il commissario Maria Cristina Albertini, Pdcs.

 Di seguito un estratto sul dibattito al comma 12.

 Comma 12. Esame in sede referente del Progetto di Legge di iniziativa popolare “Istituzione del Corpo Civile di Pace della Repubblica di San Marino”/ approvato all’unanimità.

Guido Rossi, in rappresentanza del Comitato promotore del Pdl

I promotori hanno avviato con le istituzioni sammarinesi da anni un approfondimento sul tema. Il Pdl è stato depositato il 29/11/2017 ed esaminato in prima lettura in Consiglio il 6/03/2018.

Volontà dei promotori è stato quello di ottenere il più ampio consenso, riteniamo i tempi siao maturi per una risposta positiva e concordata.

Oggi ci troviamo di fonte a un pdl più ampio rispetto quello originario, più orientato verso la cooperazione internazionale, per noi l’obiettivo è l’istituzione di un corpo di pace sammarinese e l’adozione di misure che ne consentano l’operatività.

Il pdl trae la sua origine nell’impegno ed esperienza che dura da anni per la costruzione di pace, dal 1992 la Comunità Papa Giovanni XXIII ha intrapreso questo cammino di pace, pe la protezione di minoranze etniche e per la difesa dei diritti umani, di profughi in primo luogo.

In questo territorio e contesto storico sono presenti due elementi favorevoli alla costruzione di pace: da una lato San Marino è paese neutrale con una storia di accoglienza, dall’altro ci sono esperienze consolidate in ambito di volontariato in tema di risoluzione di conflitti.

La creazione del Corpo Civile di Pace a San Marino avrebbe grande valore simbolico e rappresenterebbe un esempio virtuoso, capace di valorizzare l’impegno del volontario e la solidarietà dei cittadini sammarinesi, ma anche il prestigio e la responsabilità internazionale del nostro Paese. Anche in questo settore per San Marino si possono aprire opportunità.

Paolo Rondelli, Rete, Presidente

Ringrazio promotore e proponenti, credo il diritto alla pace e il suo consolidamento sia uno dei diritti fondamentali che i cittadini devono avere per sentirsi ovunque a casa propria.

Marica Montemaggi, Libera

Ringraziamo il comitato promotore per l’iniziativa che mira a dare una risposta concreta a tanti nostri buoni intenti, un plauso a chi ha promosso questa legge che negli anni ha subito modifiche a seguito di numerosi incontri con gli interlocutori. Sarà per San Marino un valore aggiunto importante. San Marino può diventare da sempre per Libera sede per la risoluzione dei conflitti per le caratteristiche che ha. Svilupparci in questo senso con un corpo civile per la pace è uno degli effetti concreti che possiamo mettere in campo.

Manuel Ciavatta, Pdcs

Il fatto che San Marino possa dotarsi di una normativa che possa poi portare a missioni di pace internazionali è una prerogativa importante per il nostro Stato e per la nostra comunità, anche se ci si arriva purtroppo con ritardo. Chi opererà in rappresentanza del nostro paese porterà un carico di bene nei posti in cui si troverà in termini di crescita culturale e umana.

Denise Bronzetti, Npr

Ci tenevo ad esprimere per il gruppo che rappresento la soddisfazione rispetto l’esame di questa legge di iniziativa popolare, non capita spesso che arrivino ai lavori delle commissioni leggi di iniziativa popolare. Questo pdl è encomiabile, dà la dimostrazione che pur con fatica e con un confronto durato anche anni, come in questo caso, è comunque viva la partecipazioe della cittadinanza rispetto temi di cui il nostro Paese è portatore di messaggi nel mondo, come la pace.

Nicola Renzi, Rf

Credo debba diventare uno dei nostri strumenti per far vedere di cosa siamo capace, la collaborazione tra Stato e associaizoni deve essere reale, non deve essere un mero riconoscimento da parte delle istituzioni. Se la legge funzionerà è perché le associazioni l’hanno promossa e lo Stato poi prosegue il suo iter. Questo progetto può essere una di quelle risposte che diamo a noi e agli altri che ci ascoltano e con cui dimostriamo che non portiamo solo principi e testimonianze storiche gloriose, come l’accoglienza ai profughi durante Seconda Guerra mondiale, ma che siamo disposti a fare tuttora la nostra parte.

Carlotta Andruccioli, Dml

Una proposta di legge che mette al centro il volontariato e propone di mettere a frutto esperienze penso sia assolutamente di valore ed è una proposta che spero vada il prima possibile in seconda lettura. Lo Stato deve dare il suo apporto.

Luca Beccari, Sds di Stato per gli Affari esteri

Nel confronto tra promotori con il Dipartimento Affari esteri si sono cercate modifiche che non ne cambiassero gli scopi ma rendesse il testo applicabile. Credo sia uno strumento che possa promuovere un maggior impegno da parte dei volontari sammarinesi, tenuto conto dei principi di neutralità e tenendo conto non ci sono risorse militari da mettere in campo. Sicuramente questo tipo di attività, anche in collaborazione con organizzazioni estere, può dare l’opportunità di dare un contibuto attivo, al di là delle raccolte fondi che si fanno in genere. Lo Stato deve essere un facilitatore sulle norme e sui processi e, in ultima istanza, finanziantore.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Questo periodo di pandemia lungo e dispendioso ha portato a una rivalutazione del volontariato, dell’offrire il proprio tempo e le forze alla solidarietà. Prova ne è questo Pdl anche se è molto precedente alla pandemia che procede il suo iter normativo ora.

Grazia Zafferani, Gruppo misto

Per ringraziare i promotori per aver presentato un progetto di legge di alto valore.

 

-Dichiarazione di voto-

Nicola Renzi, Rf

Voteremo a favore della legge, grazie a chi l’ha proposta, al Segretario di Stato e alle persone tecniche della Segreteria che ci hanno lavorato. Rimane la non piena comprensione dell’articolo 15, sarà il meccanismo con cui funzioneranno le missioni e non credo uno Stato possa decidere se fare o non fare una missione in una parte del mondo a votazione, magari mettendo una organizzazione contro l’altra. D’altro lato, non ritengo neanche che demandare a un semplice regolamento sia dignitoso, non può essere un regolamento ma un decreto piuttosto ad attuare questa legge. Noi come iter istituzionale potremmo alla fine neanche vedere il regolamento, inficiando la bontà del progetto.

Daniela Giannoni, Rete

E’ una legge che rafforza l’immagine del nostro paese come paese per la pace, ringrazio chi ci ha creduto proponendolo e la Segreteria per aver concluso iter iniziato tempo fa, oggi siamo riusciti a concretizzarlo. A nome del gruppo Rete assolutamente appoggiamo la legge.

Marica Montemaggi, Libera

Il nostro è stato un atteggiamento generale di condivisione ma, come il consigliere Renzi, credo anche io che se si lasci discrezionalità al congresso di Stato c’è sempre l’incognita che alla fine arrivi un documento che nessuno ha visto. Si rischia di vanificare il lavoro fatto. In generale la legge si è vista aggiungere articoli per essere più concreta, speriamo non si crei confusione. Il fine ultimo di avere un corpo civile di pace della Repubblica di San Marino ci fa onore e fa onore a chi ha portato avanti questo obiettivo. Noi di Libera voteremo favorevolmente il pdl.

Alessandro Scarano, Pdcs

Un ringraziamento mio e del Pdcs ai promotori e chi ha portato avanti con convinzione questo progetto di legge. Dal dibattito generale e dall’articolato è emersa ampia condivisione da parte della commissione, esprimo voto favorevole del Pdcs.

 

 

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