San Marino. Commissione Finanze, 14 novembre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

San Marino. Commissione Finanze, 14 novembre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

Commissione Finanze, seduta pomeridiana. Resoconto Agenzia Dire

Dopo due giorni di confronto, la Commissione Finanze approva nel pomeriggio la Riforma sull’edilizia sovvenzionata con 7  voti a favore, 4 contrari. Il relatore di maggioranza indicato è Andrea Belluzzi del Psd, mentre Tony Margiotta di Su viene designato dalla minoranza.

La seduta si è aperta con il proseguimento dell’esame del progetto di legge “Disposizioni in materia di Edilizia sovvenzionata”, riprendendo dall’articolo 6, “Durata e determinazione del contributo statale”. Su questo Sinistra Unita, Civico 10 e Rete presentano un emendamento ciascuno per riportare il periodo massimo di erogazione a 30 anni, non a 20 come definito nel nuovo testo. Luca Beccari, Pdcs, motiva la scelta da parte di governo e maggioranza: “Da tempo era emerso che il ricorso al mutuo trentennale iniziava a diventare un problema in termini finanziari per il richiedente ma anche per le banche che si trovavano a elargire finanziamenti piuttosto onerosi”. Il segretario di Stato Iro Belluzzi illustra l’emendamento del governo che porta con una mediazione il periodo del finanziamento a 25 anni. “Eliminare criticità che ostacolano l’attività del sistema bancario è dal mio punto di vista anche un’azione sociale- spiega il segretario di Stato- gli istituti di credito sostengono il tessuto socio-economico”. Gli emendamenti di Su, Rete e C10 sono respinti.

All’Articolo 7“Sospensione del Contributo”, Su e C10 ritirano un loro emendamento perché accolto nella nuova versione del governo. Respinto un altro emendamento di C10 per integrare il testo al decreto sulla sospensione dei mutui.
All’Articolo 9 “Decadenza del contributo”, C10 presenta un emendamento per prevedere l’obbligo di restituire il contributo ricevuto in caso di sua decadenza, ma viene respinto.
All’articolo 11, “Domanda di accesso ai benefici”
, Su e C10 presentano emendamenti per evitare il pre-finanziamento bancario prima che lo Stato accetti la domanda di mutuo agevolato. Il segretario spiega che non si tratta di un prefinanziamento, ma di un mutuo vero e proprio, sulla cui base verrà erogato il contributo pubblico. Gli emendamenti sono respinti.
All’Art. 14, “Garanzie”, si apre un dibattito: per Margiotta, Su, si tratta di un articolo che “rivoluzione la filosofia alla base di questo strumento”. Ovvero, “il progetto di Legge- spiega- dice che l’ipoteca dell’abitazione va all’istituto bancario mentre fino ad oggi l’ipoteca era dello Stato”. E di conseguenza, “se il cittadino ha un problema col pagamento delle rate del mutuo viene lasciato in balia dell’istituto di credito”. Ciavatta, Rete, osserva che si è andati a modificare “uno strumento che andava effettivamente riorganizzato, ma piuttosto che limitarsi a contrastare gli utilizzi distorti fatti in passato, si è deciso di cambiare la filosofia mettendo il cittadino di fronte alla banca”. L’ipoteca è verso la banca e non verso lo Stato, in sintesi. “Mi sembra di vedere ammainare bandiera bianca- osserva il commissario di Rete- nei confronti del sistema bancario”. Zafferani, C10 osserva che “il diritto alla casa rischia di saltare perché si mette in relazione il cittadino con la banca” che “per ragioni di business, potrebbe non ritenere sufficientemente remunerativo concedere il mutuo. Il segretario Belluzzi difende l’impostazione del progetto di legge: “Ritengo che gli istituti bancari non debbano essere visti come la taverna dell’Orco- osserva- ci sono molte banche che hanno assistito il territorio e creato sviluppo. C’è sensibilità particolare nei confronti del sociale anche da parte degli istituti di credito. Noi vogliamo trovarci nella situazione per cui quanto viene erogato dalla collettività venga poi rimborsato”.
All’Articolo 15, “Revocatoria”, C10 ritira il suo emendamento totalmente soppressivo, avanzato perché l’articolo è ritenuto troppo criptico. Tenta di chiarirne il contenuto il segretario di Stato: “Se si aprissero un fallimento o un danno provocato dall’intestatario dell’immobile, i beni non possono essere aggrediti perché rimangono garantiti in capo alla banca, è norma di garanzia per gli istituti”.
All’Articolo 18 “Composizione” della Commissione per la gestione dell’edilizia Residenziale”, il segretario di Stato condivide gli emendamenti di C10 e Rete e chiede di accoglierli. Accolto all’unanimità quindi l’emendamento di  C10 con cui si specifica le responsabilità politiche, amministrative e legali nei partiti, movimenti politici e sindacati come fatto per il decreto sulle Pep, persone politicamente esposte. Approvati anche gli emendamenti di Rete che aggiungono alle incompatibilità i membri della Commissione per le Politiche Territoriali e “chiunque abbia interessi in ambito immobiliare, quale costruttore o socio di attività che operino nella costruzione e/o nell’intermediazione immobiliare”.  All’Articolo 23 ”Disposizioni transitorie”, sono respinti due emendamenti di C10. Stesso destino per l’emendamento di C10 presentato all’Articolo 24,  “Mutui erogati ai sensi delle leggi precedenti”, di cui proponeva l’abrogazione.  Terminato l’esame dei 28 articoli, il progetto di legge viene approvato a maggioranza, con 7 voti a favore e 4 contrari.
            La Commissione prima di chiudere i lavori, affronta i commi successivi sulle mozioni rimaste all’ordine del giorno.

Di seguito la sintesi del dibattito sulle mozioni:

Mozione derivante la trasformazione dell’interpellanza presentata dai consiglieri Franco Santi e Mimma Zavoli sui contratti stipulati per il rinnovamento della rete di telecomunicazioni della Pubblica Amministrazione.

Interventi

Andrea Zafferani, Civico 10

Segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni:

Mozione derivante la trasformazione dell’interpellanza presentata dal Consigliere Paride Andreoli per chiarimenti circa l’organizzazione e l’andamento della mostra “Il mondo di Leonardo” nonché per appurare se – come riportato da alcuni articoli di stampa – sia intenzione del Congresso di Stato sopprimere il Convention & Visitors Bureau.
Paride Andreoli, Ps

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo

Paride Andreoli, Ps

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo

Paride Andreoli, Ps

Mozione derivante la trasformazione dell’interpellanza Interpellanza del Consigliere Gian Matteo Zeppa per chiedere informazioni in merito alla Delibera del Congresso di Stato del 4 giugno 2013 n.25 “Nomina delegazione di Governo per la valutazione della realizzazione di un resort di alto livello”.

Roberto Ciavatta, Rete

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo

Roberto Ciavatta, Rete

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo

Roberto Ciavatta, Rete

Mozione derivante la trasformazione dell’Interpellanza presentata dal Consigliere Elena Tonnini per chiarimenti in materia di gestione dei rifiuti con particolare riferimento all’Accordo del 14 ottobre 2013 con la Regione Emilia Romagna, alla Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna del 23 dicembre 2013 ed alle Direttive Europee.

Elena Tonnini, Rete “Do lettura all’Odg, spostando l’argomento al rapporto con l’Aass: ‘La Commissione consiliare III, (…)preso atto della risposta all’interpellanza, (…) impegna il governo a ripristinare il ruolo del gestore pubblico nel servizio della gestione dei rifiuti solidi urbani per limitare il ricorso ad aziende private, rispettando l’esigenza di economicità e trasparenza’”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo

Elena Tonnini, Rete

L’Odg di Rete viene respinto

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