San Marino. Commissione inchiesta banche sembra arrancare, Antonio Fabbri

San Marino. Commissione inchiesta banche sembra arrancare, Antonio Fabbri

Disastri bancari, la commissione di inchiesta sembra arrancare

Stante la segretezza Il presidente si limita ad assicurare che “i lavori sono ripresi” Ma a due mesi dalla conclusione del mandato nessuno pare avere fretta che porti a termine il suo lavoro

Antonio Fabbri

La commissione consiliare di inchiesta ormai da quattro mesi ha concluso il proprio impegno con la relazione su BancaCis. Avrebbe dovuto iniziare subito il proprio lavoro per procedere, come da legge approvata e da incarico del Consiglio grande e generale, con l’indagine sui dissesti di tutte le altre banche del sistema. Risulta che abbia ricominciato a riunirsi, con qualche incontro più operativo, nel mese di febbraio, ma non si ha notizia se abbia ricominciato a spron battuto sull’ulteriore incarico.

Il Presidente della Commissione Gerardo Giovagnoli, essendo la Commissione segreta, si limita a dire che “i lavori sono ripresi”, ma resta riservato su quali adempimenti la Commissione di inchiesta abbia sinora svolto sul secondo filone delle indagini. Di certo, stando al mandato ricevuto, i sei mesi di tempo scadrebbero ad aprile, e non risulta che finora siano state fatte chissà quante audizioni, né è noto se sia stata documentazione o si siano vagliate carte per trattare i dissesti bancari.

La situazione è complessa se si considera che ci sarebbero da “aggiornare” le vicende legate a Carisp, sulla quale era a suo tempo stata istituita una commissione ad hoc. Poi ci sono: Banca del Titano-Smib con tutta la sua evoluzione di governance e denominazioni; Banca Commerciale Sammarinese; EuroCommerciaBank; Asset Banca. Un quadro complesso, tanto che sembra si dovesse decidere da dove cominciare e pare che si volesse anche tornare in Consiglio per chiedere quale priorità dare nello sbrogliare la matassa intricata dei disastri bancari che hanno colpito il Paese.

Dal di fuori della Commissione, tutta questa fretta che il lavoro venga completato, non c’è. Nessuno sollecita –come avvenuto in passato– nessuno preannuncia conclusioni in Consiglio minacciando gli avversari politici – come pure è avvenuto – con parole del tipo “vedremo come ve la caverete quando arriveranno le conclusioni della Commissione”.

Così nell’apparente arrancare della Commissione potrebbe pesare anche il fatto che in maggioranza sembra serpeggiare la volontà di trovare un accordo sulla vicenda Asset. Accelerare sulla Commissione di inchiesta significherebbe scandagliare anche questioni non sempre cristalline legate a quella banca, basti solo pensare al processo di Forlì, senza voler toccare il nervo scoperto delle vicende sammarinesi. Ci sono inoltre pendenti situazioni in tribunale e che hanno riguardato, anche queste, una narrazione della attuale maggioranza che magari potrebbe risultare diversa da come è stata fatta passare.

D’altra parte qualcosa di simile è accaduto anche con le conclusioni su BancaCis, dove la “condanna” del precedente governo non è stata possibile come avrebbero voluto i cosiddetti “falchi” di maggioranza, che sono è dovuti passare per un Odg che, più che confermare, ha sconfessato le risultanze della Commissione di inchiesta. Andare a muovere qualcosa sul caso Asset, magari, potrebbe portare a risultanze non troppo gradite, stante inoltre il fatto che scandagliare parallelamente le vicende della Bcs, a suo tempo assorbita da Asset, potrebbe anche in tale caso riportare in auge e approfondire vicende trascurate per un po’, legate al “Conto Mazzini”, procedimento oggi assorbito, più che dal merito, dal bailamme sollevato per affossarne la legittimità. Senza contare che le vicende delle altre banche hanno visto, un po’ tutte, l’interessamento di forze politiche che oggi si compongono la maggioranza, e approfondirne le dinamiche qualche imbarazzo lo potrebbe creare.

Insomma, resta il fatto che la Commissione di inchiesta ad oggi ha l’incarico di portare a termine con tempestività -stante la possibilità di chiedere una proroga dei tempi- il proprio mandato, per fare emergere il quadro delle perdite che il sistema bancario ha fatto ricadere sullo Stato.

Dal di fuori, maggioranza in particolare, pare però che tutta questa fretta non ci sia, dato che, bene o male, il risultato che si voleva ottenere si è esaurito con la precipua finalità di costruire la cornice delle magagne di BancaCis. Banca del Titano, Banca Commerciale Sammarinese, Credito Samma- rinese, EuroCommercialBank, Asset Banca, possono aspet- tare… hai visto mai che possa saltare fuori qualche responsabilità indesiderata. 

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