San Marino. Commissione Sanità, Ciavatta contro Farinelli. La difesa della maggioranza

San Marino. Commissione Sanità, Ciavatta contro Farinelli. La difesa della maggioranza

Urla contro Farinelli I membri di maggioranza della Commissione difendono il Segretario alla Sanità

Un bel tacer non fu mai scritto” scriveva il poeta Iacopo Badoer nel XVII sec. Versi che vengono alla mente leggendo il comunicato dei Commissari di Maggioranza sull’attacco verbale a base di urla e accuse del Segretario Ciavatta nei confronti del Consigliere di Rf Miriam Farinelli, in Com- missione Sanità. Evidentemente commissari di maggioranza – Oscar Mina, Gian Carlo Venturini, Aida Maria Selva, Francesca Civerchia, Gloria Arcangeloni, Adele Tonnini, Emanuele Santi, Maria Luisa Berti, Giacomo Simoncini, Gaetano Troina – non la vedono così.

Ecco cosa scrivono: “Non saranno di certo rimasti contenti coloro che subiscono veramente violenza, che siano donne o uomini, nel vedere come si possa strumentalizzare un argomento tanto delicato ed svilirlo per scopi politici, sminuendo anni di battaglie contro la violenza di qualunque genere. Riteniamo davvero inappropriato e di cattivo gusto paragonare una normale dialettica politica, seppur accesa (data anche dalla delicatezza dell’argomento in questione) alla violenza sulle donne. L’ultimo episodio, vede RF accusare il Segretario alla Sanità tirando in ballo la violenza di genere e accusandolo di aggressione verbale. Il riferimento del Segretario Ciavatta durante l’ultima seduta della Commissione Sanità, in merito all’approvigionamento dei vaccini, è stato esaustivo, rendendosi disponibile e sollecitando i commissari a fare domande e proposte; nonostante ciò la rappresentante di Repubblica Futura non solo non ha colto l’occasione di sfruttare la sede istituzionale per ottenere ogni chiarimento rispetto alle tematiche sanitarie attuali non chiedendo nulla ne tantomeno avanzando proposte, ma ha depositato un Ordine del Giorno artatamente costruito e con riferimenti completamente falsi tanto da ricevere un solo voto favorevole, non cogliendo quindi nemmeno i voti dell’opposizione. E’ in questo contesto che Ciavatta ha formalmente e doverosamente richiesto che fossero eliminate le parti offensive e infondate rispetto al suo operato e a quello della Segreteria Sanità. Questo al doveroso fine di fare chiarezza sulla vicenda, ricostruendo in maniera corretta i fatti per come si sono svolti. Spiace che Repubblica Futura continui ad utilizzare il proprio ruolo istituzionale per minimizzare e denigrare il lavoro del Governo agli occhi della cittadinanza, specialmente in un momento così delicato e difficile per l’intero Paese”.

I Commissari di maggioranza derubricano quindi le urla del Segretario Ciavatta a “Dialettica accesa”. Evidentemente chi altro ha seguito questo “dibattito” ha una percezione diversa dell’accaduto. Anche un commissario di Libera. è cronaca, si è alzato in difesa di Farinelli dicendo al Segretario che non si poteva permettere di usare quei toni, quelle parole e quei modi nell’istituzione. Pare ormai uso comune travisare fatti e giustificare violenze verbali, così il manganello diventa una figura retorica, il “vaffa” in Udp e la porta sbattuta una siocchezuola su cui fare risatine, le urla contro una consigliere normale dialettica. Così l’educazione e il rispetto istituzionali, oltre alla democrazia, muoiono. A questo punto sarebbe d’obbligo pubblicare la registrazione della seduta. Magari c’è chi riuscirà a dire che le urla eran sospiri. Ieri per poco tempo sulla pagina Facebook di Rete, la registrazione dell’intervento di Ciavatta era stata pubblicata. Poi tolta poco dopo – chissà perché – per lasciare posto a un comunicato della maggioranza che parrebbe così giustificare così la violenza verbale nelle istituzioni.

 

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