San Marino. Confisca in Italia, la Cassazione conferma

San Marino. Confisca in Italia, la Cassazione conferma

Il Titano confisca per equivalente oltre 610mila euro in Italia

I casi trattati da San Marino fanno giurisprudenza anche tra i giudici di Piazza Cavour

Antonio Fabbri

La Corte di Cassazione italiana conferma la confisca per equivalente disposta dall’Autorità giudiziaria sammarinese in un caso di riciclaggio di denaro che ha visto sul Titano la sentenza definitiva pronunciata nel gennaio 2018. Si tratta di una confisca da oltre 610mila euro di beni o altre utilità che finiranno all’Erario sammarinese. A legittimare definitivamente la confisca per equivalente, appunto, la Cassazione con una sentenza datata 26 ottobre, che è stata pubblicata in questi giorni, il 2 dicembre scorso.

Il caso di riciclaggio Il caso riguarda fratello e sorella marchigiani, David e Donatella Giampieri. Il primo era accusato del riciclaggio della somma di 360.875 euro. I denari, depositati tramite 42 assegni, secondo l’accusa erano stati distratti dal patrimonio della società Picchio Rappresentanze s.a.s., in fallimento dal gennaio 2009. Giampieri li aveva movimentati per occultarli sul proprio conto per poi prelevarli in contanti e assegni circolari.

La sorella, Donatella Giampieri, era accusata di aver aveva movimentato, ma per un tempo più limitato, un’altra somma paria 250mila euro. Soldi, questi, ritenuti provento di usura e spaccio di droga ricollegabili all’attività del fratello. Denari che secondo l’accusa, ricostruita in aula dal Procuratore del fisco e poi cristalliazzata nelle sentenze dei due gradi di giudizio, erano frutto di attività illecite legate alla “Onorata società marchigiana”, associazione criminale nata da una sorta di patto in terra marchigiana, appunto, tra soggetti provenienti dalle associazioni criminali campane e siciliane.

Sui conti a San Marino, di quel denaro era rimasto poco o nulla. Di qui la confisca per equivalente, disposta in primo grado dal giudice Gilberto Felici, nel 2016, e confermata nel 2018 dal giudice delle appellazioni David Brunelli. Confermate anche le condanne a 4 anni per l’uomo e 2 anni per la donna. La richiesta di esecuzione A seguito di queste statuizioni divenute definitive con la sentenza di appello, il giudice delle esecuzioni sammarinese ha inoltrato formale richiesta, come avviene in questi casi, alla Corte di appello di Ancona, per procedere alla confisca per equivalente disposta dall’autorità giudiziaria dal Titano.

La Corte di appello di Ancona disponeva, su richiesta dello Stato di San Marino, il riconoscimento a fini esecutivi della sentenza del Tribunale di San Marino che aveva ordinato nei confronti di David Giampieri e Donatella Giampieri la confisca per equivalente di beni nella loro disponibilità sino alla concorrenza, rispettivamente, di euro 360.875,84 e 250.000,00”, ricostruisce la Sesta Sezione Penale di Piazza Cavour.

L’opposizione alla confisca Alla decisione della Corte di Appello di procedere alla confisca, si erano però opposti gli interessati, appunto davanti alla Cassazione, sostenendo che all’epoca dei fatti contestati, non era prevista dall’ordinamento italiano la confisca per equivalente.

La stessa Corte, tuttavia, attesta che “la Corte di appello dava atto che i predetti erano stati condannati in via definitiva con la citata sentenza per il reato di riciclaggio e che veniva in applicazione la Convenzione di Strasburgo dell’8 novembre 1990 sul riciclaggio, ratificata in Italia con I. n. 328 del 1993, e l’art. 735 -bis cod. proc. pen., introdotto quest’ultimo al fine di consentire di dare esecuzione agli obblighi nascenti da tale accordo internazionale. Era pertanto irrilevante che, all’epoca di commissione dei fatti di rici- claggio, non vi fosse in Italia una previsione normativa sulla confisca per equivalente”.

Una determinazione della Corte di Appello di Ancona che la Cassazione, quindi, condivide, dichiarando così inammissibili i ricorsi.

San Marino fa giurisprudenza presso la Cassazione Tra l’altro, si potrebbe dire, i casi trattati a San Marino in questi anni fanno giurisprudenza anche in Cassazione. Infatti i giudici di Piazza Cavour richiamano una sentenza della stessa Sezione Sesta, relativa sempre ad un caso di riciclaggio sentenziato a San Marino (il caso Italease) e consolidano la giurisprudenza sull’applicabilità della confisca per equivalente. Scrivono infatti: “La questione in ordine alla applicabilità della confisca per equivalente è stata già affrontata da questa Corte e correttamente a tali arresti si è conformata espressamente la Corte di appello. Si è infatti affermato che il riconoscimento della sentenza straniera che dispone la confisca per equivalente opera anche laddove tale misura non fosse stata, al momento della commissione del fatto, prevista dalla legge italiana”.

La Cassazione ha quindi rigettato i ricorsi, concretizzando la confisca per equivalente di somme o beni fino alla concorrenza complessiva di 610.875,84 euro. Utilità che adesso dovrebbero essere inca- merate all’erario sammarinese. 

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