Marino Cecchetti: “Comitato di sorveglianza”
Il 30 novembre scorso il Congresso di Stato (CdS) ha autorizzato la spesa annuale complessiva di euro 72mila in favore dei tre membri del Comitato di Sorveglianza istituito nel dicembre 2016 (coalizione di Governo San Marino Bene Comune) “al fine di garantire il corretto accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria dei presupposti per il riconoscimento del credito di imposta riconosciuto in forza di interventi di sostegno del sistema bancario”.
Il CdS ha nominato i tre membri nel marzo 2017 (coalizione di Governo Adesso.sm).
Risultati?
A proporre la creazione del Comitato fu il capogruppo del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Luigi Mazza, preoccupato per il fatto che a vagliare la correttezza di tali erogazioni fosse stato incaricato dal Segretario alle Finanze Claudio Felici il dr. Antonio Gumina, cioè la persona che, in Banca Centrale, aveva avuto la responsabilità della sorveglianza su quelle stesse erogazioni medesime.
“I membri del Comitato di Sorveglianza, nell’espletamento delle funzioni loro affidate, rivestono la qualifica di pubblico ufficiale” e, verso di loro, “non sono opponibili il segreto d’ufficio, il segreto professionale, né il segreto bancario”. In origine era previsto che riferissero ogni sei mesi in CdS. Da febbraio 2018 sono tenuti a farlo solo annualmente ed in Commissione Finanze.
Fino ad oggi si è avuto notizia di un solo riferimento – in Commissione Finanze, giugno 2018 – giudicato, fra l’altro, molto severamente da maggioranza e opposizioni. Per poca concretezza o altro?
Ci si aspetta dal Comitato il recupero dei soldi pubblici erogati alle banche in difficoltà e finiti chissà dove. Recupero possibile anche senza gravare il Tribunale, che di problematiche ne ha già tante.