San Marino. Consiglio G. e G. Seduta pomeridiana 28 ottobre

San Marino. Consiglio G. e G. Seduta pomeridiana 28 ottobre

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 25-29 OTTOBRE

 

-GIOVEDI’ 28  OTTOBRE- Seduta del pomeriggio

 

 Con la ripresa dei lavori consiliari, nel pomeriggio si conclude l’esame dell’Assestamento di Bilancio 2021 con la sua approvazione: 36 i voti a favore e 12 i contrari. In dichiarazione di voto, i gruppi di opposizione confermano la loro contrarietà al provvedimento definito “inadeguato” e privo delle risposte necessarie per affrontare lo squilibrio dei conti e il disavanzo strutturale dei conti pubblici. I capigruppo di maggioranza ribadiscono invece la natura prettamente tecnica del provvedimento e rinviano scelte di maggior rilievo al bilancio previsionale del 2022.  Il comma si conclude con la presentazione e il voto dell’Ordine del giorno di Repubblica futura sulla stabilizzazione dei precari nel Pubblico impiego. In particolare, l’Odg impegna il governo  “a riferire entro il 30 novembre 2021 alla Commissione consiliare Affari costituzionali e istituzionali in merito ai contenuti e agli obiettivi secondo i quali sta gestendo il confronto con le organizzazioni sindacali sul tema della stabilizzazione e ai presumibili tempi di realizzazione”. Il Sds Elena Tonnini interviene senza dare indirizzi di voto, ma precisando da un lato che non è in corso attualmente nessuna trattativa con i sindacati, dall’altra la volontà di un riferimento in Aula una volta che questa sia avviata, senza dover precisare un timing a riguardo.  I capigruppo della maggioranza all’unanimità considerano l’Odg superato, vista la disponibilità del Segretario e il mancato avvio della trattativa: il testo viene così respinto con 29 voti contrari e 11 voti a favore.

Il Consiglio passa ad affrontare il comma su “Permute ed assegnazioni” in cui il Sds Stefano Canti riporta in Aula due pratiche legate ai piani di sviluppo aziendale di due note aziende sammarinesi- Asa e Alutitan- su cui Rete dalla maggioranza aveva posto contrarietà. In precedenza “avevo posto in discussione la vendita dei terreni pubblici alle aziende- chiarisce Canti- ora la pratica è impostata come concessione diritto di superficie, su cui le aziende potranno impostare un progetto di sviluppo aziendale”. In questo modo, “il terreno resterà in capo Ecc.ma Camera. Con una concessione di 40 anni, scaduti i quali la concessione potrà essere rinnovata o gli immobili e il diritto di superficie torneranno in mano all’Ecc.Ma Camera”. Le pratiche sono approvate entrambe senza voti contrari, con l’opposizione che dichiara astensione. Per la pratica Asa: 34 i voti a favore e 8 gli astenuti, per Alutitan sono 34 i favorevoli e 6 gli astenuti.

Il Segretario di Stato per il Territorio presenta poi- in prima lettura- il Progetto di legge “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per l’attuazione di interventi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale, economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino e per la realizzazione di servizi per la comunità”. In pratica, si tratta di due Varianti al Prg, la prima finalizzata all’ampliamento del cimitero di Acquaviva, la seconda per l’ampliamento e lo sviluppo di un’impresa di Gualdicciolo che “ha presentato un piano occupazionale e imprenditoriale finalizzato al raddoppio di attività e fatturato”, spiega il Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti. Per realizzare il piano, “l’azienda ha esigenza di espansione  con acquisto di un immobile”, chiarisce. In sostanza la variante prevede la trasformazione dell’area in zona produttiva, in cambio della quale, a compensazione,“si cedono 99 mila metri di terreno- prosegue Canti-  per lo sviluppo della zona ciclopedonale”.  Il dibattito sul provvedimento viene interrotto con la conclusione della seduta pomeridiana e riprenderà in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi della seduta del pomeriggio.

Comma 16. Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2021 e modifiche alla Legge 23 dicembre 2020 n.223” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (II lettura)/ APPROVATO con 36 voti a favore e 12 contrari.

Dichiarazioni di voto Andrea Zafferani, RfIl nostro voto sarà contrario al testo. Sarebbe stato questo un ottimo Assestamento di bilancio di fine legislatura, in un paese in condizioni economiche e con bilancio buono, senza scelte particolarmente complesse, con cui si prende tempo e ‘se ne riparla dopo il voto’. Noi però non siamo a fine legislatura, né in condizioni economiche del bilancio di Stato buone, con un disavanzo particolarmente alto da un paio di anni, l’equivalente a più del 5% del nostro Pil- quest’anno si parla di 70 mln di euro di disavanzo- e non intravvediamo scelte necessarie ad invertire la tendenza. Il nostro paese continua ad avere uscite superiori alle entrate, pensando di finanziare per sempre lo squilibrio con il debito: è la linea che il governo sta portando avanti in maniera  irresponsabile. Servono scelte forti e difficili, ma una maggioranza così grossa nei numeri era nata proprio per compiere scelte difficili, ma dopo due anni non ha portato niente. Non ci possiamo permettere inerzia. Prima, l’anno delle riforme doveva essere il 2021, adesso il 2022…nel frattempo il bilancio sta soffrendo e le scelte non ci sono. In questo quadro c’è un Assestamento insufficiente nei numeri, con un debito infinito e ‘ci penserà chi verrà poi’. Nel merito abbiamo condiviso diversi interventi inseriti, aspetti tecnici, ma il quadro politico lo rende inadeguato totalmente ad affrontare i problemi del paese.

Eva Guidi, Libera Sollecito il Segretario di Stato a realizzare la riforma della contabilità pubblica. Ancora una volta ci siamo trovati di fronte a un bilancio con una struttura difficile da comprendere, abbiamo necessità di fare una riforma. E tra l’altro era a buon punto nel momento in cui lasciai la Segreteria, non era un testo da cominciare da zero. Lo scorso anno avevamo portato un emendamento a riguardo, che lei ha respinto, quest’anno lo riproporremo. Sulla legge di Assestamento: noi Segretario abbiamo fatto diverse domande, avevamo bisogno di avere un orientamento generale di cui non abbiamo trovato traccia nel progetto di legge. C’erano alcuni interventi condivisibili, altri meno, ma le domande di fondo rimangono. Il bilancio resta con uno sbilancio importante- circa 70 mln di euro- servono assolutamente dei correttivi e servono interventi di tipo organico e un progetto chiaro per ridurre le spese e per fare un piano di investimenti che consenta maggiori entrate tributarie, senza aumentare le tasse. Abbiamo chiesto se c’era bisogno di fare altro debito e per cosa, ma non ci sono state date indicazioni. Notiamo -e ci fa piacere- che rispetto la Previsione sono aumentate le entrate. Altri dati sono di difficile commento. Per cui riteniamo in ogni caso nel complesso il testo non dia le risposte di concretezza e sviluppo di cui ha bisogno il Paese. Esprimiamo come Libera il nostro voto contrario per il fatto che non dà una visione organica e un progetto di rinnovamento del paese.

Emanuele Santi, Rete Il voto di Rete sarà favorevole a questo Assestamento. Le modifiche apportate sono soprattutto tecniche, di aggiustamento. Il Pdl è molto tecnico ed è chiaro che un atto politico vero sarà il Bilancio sul 2022. Se da una parte il Sds per le Finanze, governo e maggioranza in questi due anni, nonostante la pandemia, abbiano dato forti risposte- mettere mano alla questione Npl, mettere in sicurezza Cassa di Risparmio…- non si può dire che, a differenza di altre legislature, non si sia fatto niente, d’altra parte deve essere un invito per il 2022 a fare ancora meglio: avere il coraggio di mettere in piedi interventi nell’ottica di rivedere la spesa per colpire sacche di privilegio e garantire equità, investimenti per la crescita e incentivi ai consumi. Ci vuole il coraggio di fare riforme che da più parti ci chiedono. Uno sbilancio fiscale da 70 mln di euro non è uno scherzo, bisogna intervenire e rendere sostenibile il debito, diversificarlo e cercare fonti di finanziamento meno elevate. Ci sono buone prospettive, il covid non ci ha dato una mano, ma se questo governo e questa maggioranza vogliono portare a casa tutta una serie di interventi, questo scopo comune sarà già manifestato con la legge di bilancio 2022.

Rossano Fabbri, Gruppo Misto (opposizione) Ci troviamo di nuovo di fronte a una legge importante come l’Assestamento di bilancio dove il confronto è stato affossato e mortificato da modalità tipiche che si succedono negli anni: quelle di stravolgere il progetto di prima lettura con emendamenti di natura nuova, depositati a margine del dibattito generale, con tempistiche che non permettono ad opposizione e maggioranza di esaminarli. Tale modalità ha sapore del poco confronto e inibisce la possibilità di interventi con piena cognizione di causa su emendamenti di natura tecnica. Ho notato almeno 15 decreti delegati da attuarsi da qui a fine anno che paiono ancora una volta dichiarazioni di buona volontà. L’unica riforma che state portando avanti è quella della giustizia per il resto siete fermi al palo. Questi decreti rappresentano l’inconcludenza del governo, al pari della litigiosità emersa nella composizione dei vari schieramenti di maggioranza. Aspettiamo al bilancio qualcosa davvero di meglio rispetto a questo ‘compitino’ che nulla toglie o aggiunge alla situazione generale.

Denise Bronzetti, Npr In realtà trattasi di un assestamento di bilancio, di un esercizio contabile previsto per legge, e quindi tecnico. Ci può stare che si voglia leggervi una volontà di rinvio delle scelte dei nodi politici da parte di governo e maggioranza, in realtà questo non è. E lo si individua anche nell’aver fatto la scelta di inserire un rinvio alla decretazione che è certamente corposo, ma non è una dichiarazione di intenti. La decretazione non è infatti rinviata a fine die, ma i decreti hanno scadenze molto brevi e ravvicinati. Si vuole arrivare a dicembre ad una finanziaria che potrà chiarire tutti altri aspetti e ha necessità di concentrarci su temi su cui anche l’opposizione ci sprona. Ben vengano le voci di spesa diminuite e le entrate aumentate, questo è l’obiettivo che muove l’attuale governo e maggioranza, tenere in ordine i  conti. Esprimo voto favorevole per Npr.

Gaetano Troina, Dml Tengo a ricordare che si tratta di un assestamento di bilancio, non un pdl con una programmazione di lungo termine. Negli ultimi mesi spesso ho sentito richiedere un progetto di sviluppo per il Paese. Un progetto c’è ed è a disposizione di tutte le parti che vogliono collaborare nel portarlo avanti, occorre coraggio per farlo. Categorie e parti sociali lo hanno ribadito nei giorni scorsi: interventi spot e non coordinati non sono risolutivi dei problemi del paese. Per questo il mio gruppo si aspetta che nel bilancio previsionale sia attribuito a questo lavoro il giusto peso. Per questo esprimo per nome di Dml voto favorevole .

Stefano Giulianelli, Pdcs Esprimo il nostro voto favorevole alla variazione di bilancio. Ringrazio il governo e il Sds alle Finanze per il lavoro svolto. Ringrazio anche l’opposizione per gli emendamenti presentati, anche se non sono stati accolti hanno infatti innescato confronto e ragionamenti in vista del bilancio di previsione 2022. L’esercizio finanziario 2021 ha visto la Repubblica di San Marino combattere contro il Coronavirus. Abbiamo raggiunto il picco della pandemia nel 2021, non era possibile esprimere un programma riformistico, inevitabilmente tutti gli impegni presi con la cittadinanza per produrre riforme hanno dovuto trovare uno slittamento temporale. Si è lavorato sotto traccia e i risultati verranno colti nel 2022. Manca un mese e mezzo alla discussione del prossimo bilancio previsionale, sono convinto in quella sede i numeri, a livello di bilancio, saranno maggiormente definiti, e anche a livello prospettico di maggioranza le considerazioni saranno più forti. Respingo critiche a questo assestamento, a chi parla di irresponsabilità del debito che poteva essere evitato…tutti i paesi del mondo hanno fatto debito nel 2021 per rilanciare la propria economia e anche San Marino, con proprie forze, ha fatto debito. Deve certamente diventare sostenibile ed essere controllato e rendicontato. Questi gli obiettivi del prossimo programma di previsione. Chiedo all’Aula di approvare la Variazione di bilancio, da parte del Pdcs ribadisco voto favorevole.

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Ordine del giorno di Repubblica futura/ RESPINTO con 29 voti contrari e 11 voti favore. Udito il dibattito tenutosi in merito alla “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2021; visto che nel corso di tale discussione si sono presi in esame vari emendamenti avanti ad oggetto la stabilizzazione del personale precario della Pa, in particolar modo quello della Scuola,

considerato che anche da tale dibattito si è evinto che siano in corso trattative tra il Governo e le Organizzazioni sindacali per addivenire a una stabilizzazione del personale precario; (…)

Il Consiglio grande e generale impegna il governo 

  a riferire entro il 30 novembre 2021 alla Commissione consiliare Affari costituzionali e istituzionali in merito ai contenuti e agli obiettivi secondo i quali sta gestendo il confronto con le organizzazioni sindacali sul tema della stabilizzazione e ai presumibili tempi di realizzazione.

Nicola Renzi, Rf E’ fondamentale che il Consiglio grande e generale sia informato sullo stato dell’arte, noi non sappiamo nemmeno in via ufficiale se la trattativa sia partita. Abbiamo presentato emendamenti nel corso dell’esame dell’Assestamento per la stabilizzazione dei precari del mondo della scuola, respinti.

Elena Tonnini, Sds Affari interni Il governo è a disposizione di quello che il Consiglio deciderà sulla richiesta dell’Odg. Rispetto a quanto indicato, ovvero che la trattativa con i sindacati sia già iniziata, correggo che così non è. I tempi però sono assolutamente maturi, siamo nella fase in cui sono stati elaborati dati e proiezioni, ora al vaglio della maggioranza dopo gli ultimi passaggi in congresso di Stato. È stata inoltre adottata recentemente una delibera in Congresso che identifica la delegazione di governo per portare avanti la trattativa: significa che siamo pronti a iniziare anche prima della data indicata nell’Odg. Pur essendo disponibili a quello che l’Aula deciderà, non vorrei che l’Odg vada a posticipare una trattativa che si vuole iniziare in tempi stretti. Detto questo, ritengo comunque opportuno ci sia un riferimento durante la trattativa del governo in Commissione. Su un tema del genere, il superamento del precariato, non si devono inoltre fare ragionamenti di categorie, ma il tema va affrontato sia per la scuola che per il resto della Pa. Il Governo vuole affrontare il tema nel suo complesso.

Andrea Zafferani, Rf L’Odg parla della scuola solo nelle premesse, sottolineando che gli emendamenti discussi in variazione di bilancio riguardavano la scuola, ma la richiesta è di parlare di stabilizzazione per tutta la Pa. Sul timing il fatto che un riferimento in Commissione possa bloccare la trattativa mi risulta difficile da pensare, è evidente. Se non va bene il 30 novembre, discutiamo del timing.

Denise Bronzetti, Npr C’è volontà del governo di procedere alla stabilizzazione del settore pubblico allargato, non mi pare utile, né non di parte, volere insistere sul settore scuola, né si può spostare una data di un mese per l’avvio della trattativa. Non ha senso inserire una data, diversamente invece si può concordare un confronto all’interno della Commissione consiliare preposta, perché siano informate sia la maggioranza che l’opposizione nel momento in cui sono delineate le linee con cui si andrà a trattare. Ben venga l’impegno del Segretario e avanti con la trattativa nei prossimi giorni.

Mirko Dolcini, Dml La richiesta di Rf è comprensibile, ma il Segretario ha spiegato che non è in corso tuttora alcuna trattativa e la richiesta dell’Odg decade, non ha più senso approvarlo. L’impegno politico di velocizzare il confronto c’è, ma riteniamo non più logico votare l’Odg, è logico invece continuare sul percorso per trovare una soluzione per i precari.

Emanuele Santi, Rete Voteremo contrari a questo Odg, il Sds Tonnini ha spiegato la volontà del governo di portare avanti la trattativa, ci pare inappropriata in questa fase la scadenza al 30 novembre. Ben venga la trattativa, quando ci sarà, il governo renderà edotta l’Aula con le linee guida, stabilizzazione non sarà a costo zero, d’altra parte serviranno contropartite.

Alice Mina, Pdcs Il Sds Tonnini ha espresso la volontà di condividere il percorso in una prossima Commissione preposta, il congresso è determinato ad avviare la trattativa per la stabilizzazione del personale precario nella Pa. Per correttezza si è chiarito che la trattativa non è in corso e il congresso ha accolto la delibera per costituire la delegazione chiamata a parteciparvi, è un avvio che si vuole a strettissimo giro. C’è disponibilità a condividere le linee della trattativa in maniera trasparente e il Segretario ne ha preso l’impegno. In considerazione di tutto ciò, esprimo un non accoglimento da parte del Pdcs all’Ordine del giorno.

Eva Guidi, Libera Dall’intervento iniziale del segretario di Stato sembrava si andasse verso l’accoglimento dell’Odg, poi per ragioni misteriose si va in direzione contraria, ma avete letto bene il testo? Perché votiamo ‘no’ quando si è detto che si è tutti d’accordo? Mi pare un atteggiamento ottuso. Si chiede un riferimento in Commissione senza vincoli, senza tavoli…tutti d’accordo, compreso il Segretario, ma tutti hanno dichiarato che non lo si vota.

Comma 18. Progetto di legge “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per l’attuazione di interventi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale, economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino e per la realizzazione di servizi per la comunità” (presentato dalla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente) (I lettura)

Stefano Canti, Sds per il Territorio: dà lettura della Relazione al Pdl :

La proposta di legge che si sottopone all’esame dell’On.le Consiglio Grande e Generale ha ad oggetto modifiche al vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) – Legge 29 gennaio 1992 n·7· Le modifiche al P.R.G., oggetto del progetto di legge in esame, sono finalizzate ad apportare al vigente strumento di pianificazione generale del territorio gli adeguamenti necessari a consentire l’attuazione di interventi rivolti alle imprese finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino e la realizzazione di servizi utili alla comunità. In riferimento agli interventi rivolti alle imprese il progetto di legge mira a consentire l’ampliamento di attività produttive, con importanti ricadute sul piano occupazionale, nel Castello di Chiesanuova, attraverso la trasformazione in zona produttiva di un’area già occupata da un opificio. il Congresso di Stato con propria delibera n.26 del 13 settembre 2021 ha riconosciuto quale infrastruttura strategica, ai sensi dell’articolo 2, comma l, del Decreto Delegato 31 gennaio 2019 n.23, l’intervento edilizio da realizzare nell’area oggetto di variante. In cambio della trasformazione delle aree sopra descritte, la proprietà privata cederà gratuitamente all’Ecc.ma Camera terreni attualmente destinati ad area agricola, individuati come riserva naturale nel piano particolareggiato delle Aree Naturalistiche Tutelate, che, a titolo compensativo, saranno trasformati in verde esistente. Nei predetti terreni da acquisire, inoltre, sono presenti importanti impianti tecnologi pubblici, relativi al servizio di raccolta delle acque pubbliche da potabilizzare, che potranno essere ulteriormente sviluppati in futuro. Nelle predette aree è consentita la realizzazione di percorsi ciclopedonali per il prolungamento della pista ciclabile esistente. Con riferimento alla realizzazione di servizi utili alla comunità il progetto di legge vuole consentire l’ampliamento del cimitero di Acquaviva, ad oggi saturo e senza possibilità di realizzare nuovi spazi per sepolture all’interno dell’area attuale.  Passando all’esame dell’articolato si rappresenta quanto segue. L’articolo 1 indica quali finalità della legge le modifiche necessarie a consentire l’attuazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino. Il medesimo articolo 1 stabilisce che al fine di attuare l’intervento, viene prescritta una compensazione; a tal proposito è stato proposto di variare la destinazione d’uso di alcune aree agricole, riconosciute già di fatto dalla Legge 16 novembre 1995 n.126 “Legge quadro per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del paesaggio, della vegetazione e della flora” in quanto ricche dal punto di vista vegetazionale ed arboreo. L’articolo 2 e l’articolo 5 indicano le modifiche da apportarsi agli allegati B e C della Legge 29 gennaio 1992 n.7 Piano Regolatore Generale (PRG) e relative norme di attuazione, per attuare le finalità del presente progetto di legge. L’articolo 3 prevede condizioni di attuazione degli interventi per lo sviluppo imprenditoriale. In particolare stabilisce che prima dell’approvazione del progetto in seconda lettura il Congresso di Stato deve definire con la proprietà delle aree interessate dalle modifiche di destinazione d’uso un accordo che preveda la cessione all’Ecc. ma Camera delle particelle che verranno destinate a verde esistente, arricchendo di fatto il patrimonio vegetazionale dello Stato. Il mancato perfezionamento dell’accordo e dell’atto di trasferimento della proprietà delle predette aree determina la decadenza di ogni diritto edificatorio. L’articolo 4 stabilisce prescrizioni relative all’utilizzo delle aree che saranno destinate a verde esistente e a verde privato. L’articolo 6 prevede la modifica di alcune Tavole contenute nella Legge 16 novembre 1995 n.126 in conformità ai disposti del1a presente legge. L’articolo 7, infine, prevede specifiche abrogazioni. Alla luce di quanto sopra esposto, si richiede agli On.li Consiglieri di valutare favorevolmente il progetto presentato e, conseguentemente, di approvarlo.

 

Repubblica di San Marino, 28 Ottobre 2021/01

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