San Marino. Consiglio Giudiziario, maggioranza sconfitta

San Marino. Consiglio Giudiziario, maggioranza sconfitta

11 sì, 10 no, 1 astenuto, maggioranza sconfitta in Consiglio Giudiziario

Il dirigente del Tribunale deposita i 2 OdG per i quali la Reggenza aveva impedito ai giudici la votazione

Un Consiglio Giudiziario quello di ieri, che definire infuocato si farebbe un torto all’inferno, è terminato poco prima della mezzanotte con una sonora sconfitta per la maggioranza che sostiene il governo formato da Pdcs, Rete, Npr e DML. E proprio in quel luogo sembrano essere finiti quanti avevano ipotizzato una cacciata del dirigente del Tribunale e la “intenzione di ripristinare lo stato di diritto, calpestato nella scorsa legislatura.” Così, al termine della seduta, un Ordine del Giorno presentato da due togati è stato votato da 22 aventi diritto ma non ha superato l’esame, facendo aumentare tensione e nervosismo fra i banchi della maggioranza.

L’OdG presentato, che chiedeva fossero decadute le decisioni prese dal Consiglio Giudiziario Plenario in quanto ritenuto illegittimo, ha incassato solo 11 si contro 10 no ed 1 astenuto. Lo stesso Odg riconfermava, tuttavia, due decisioni dello stesso organo: le nomine di tre uditori e quella del procuratore del fisco, ritenendo la mancanza di ricorsi per queste nomine una motivazione dirimente.

In seguito a questa votazione, a quanto è dato sapere, la Reggenza avrebbe sospeso la seduta per raccogliere informazioni su quale dovesse essere di lì in poi la giusta interpretazione dell’esito della votazione stessa.

A far salire la temperatura fra i banchi della maggioranza e non solo, il momento durante il quale il Dirigente del Tribunale, il prof Giovanni Guzzetta, ha depositato i due Ordini del Giorno presentati dai giudici durante il Consiglio Giudiziario tenutosi lo scorso 22 giugno che contenevano l’invito al Legislatore a rivalutare gli effetti sulla separazione dei poteri causati dall’approvazione delle discusse Leggi Qualificate che hanno influito sulla composizione del Consiglio Giudiziario Plenario. Ordini del Giorno per i quali, lo ricordiamo, i Reggenti Alessandro Mancini e Grazia Zafferani al momento di porli in votazione sospesero la seduta per circa un quarto d’ora e al termine si presentarono all’assise dei togati con un documento di diverse pagine, con il quale impedivano all’organo di autogoverno della magistratura di porre in votazione gli ordini del giorno proposti. Una forzatura senza precedenti che sicuramente non mancherà di far discutere.

Dunque, dopo la sconfitta di ieri, la maggioranza, dovrà ridisegnare le proprie strategie sulla giustizia e ripensare a come evitare processi scomodi. Processi che fino ad oggi sembrano essere stati l’incubo di qualche suggeritore di terre ricche di legumi. Fra i temi all’ordine del giorno del Consiglio Giudiziario anche la verifica di una serie di ricorsi, oltre ad un confronto sul reclutamento di giudici mancanti o in scadenza.

ECCO COME E’ COMPOSTO IL CONSIGLIO GIUDIZIARIO PLENARIO
Il Consiglio Giudiziario Plenario è composto per la parte politica da Gian Matteo Zeppa (Presidente della Commissione Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia), Massimo Andrea Ugolini, Segretario di Stato per la Giustizia (di cui ne fa parte, a pieno titolo), Adele Tonnini, Manuel Ciavatta, Aida Maria Adele Selva, Mariella Mularoni, Carlotta Andruccioli, Iro Belluzzi, Vladimiro Selva, Luca Boschi e Nicola Renzi e per la parte togata dal prof. Giovanni Guzzetta (senza diritto di voto) e da Valeria Pierfelici, Isabella Pasini, Davide Giovagnoli, Giovanni Belluzzi, Alberto Buriani, SimonLuca Morsiani, Antonella Volpinari, Roberto Battaglino, David Brunelli e Laura Di Bona.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy