San Marino. Consiglio giudiziario ordinario, da settimane richiesta di convocazione

San Marino. Consiglio giudiziario ordinario, da settimane richiesta di convocazione

Commissione affari di giustizia, atteso parere esterno. Intanto anche la Reggenza solleva conflitto di attribuzioni

Nella seduta della Commissione affari di giustizia di martedì si doveva prendere in esame l’esposto della presidente Catia Tomasetti e della Bcsm – anche se l’opposizione ha sollevato dubbi sulla legittimità del coinvolgimento dell’assemblea dei soci di Via del Voltone – contro il Commissario della legge Alberto Buriani. Un esposto che, secondo le intenzioni neppure troppo nascoste della maggioranza, dovrebbe portare all’azione di sindacato contro il magistrato. Questo a prescindere dal contenuto dello stesso esposto che sarebbe improvvisato, addirittura con riferimenti normativi non pertinenti e date sbagliate.

Resta inoltre il fatto che appare quanto meno anomalo contestare l’archiviazione di una indagine penale in sede politica, quando in sede giudiziaria si sarebbe potuto impugnare il provvedimento o compiere altri atti anche nel corso delle indagini. Se la determinazione della maggioranza a cacciare Buriani, azione alla quale conseguirebbero una serie di stop a diversi procedimenti tra cui il “Mazzini” e il processo a Gatti, per la delegittimazione dell’attività giudiziaria che ne seguirebbe, al momento tuttavia si sta temporeggiando per chiedere un parere esterno. Non è dato sapere a chi – verosimilmente all’Avvocatura di Stato – e su quali aspetti.

Possibile che questa richiesta serva, oltre che a chiarire questioni tecniche, a dare il paravento di un parere legale ad azioni che vedono la politica di fatto “mettere sotto processo il giudice che l’ha indagata”, come rilevato da Rf. Si vedrà come procederà. Intanto pare che, oltre alle opposizioni, anche la Reggenza abbia presentato un conflitto di attribuzioni nei confronti dei giudici che da settimane stanno chiedendo la convocazione del Consiglio giudiziario ordinario. Se così fosse toccherà ai Garanti valutare come possa una legittima richiesta di convocazione dell’organo di autogoverno dei giudici possa configurare un conflitto di attribuzioni. Certo è che, probabilmente, una pronuncia del Collegio Garante che possa chiarire degli aspetti relativi alla convocazione del Consiglio giudiziario ordinario, potrebbe dare elementi di valutazione anche relativamente a future ed eventuali azioni di sindacato una volta terminato il semestre.

 

 

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