San Marino. Giustizia, Putsh, media francofono ne parla

San Marino. Giustizia, Putsh, media francofono ne parla

Giustizia, non si placa l’attenzione italiana e straniera

Anche il media francofono Putsh molto seguito in Francia scrive: “Le Conseil de l’Europe alerté par les juges de Saint-Marin inquiets pour l’indépendance de la justice”

La questione giustizia di San Marino, già in maniera preponderante all’attenzione dei giornali e della politica italiana, varca anche i confini del Belpaese per arrivare fino in Francia. E’ il giornale on-line Putsch, molto seguito oltralpe e nei paesi francofoni, a titolare in questi giorni “Le Conseil de l’Europe alerté par les juges de Saint-Marin inquiets pour l’indépendance de la justice” ovvero “Il Consiglio d’Europa allertato dai giudici di San Marino preoccupati per l’indipendenza della giustizia”.

Il media francese, quindi, scrive (tradotto dal francese) “L’attuale governo della Repubblica di San Marino ha capovolto l’organizzazione del tribunale nazionale. I giudici incaricati di casi “scottanti” riguardanti rappresentanti politici locali e internazionali sono stati riassegnati alla gestione delle multe stradali o alla giustizia civile”.

Il riferimento è alla riorganizzazione del lavoro fatta nottetempo il 24 luglio scorso nell’ambito della controversa riunione del Plenario che ha riabilitato l’ex magistrato dirigente Valeria Pierfelici, poi dimessasi. Di questo, l’altro ieri, ha parlato al Resto del Carlino, in una intervista l’ex dirigente del tribunale, Giovanni Guzzetta, che ha posto nuovamente la questione dell’indipendenza della magistratura e di quanto accaduto nell’ultimo mese.

“La questione – ha detto Guzzetta alla giornalista che lo ha intervistato – investe la giustizia di San Marino. La riorganizzazione messa in piedi nel giro di quella notte ha disarticolato tutto quello che era stato fatto da quando mi è stato conferito l’incarico, alla fine di novembre 2018, di dirigente”.

Poi chiarisce anche perché, tutte le azioni che sono state messe in campo e che la maggioranza ha in animo di portare avanti, sono capaci di incidere anche sui procedimenti in corso, dal “Mazzini” al processo per la tangente del centro uffici. “Giustizia e politica non vanno mai molto d’accordo – spiega Guzzetta – e i pericoli per i processi sono due: prescrizione e delegittimazione dell’attività giudiziaria. Senza contare che ci sono inchieste in corso che stanno interessando corruzione e criminalità organizzata con intrecci tra San Marino e italia: indagini la cui collaborazione tra i due stati rischia di essere compromessa”, ha affermato Guzzetta.

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