San Marino. Consiglio Grande e Generale. 19 dicembre 2013. Seduta del mattino. Agenzia dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale. 19 dicembre 2013. Seduta del mattino. Agenzia dire

 

COMUNICATO STAMPA 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-23 DICEMBRE 

GIOVEDI’ 19 DICEMBRE – Mattina

            Prosegue in mattinata in Consiglio grande e generale
l’esame dell’articolato del Bilancio 2014, affrontando tra l’altro gli articoli
che riguardano le spese per viaggi istituzionali e per il corpo diplomatico, l’imposta
sui beni di lusso e gli oneri per gli asili privati.

I lavori riprendono dall’articolo 25
“Disposizioni diverse per l’impiego di fondi per lo sviluppo”.
Intesa
per il Paese
ha presentato un
emendamento interamente soppressivo dell’articolo 25. Rete ha presentato due emendamenti aggiuntivi all’articolo 25: il
primo per per ridurre del 25% il numero di viaggi istituzionali all’estero e la
permanenza all’estero di segretari di Stato consiglieri e per limitare i
rimborsi giornalieri a 50 euro. Il secondo per emettere bandi di gara rivolti a
tour operator e agenzie viaggi di San Marino per l’organizzazione dei viaggi
istituzionali
.

Elena
Tonnini (Rete):
“La spending review ribadiva la necessità di accentrare in
un unico capitolo di spesa, i costi legati a questo specifico settore.
Emendamento va nella direzione di riorganizzare i costi per quanto riguarda
missioni e trasferte”. Roberto Ciavatta
(Rete):
“In quest’Aula abbiamo professionisti dei viaggi internazionali.
Serve sobrietà”. Gian Nicola Berti, Ns:
“Sono in linea con quanto chiede Ret,e ma non credo che con un unico articolo
si possa risolvere il problema. L’intendimento è buono ma la questione è
piuttosto complessa”. Pasquale Valentini
Segretario di Stato Affari Esteri:
“La spesa è molto contenuta. I capitoli
delle trasferte hanno una cifra intorno ai 470 mila euro. Gli impegni che
stiamo prendendo con l’Unione Europea di negoziazione degli accordi hanno
bisogno di incontri, sedute maggiori rispetto all’ordinaria attività. Specifico
che queste uscite sono tutte verificate e preventivamente analizzate prima di
essere autorizzate. Si tratta in ogni caso di spesa contenuta”. Marco Podeschi (Upr): “Ribadisco la
nostra richiesta di soppressione dell’emendamento”. L’emendamento di Unione per il
Paese è stato respinto. L’emendamento di Rete è stato respinto.
           

All’Articolo 26, “Proroga convenzioni di carattere
diplomatico”, sono respinti due emendamenti, uno di Intesa per il Paese,
per abrogare l’articolo, l’altro di Rete,  per riconsiderare le spese per agenti e sedi
consolari entro il 2014.  
Il
segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini:
“Il discorso
di revisione delle retribuzioni riguarda tutta la Pa, La stragrande maggioranza
delle convenzioni riguarda non sammarinesi e sono a titolo gratuito, per quanto
riguarda il personale sammarinese, le convenzioni finora sottoscritte sono per la
maggior parte solo a rimborso spese autorizzate preventivamente. Con questo
articolo si chiede la proroga per un numero limitato di convenzioni, per
persone impegnate a tempo pieno all’interno di sedi strategiche o di alcuni consolati
particolari, che in passato avevano avuto un compenso che oggi è da rivedere.
Do solo una cifra, sui 6 milioni e mezzo,il volume di spese del Dipartimento Esteri,
c’è una riduzione di 638 mila euro, quasi del 10%”.  Luigi Mazza, Pdcs: “Con la proposta di
Rete abbiamo trovato una certa convergenza, limitatamente all’invito, che
accogliamo con l’emendamento che andiamo a presentare, per ridurre le spese delle
sedi diplomatiche. Gli agenti sono infatti quasi interamente a titolo
gratuito”. 

All’articolo 29, “Imposta sui beni di lusso”, che
proroga al 2014 un’imposta di carattere straordinario, viene respinto un
emendamento di Rete volto ad aumentare il contributo del 10% per quelli
che sono indicati come beni di lusso (aeromobili e imbarcazioni etc.)

Anche C10 presenta, ma poi ritira, un emendamento
modificativo con cui il contenuto del decreto, che definisce l’imposta, trasformato
di fatto in legge, avrebbe trasformato il provvedimento in fisso e non più
straordinario.

AllArticolo 30 “Programmazione socio educativa”, Rete presenta due
emendamenti. Il primo modificativo del comma 1 con cui  fissa il contributo dello Stato per gli asili
nido privato a 300 mila euro.  Con il
secondo si invece chiede di determinare il contributo dello Stato per ciasun
asilo privato convenzionato con lo Stato in base al numero di bambini in
carico, in modo da salvaguardare “il principio secondo cui solo nel momento in
cui tutti i posti disponibili presso gli asili nido pubblici siano occupati, si
potrà ricorrere ai posti disponibili presso i soggetti privati accreditati”.

Roberto Ciavatta, Rete: “I dati di
cui siamo in possesso ci dicono che la richiesta di posti negli asili nido è in
diminuzione, perché per via della crisi sono numerose le madri che hanno perso
il lavoro e dunque decidono di stare a casa a accudire il figlio. Una
diminuzione consistente. Nel 2013 erano stati stanziati 400 mila euro mentre
per il 2014, alla luce dei dati sopra citati, crediamo ne possano essere
tagliati molti di più. Al comma 2 invece vogliamo ribadire che l’asilo nido
privato è attività privata, dunque si accolla il rischio d’impresa e perciò i
contributi statali devono essere assegnati solo in base al numero bambini e non
in base a qualsiasi altri elemento. Non si tenga dunque più conto delle spese
di gestione, degli oneri contributivi per il personale dipendente o di
qualsiasi altro aspetto”. Tony
Margiotta, Su:
“Mi asterrò dalle votazioni”. Mimma Zavoli, C 10: “Sostengo le parole del consigliere Ciavatta e
per questo voteremo gli emendamenti”. Luca
Beccari, Pdcs:
“Gli asili nido privati nascono in base alle esigenze dello
Stato che non era in grado di assorbire tutta la richiesta di posti in asili
nido. La filosofia del contributo è che con l’accreditamento lo Stato
stabilisce un numero di posti, presso le strutture private, che vanno ad
integrare l’offerta del pubblico”. Giuseppe
Maria Morganti, Segretario di Stato per la Cultura:
“L’articolo presentato
è identico a quello dell’anno scorso. Non ci sarà un aumento del contributo
alle strutture convenzionate, neppure l’adeguamento al costo della vita. I
posti pubblici vengono interamente utilizzati, ma per ora l’unica speranza di
ampliamento è al nido di Falciano: avremmo bisogno però di ulteriore personale
che ha costi elevati. Nelle strutture convenzionate lo Stato versa 598 euro per
bambino e se lo moltiplichiamo per 12 (i posti che avremmo disposizione a
Falciano in caso di ampliamento) avremmo una spesa di circa 6 mila euro. Con
quelle risorse non ci potremmo permettere di pagare nuovo personale nella
struttura di Falciano”. Gli emendamenti
di Rete sono respinti
.

Nel
pomeriggio l’esame riprenderà dall’articolo 31,“Interventi a sostegno della
disabilità”.
 

San
Marino, 19 dicembre 2013/01

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