San Marino. Consiglio Grande e Generale. 24 febbraio 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale. 24 febbraio 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 24-28 FEBBRAIO

LUNEDI’ 24 FEBBRAIO

Il comma
comunicazioni ha occupato l’intera seduta odierna del Consiglio
grande e generale. Sei gli ordini del giorno presentati nel corso
della mattinata, tra questi, uno sottoscritto da tutti i gruppi
consiliari che impegna il congresso di Stato ad attivarsi nelle sedi
internazionali
in favore del ripristino del funzionamento
delle istituzioni democratiche in Ucraina.

Quindi un odg
sottoscritto da Upr e Ps sulle misure anticorruzione, tre documenti
proposti da Rete, il primo sui costi per i viaggi istituzionali, il
secondo sulla pubblicazione on line di relazioni introduttive ai
decreti delegati, l’ultimo sulla trasparenza delle delibere dei Cda
delle aziende autonome della Pa allargata. Infine, Rete, Civico 10 e
Sinistra unita presentano un ordine del giorno per istituire una
commissione consiliare d’inchiesta per “individuare le
responsabilità politiche legate a tutta la vicenda Cassa di
Risparmio”.

Nel corso del
dibattito è tornato alla ribalta il tema della questione morale
sollevata dai consiglieri di minoranza nei confronti del primo
partito di maggioranza, il Pdcs, e in particolare , in riferimento
alle vicende che hanno coinvolto il presidente Leo Marino Poggiali e
il segretario Marco Gatti. Quindi sono seguiti gli interventi accesi
dei consiglieri Pdcs-Ns. Lo stesso Gatti ha dato lettura delle
risposte avute dalle Procure di Forlì, Napoli e Novara secondo cui
“non risultano iscrizioni al registro degli indagati” a suo
carico. Mentre Gian Nicola Berti, Ns auspica “maggior
ponderazione” sul caso Poggiali,

“perché magari
quella persona da responsabile può risultare vittima di inganno da
parte di terzi”.

Concluso il dibattito, sono iniziate le risposte dei segretari di
Stato alle 25 interpellanze all’ordine del giorno che proseguiranno
all’apertura della seduta di domani mattina.

Di seguito un riassunto del
dibattito.

Claudio Felici,
segretario di Stato per le Finanze:

“Per
comunicare al Consiglio grande e generale che rispetto agli impegni
presi in sede di approvazione del Bilancio, rispetto alla vicenda dei
mancati introiti monofase, alla luce delle risultanze della relazione
dell’indagine amministrativa commissionata dal governo, l’esecutivo e
la segreteria di Stato per le Finanze sta lavorando a una delibera
che contenga, oltre al dimensionamento del fenomeno, le risultanze
dell’indagine e le proposte che il governo intende fare, rispetto ai
provvedimenti da sottoporre al Consiglio. La delibera è già in
bozza, non è conclusa la sua definizione, conto che nel prossimo
Consiglio il governo potrà relazionare a riguardo”.

Lorella
Stefanelli, Pdcs
: “A
nome della delegazione consiliare della prima sessione parlamentare
del Consiglio d’Europa del 2014, composta dalla sottoscritta, dai
consiglieri Paride Andreoli, Gerardo Giovagnoli e Luca Lazzari,
desidero fare un riferimento dei lavori dell’ultima sessione. La
delegazione ha depositato una mozione di risoluzione
sull’immigrazione nel Mediterraneo in cui ha espresso preoccupazione
sull’instabilità politica dei Paesi mediterranei della sponda
meridionale, sugli scontri in Siria e sulle vicende di molti Stati
africani che hanno intensificato i fenomeni migratori di massa. La
mozione è stata sostenuta da 54 parlamentari di 26 Paesi diversi e
si sta valutando il suo inserimento all’ordine del giorno di una
prossima seduta. La delegazione italiana ha accolto con
partecipazione e interesse il nostro incontro per presentare la
mozione e ha ringraziato il Parlamento della nostra Repubblica per
essersi fatto portavoce di un problema molto delicato per lo Stato
italiano, quello di assistenza internazionale dei profughi”.

Mimma
Zavoli, C10:
“Andorra
è l’ultimo Paese che ha sottoscritto la convenzione Instanbul contro
la violenza di genere. Spero le mie parole possano servire come
considerazione e sostegno per un’accelerata alla sua ratifica da
parte di San Marino. La violenza contro le donne è una grave
violazione dei diritti umani e il principale ostacolo al
raggiungimento della parità dei sessi. Questo è il preambolo al
testo di legge per la prevenzione e per la lotta alla violenza
domenica contro le donne. Se queste parole sono condivisibili e il
Consiglio le ha fatte proprie votando un ordine del giorno
all’unanimità lo luglio scorso, è anacronistico che quell’odg sia
ancora deprezzato, mancando ancora una volta questo passaggio
istituzionale. Nella seduta di gennaio, il segretario Valentini ha
riferito il parere dell’avvocatura di Stato. Riteniamo che i pochi
adeguamenti da fare alla legge ’98 non siano una giustificazione per
non procedere alla sottoscrizione. Chiedo al segretario di rispettare
l’impegno preso in Aula un mese fa per conferire il mandato all’
Authority per le pari opportunità, affinché possa essere affrontata
una proposta per le modifiche normative necessarie e in modo da
procedere alla ratifica della convenzione che può allinearci con
Paesi più grandi e farci diventare ancor di più il decimo Paese a
ratificare la convenzione che le permetterebbe di diventare una legge
applicata in tutto il territorio europeo e confermerebbe la vocazione
di San Marino a difesa dei diritti umani”.

Oscar
Mina, Pdcs
:
“Riferisco sui lavori della delegazione, cui ho partecipato insieme
alla collega Bronzetti, alla tredicesima edizione dei lavori Osce. Al
centro dei lavori il tema dello Stato di diritto, si è parlato di
detenzione, sistemi giudiziari e strutture non allineate su principi
internazionali. Quindi un tema che sarà discusso anche a luglio,
nella prossima sessione, ilcontrollo parlamentare sulle forze armate
e di sicurezza in genere: è fondamentale unitamente alla condotta da
seguire secondo un codice etico , è fondamentale per garanzia di
sicurezza nei territori internazionali. Quindi il ruolo dell’Osce nei
57 Stati aderenti per rafforzare questo concetto. Infine, si è
dibattuto sulla situazione in Ucraina, che preoccupa molto per i
diritti umani e per la difesa della libertà. Gli atti di violenza
sono stati condannati, è una situazione intollerabile per gli Stati
aderenti all’Osce. L’integrazione europea è il pomo della discordia
ed è un aspetto che dovrà evolversi democraticamente. Preoccupano
le conseguenze per una possibile crisi politica che dovrà trovare
sostegno in tutti gli organismi internazionali”.

Simone
Celli, Ps:

“Il 21 marzo 2012 scorso il Consiglio grande e generale aveva
approvato un ordine del giorno concordato con tutte le rappresentanze
consiliari, a conclusione del dibattito sui cicli delle valutazione
del Greco. I contenuti di quell’odg indicavano, in modo particolare,
alcune priorità sull’allineamento agli standard di riferimento, cui
dare compiuta attuazione entro giugno 2013. Si impegnava il congresso
di Stato ad elaborare un piano globale di attuazione delle
raccomandazione del Greco. Purtroppo, la maggioranza di questi
impegni prioritari è rimasta inattuata, ma a nostro parere sul tema
della lotta alla corruzione non si deve abbassare la guardia. E’ un
tema di stringente attualità e che impone risposte urgenti sul piano
politico. L’Aula deve partire dalla consapevolezza che il problema
della corruzione esiste ed è molto forte e non può essere risolto
con un semplice colpo di spugna. Riteniamo sia necessario e urgente
riscrivere le regole del gioco, senza paura e senza tentennamenti. Il
recupero di prestigio e credibilità della classe politica passa
attraverso un atteggiamento rigoroso sulle soluzioni da adottare su
questi delicatissimi temi. Le regole del gioco possono esser
riscritte con il coinvolgimento di tutti i partecipanti della vita
politica economica e sociale del Paese. Serve larga convergenza
politica e sociale. Per questo alcuni consiglieri del Ps e Upr
sottopongono all’attenzione Aula una proposta di odg che intendiamo
mantenere aperta a tutti i gruppi con l’obiettivo di giungere
dispositivo largamente condiviso sul piano politico.

Odg:
Il tema della lotta alla corruzione impone alle istituzioni l’obbligo
di aprire una nuova fase all’insegna della realizzazione e della
conseguente attuazione di provvedimenti normativi volti a contrastare
tale fenomeno con l’obiettivo primario di prevenirlo e di reprimerlo
qualora si manifesti nella sfera politica , nell’attività
dell’amministrazione statale e in tutti gli ambiti della vita
pubblica. Per questo il Consiglio grande e generale alla luce del
completamento del percorso di adeguamento agli standard
internazionali, sancito dalla recente fuoriuscita dalla black list
italiana, dell’avanzamento del nostro processo di integrazione
europea e del naturale riposizionamento del nostro Stato all’interno
della Comunità internazionale; considerate le indicazioni contenute
nel rapporto sulla Repubblica di San Marino predisposto, nel 2011,
dal Gruppo di Stati contro la Corruzione (Greco) del Consiglio
d’Europa, conferma il rigoroso impegno nell’azione di prevenzione,
contrasto e repressione della corruzione e dell’illegalità, a
partire dal varo di tutti i migliori strumenti legislativi per dare
piena attuazione alla raccomandazioni del Greco, così come previsto
dall’ordine del giorno consiliare, approvato nella seduta del 21
marzo 2012; impegna il congresso di Stato a presentare al Consiglio
grande e generale, entro il 31 marzo 2014, un apposito progetto di
legge per l’istituzione di una Commissione speciale, aperta anche al
contributo di rappresentanti della pubblica amministrazione, delle
forze sociali e delle categorie economiche, affinché predisponga,
entro il 30 giugno 2014, un concreto piano d’azione da sottoporre
all’attenzione del Consiglio grande e generale. In particolare tale
piano dovrà trattare: la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
l’affermazione della certezza del diritto e il superamento di ogni
forma di discrezionalità;l’incremento degli obblighi di trasparenza
nell’attività della pubblica amministrazione; il riordino delle
normative in materia di assegnazione di forniture e appalti pubblici;
allargando i casi di risoluzione del contratto per l’appaltatore
condannato e adottando il principio di rotazioni degli incarichi per
chi ha funzioni decisionali nell’assegnazione di forniture e appalti;
l’ampliamento della gamma di reati contro la Pa; la definizione di un
codice di comportamento, con tanto di disciplina delle
incompatibilità, dei pubblici dipendenti, prevedendo forme di tutela
per chi denuncia condotte illecite apprese in ragione del suo lavoro;
l’adozione di una nuova regolamentazione per l’attività dei partiti
e dei movimenti politici e all’esercizio dei ruoli di rappresentanza
nelle cariche elettive, che prenda in considerazione il finanziamento
pubblico e privato, i casi di incandidabilità e di decadenza, le
incompatibilità, il conflitto di interessi e la trasparenza della
situazione patrimoniale e finanziaria dei membri del Consiglio grande
e generale”.

Elena Tonnini, Rete: “Cosa
significa essere un bravo politico oggi? A San Marino significa
essere bravi a intessere relazioni privilegiate con società,
operatori finanziari, fiduciarie. Ecco a cosa serve l’esperienza
che si matura in anni e anni di buona politica. In fondo non è
sempre facile trovare le risorse per finanziare le campagne
elettorali, tenere i rapporti con un gruppo di grosse imprese che
guarda caso molte volte vincono gli appalti pubblici. Si creano così
rapporti trasversali che superano i concetti di maggioranza e
opposizione. Rete continuerà sempre a chiedere un segnale di
discontinuità più forte che coincide con le dimissioni dal
Consiglio grande e generale quando ci si trova coinvolti in inchieste
giudiziarie. Rete ha fatto dell’integrità dei propri
rappresentanti un punto di partenza, una base certa e non un
obiettivo da raggiungere. La Dc invece continua a chiudersi a cerchio
per tutelare i propri protetti. A forza di seguire il precetto che i
panni sporchi si lavano in casa, si trova sempre un posto per le
lavandaie. E anche i giovani di questo partito si stanno adeguando.
Nel giugno 2014 San Marino dovrà dare conto delle norme di
attuazione sulle 16 direttive europee contro la corruzione del
Greco”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Non
condivido quasi nulla di quanto ha detto il consigliere Tonnini.
Tranne il fatto che dovremmo essere più solleciti nel recepire le
direttive del progetto Greco ed anche quelle della convenzione di
Instanbul. La Tonnini delinea un quadro non veritiero tanto che
festeggiamo l’uscita dalla black list proprio perché ci siamo
adeguati alle indicazioni delle istituzioni europee che combattono la
corruzione. Sollecito poi il Consiglio Grande e Generale a prendere
posizione e ad esprimersi in merito a quanto sta succedendo in
Ucraina. Decine di persone sono morte per combattere regime dispotico
e liberticida”.  

Ivan Foschi, Su: “La risposta
alla mia interpellanza del segretario di Stato alla Sanità non mi
convince. E’ troppo sintetica, liquidatoria e mi sembra anche
irrispettosa. Sono intervenuto per chiedere chiarimenti sul
fabbisogno dell’Istituto per la Sicurezza Sociale e in particolare
del personale infermieristico che, allo stato attuale, restano ancora
inseriti in graduatoria. Ma stiamo parlando del futuro dei giovani
sammarinesi e delle loro prospettive lavorative e non credo che il
Segretario di Stato possa rispondere con una simile superficialità”.

Marco Gatti, Pdcs: “Non mi
piace la politica basata sugli scandali dei giornali e non su atti
giudiziari. La Carta dei Diritti dice che uno è colpevole quando è
condannato in via definitiva e credo che la ratio sia quella di
tutelare le persone. Occorre poi spiegare alla gente la differenza
tra rinvio a giudizio e avviso di garanzia. E allora dico che solo
davanti a una sentenza di primo grado troviamo un giudice che
quantomeno ha espresso una posizione, di condanna o assoluzione. E in
caso dopo c’è anche l’appello. L’opinione pubblica si aspetta
molto da noi e qui c’è qualcuno che per un semplice avviso di
garanzia chiede le dimissioni di un consigliere. La politica
dell’illazione e del sospetto è la politica di chi non ha nulla da
dire. Noi siamo contrari a questo tipo di politica e questo governo
di malfattori e delinquenti guarda caso è riuscito a portare a casa
l’obiettivo di uscire dalla black list. Forse così delinquenti non
siamo o no? Per quanto riguarda la mia posizione posso dire che la
Procura di Forlì dice che non risultano iscrizioni al registro degli
indagati di Marco Gatti e altrettanto fa la Procura di Napoli e
quella di Novara. E ora basta fare demagogia, lavoriamo per fare
leggi e per abbattere la burocrazia che affligge questo Paese”.   

Luca
Santolini, C10:
Il
mantenimento a ogni costo di un incarico politico, nonostante pesanti
ombre incombano sulla propria reputazione, è nella lista delle cose
deprecabili rispetto l’etica politica. Abbiamo visto all’estero
politici dimettersi per una laurea copiata o per una badante non
regolarizzata, reati di minore entità rispetto quanto emerso nel
nostro Paese.

E’ un fatto di responsabilità politica, non penale, segretario
Gatti. Non le fa onore mescolare le acque. A San Marino sono diverse
le indagini che sono andate a toccare esponenti politici, tuttavia le
uniche dimissioni da apprezzare sono state quelle, dagli incarichi
di partito, dei consiglieri Upr. I partiti dovrebbero avere
meccanismi trasparenti e i loro rappresentanti dovrebbero avere una
reputazione candida come un panno appena lavato. Cittadinanza attiva
ha presentato un odg per la sospensione cautelare in caso di rinvio a
giudizio. Invito tutta l’Aula e i tesserati di ogni partito a
riflettere su come vogliamo che San Marino diventi da oggi in poi. Se
vogliamo essere citati all’estero come esempio per le migliori
pratiche comportamentali o restare in eterna contraddizione tra
parole e atti.. Invito tutti a voltare pagina”.

Valeria
Ciavatta, Ap: “
Intervengo
sul tema anticorruzione sollecitata da alcuni interventi in Aula. Si
possono fare tutte le considerazioni di merito, ma non si può dire
che il questionario fatto dal governo per adempiere al Greco non sia
utile. Abbiamo le competenze, ma manca, per alcuni aspetti come gli
appalti, l’adeguamento alla normativa in ottica anti-corruttiva. Non
c’è stata nel tempo la consapevolezza di dover introdurre tali
adeguamenti per prevenire il fenomeno. Ha fatto bene il governo ad
adottare l’iniziativa del questionario. Non mi piace si dica che non
è stato fatto niente in questi anni, dal governo del biennio
2006-2008, citato da Tonnini, cui facevo parte, ma anche da quello
della precedente legislatura in cui si è aderito al Greco. Da allora
ci siamo posti nell’ottica di non fare brutte figure. Considerato che
il rapporto emesso riguardava due tornate di valutazioni, abbiamo
avuto un numero di osservazioni tutto sommato ridotto. Bisognerebbe
vedere infatti quante sono le osservazioni fatte da altri Paesi,
anche in quelli più virtuosi. Abbiamo fatto un lavoro corposo in
tempi velocissimi perché le valutazioni sono avvenute in tempi molto
a ridosso dell’adesione. E’ giusto porsi nell’ottica di adempiervi il
più possibile, per affermazione dei principi di legalità ed onestà
della Pa. A questo proposito, rispetto alle norme da applicare nel
settore economico e finanziario, ci sono state valutazioni positive,
è da tenere in considerazione. Siamo stati avvantaggiati dal fatto
che in corso di adesione diverse erano le norme in via di riforma.
Negli incontri con la delegazione sono state apprezzate le norme
sull’incompatibilità, sui concorsi, sulle norme di disciplina, sul
procedimento amministrativo..etc, non sono cose che nascono sotto i
funghi, richiedono un lavoro che è stato compiuto. Non è piacevole
sentire dire solo quello che non va, senza riconoscere quello che si
è riusciti a conseguire.

Su questa materia è importante ci sia condivisione, ben vengano
iniziative in questo senso dall’opposizione. Molte cose sono state
depositate nel passaggio di consegne al segretario attuale, tra cui
il codice etico. A titolo personale, e come Ap, teniamo a dire che,
oltre ad utilizzare studi già a disposizione, mettiamo a
disposizione la nostra collaborazione sul piano politico e tecnico
per contribuire ancora una volta alle valutazioni che ci attendono,
inclusa quella del Moneyval, su cui sollecitiamo il governo sui
ritardi, come per la formazione delle forze dell’ordine”.

Gian
Matteo Zeppa, Rete: “
Enuncerò
tre ordini del giorno e farò poi riflessioni su ruolo politica nel
sistema Paese. I tre ordini puntano ad andare a concretizzare la
trasparenza intrapresa a livello minimalistico dalle segreterie.

Il
primo: ‘Il
Consiglio grande e generale, considerati i costi sempre maggiori
connessi a viaggi e permanenze internazionali connesse al ruolo
diplomatico e/o politico, volendo garantire un processo trasparente
in merito all’organizzazione dei viaggi su esposti, anche nell’ottica
di riduzione significativa degli importi necessari, auspicando una
programmazione dei viaggi in grado di ridurre le spese approfittando
di voli più economici, impegna il congresso di Stato a emettere
appositi bandi di concorso, destinati ad ogni agenzia viaggi e tour
operator sammarinesi, attraverso i quali procedere in modo
trasparente all’organizzazione e prenotazione dei viaggi e dei
pacchetti di permanenza ogni qual volta vi sia la necessità di
prevedere la partecipazione di una delegazione sammarinese presso un
consesso all’estero, Italia compresa’
.

Il
secondo: ‘Il
Consiglio grande e generale, volendo perseguire l’obiettivo della
piena trasparenza delle sue strutture di cui possano beneficiare
tutti i cittadini, Condividendo la considerazione secondo cui una
maggiore divulgazione degli atti amministrativi prodotti dagli organi
della pubblica amministrazione allargata (…); impegna il governo a
verificare se vi siano condizioni o norme che ostino alla
pubblicazione trasparente e pubblica di ogni delibera dei Cda delle
aziende autonome della Pa allargata, con l’obiettivo di renderle
liberamente consultabili nei rispettivi siti internet. In caso nulla,
a livello normativo, osti ad impegnarsi per favorire tali
pubblicazioni. In caso contrario, a provvedere alla presentazione di
apposito progetto di legge tendente al superamento degli ostacoli
esistenti’.

Il
terzo: ‘Il
Consiglio grande e generale, volendo perseguire l’obiettivo della
piena trasparenza e fruibilità dei lavori consiliari non solamente
per i membri del Consiglio stesso, ma altresì per ogni cittadino che
intenda interessarsene, data la consistente proliferazione di atti
normativi che non seguono l’iter di oppia lettura consiliare, quali
ad esempio Decreti delegati e Decreti legge, (…) impegna il governo
a presentare, entro 90 giorni dall’accoglimento del presente ordine
del giorno, apposito progetto di legge con cui prevedere, all’interno
della legge quadro sul congresso di Stato, che allo stesso modo delle
proposte di legge, anche per i decreti che vengono discussi in aula
in fase di ratifica sia predisposto e pubblicato on line sul sito
internet del Consiglio grand ee generale apposita relazione
introduttiva, atta a spiegarne nel dettaglio lo spirito e i
contenuti’.

Nel corso del dibattito, è emersa la nostra presenza in organismi
europei, dove ritengo sia importante far sentire la voce di San
Marino, anche alla luce del percorso intrapreso con l’Unione europea.
Sull’Ucraina ci deve essere la volontà di prendere una posizione
importante su quanto accaduto. Quello che è impressionante di San
Marino è che tendiamo sempre tutti quanti a mettere la testa sotto
la sabbia pur di non vedere quello che sta accadendo al mondo,
pensando che tanto qui non potranno accedere certe cose. La testa del
partito del Pdcs non ha proferito mai parola su comunicato fatto un
po’ di tempo fa dai giovani Dc sull’etica politica. Adesso ci si fa
belli perché si è usciti dalla black list, ma come ho già detto in
Commissione esteri, bisognava uscirne prima o poi, non ci dovrebbero
essere alzate di bandiera”.

Stefano Macina, Psd: “Non
dimentichiamoci di quanto fatto in questi anni. Nel 2005 abbiamo
adottato una nuova normativa sul finanziamento elettorale e della
politica, nel 2008 invece un regolamento anti-riciclaggio, fino ad
arrivare a settembre 2013 all’approvazione di due ordini del giorno
per contrastare la corruzione e per recepire le direttive del Greco.
Tasselli che, uno dopo l’altro, hanno cambiato questo Paese. Siamo
comunque disponibili a confrontarci per fare chiarezza: su come
comportarsi se un membro del Consiglio Grande e Generale riceve un
avviso di garanzia, ovvero se deve dimettersi o meno e altre
situazioni simili. Se vogliamo intraprendere un percorso legislativo
diamo la nostra disponibilità”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Mi
aspettavo un comma di comunicazioni più aspro. Il modo in cui ci si
relaziona ad eventuali responsabilità politiche è diverso da gruppo
a gruppo. Io continuo ad essere fiero di portare in quest’Aula il
sentimento della gente normale dalla quale provengo. Ho ascoltato
l’intervento del consigliere Gatti ma specifico che a mio avviso un
conto è la responsabilità politica mentre un altro è quella
giudiziaria. Altrove basta molto di meno per dimettersi. Sono i
partiti stessi a chiedere le dimissioni per qualsiasi evento poco
chiaro a cui venga accomunato il nome di un politico. A San Marino
invece c’è l’iper-garantismo che dice che, fino a quando non c’è
condanna definitiva, i politici sono autorizzati a stare in Aula. E
questo a mio avviso delegittima la politica

Siamo usciti dalla black list non
grazie, ma nonostante il segretario Valentini. La Dc è stata al
governo per la maggior parte degli ultimi lustri: è il partito
responsabile dell’ingresso nella black list. Ogni campagna
elettorale il governo uscente si presenta dicendo “ora basta, si
cambia marcia” ma in maggioranza ci sono sempre gli stessi. Sono
gli stessi politici di maggioranza a confidarmi, fuori microfono, che
la nomina del presidente Poggiali forse è stata sbagliata. Come
Rete-Civico10-Sinistra Unita intendiamo presentare un ordine del
giorno per fare chiarezza su tante cose successe in questo Paese e
chiediamo “l’istituzione di una commissione consiliare, con
composizione paritetica e con l’attribuzione di funzioni di
d’inchiesta, allo scopo di individuare le responsabilità politiche
legate a tutta la vicenda Cassa di Risparmio, con particolare
attenzione:1) all’origine, alle cause, alle autorizzazioni ed ai
controlli effettuati sull’investimento di Cassa di Risparmio in
Delta 2) al ruolo di Segretari di Stato, dell’Autorità di
Vigilanza, dei vertici della Cassa di Risparmio e di altri esponenti
della politica e degli organi di controllo nella vicenda legata alla
vendita di azioni di Sopaf a Cassa di Risparmio e al “sovrapprezzo”
per servizi resi da Sopaf a Carisp 3) al ruolo che tale trattativa
ebbe nella vertenza giudiziaria 4) al legame tra esponenti
sammarinesi e coloro che si battevano contro la Cassa di Risparmio 5)
ad eventuali altre vicende connesse alle indagini”.

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Si
accusa di connivenza chi sostiene l’operato della maggioranza.
Rigetto queste accuse perché non mi permetto di giudicare, né gli
altri, né noi stessi. Credo di lavorare al massimo per svolgere
correttamente il lavoro per cui sono stato eletto. Più di una volta
ci siamo sentiti dare dei mafiosi, ma io credo che i fatti parlano
chiaro e vadano in un’altra direzione. Nella nostra dirigenza c’è
anche un rinnovamento forte delle persone. Credo che non si possa
dire sempre quello che manca ma occorre anche guardare a quello che
si è fatto. L’opposizione riconosca per onestà intellettuale che
la maggioranza qualcosa di buono l’ha fatto e mi riferisco alla black
list. Sulle problematiche che esistono tra l’essere consigliere ed
eventuali responsabilità politiche credo sia giusto chiedere un
passo indietro. Ma basta buon senso. E quando si capisce che le
proprie responsabilità politiche danneggiano l’Aula e la politica
stessa credo che la maggioranza di noi farebbe ugualmente un passo
indietro anche senza essere costretto dalla legge. L’attestato di
stima fatto al presidente Poggiali dimostra che prima di tutto gli
siamo vicini come persone. Se poi verranno appurate responsabilità a
suo carico sono sicuro che sarà lui stesso, come dicevo sopra, a
fare un passo indietro. Codice etico? Anche la Dc nell’ultimo
Congresso ha inserito il codice etico nello statuto del partito”.  

Alessandro
Cardelli, Pdcs: “
Questa
mattina, dopo essermi confrontato con il movimento giovanile del mio
partito, ho sottoposto a tutti i gruppi, che vi hanno aderito, un
ordine del giorno su quanto sta accadendo in Ucraina. Credo che la
Repubblica di San Marino dovesse intervenire a livello
internazionale, tramite il suo esecutivo. Passo alla lettura
dell’odg: ‘Il
Consiglio grande e generale, alla luce delle vicende che si sono
consumate in Ucraina in questi giorni, esprime la propria vicinanza
al popolo ucraino, condanna fermamente il ricorso alla violenza e
tutti quegli atteggiamenti integranti violazioni dei diritti umani;
auspica un ritorno immediato alla normalità e che il popolo possa
esprimere liberamente i propri diritti, con l’auspicio che questa
fase venga gestitai n maniera tale da non comportare motivo di
divisione dell’Ucraina. Il Consiglio grande e generale (…) impegna
il congresso di Stato ad attivarsi direttamente, attraverso le
rappresentanze parlamentari negli organismi internazionali e
attraverso la rete diplomatica dello Stato, affinché faccia giungere
alle istituzioni ucraine, europee ed internazionali l’auspicio della
Repubblica di San Marino, data la sua tradizione millenaria di
democrazia e libertà, di assoluto rispetto dei diritti umani, al
fine di ripristinare e rafforzare il funzionamento delle istituzioni
democratiche e l’auspicio che le istituzioni europee ed
internazionali si assumano l’onere di supportare il sistema economico
e sociale ucraino”.

Francesca
Michelotti, Su
:
“Intervengo in riferimento all’intervento del consigliere Manuel
Ciavatta. La situazione che ha vissuto il suo partito, penso, fa
cadere la Dc da uno stato di imbarazzo a uno di costernazione totale.
Quando un partito vede le sue due figure principali coinvolte in
inchieste si rimane costernati, invece regolarmente la Dc si chiude
in difesa delle gerarchie, senza giudizi di merito. Che tipo di
considerazione può esserci all’esterno rispetto la leadership
politica in questo Stato? Attenzione a dire che il governo ha avuto
buoni risultati con l’uscita black list, forse questi risultati
avrebbero potuto essere più brillanti, se non offuscati dalle
questioni sulla credibilità della nostra classe dirigente. Un
eccesso di garantismo si traduce o viene letta come vostra scelta di
rappresentanza. Clarizia usa un termine interessante nella sua
relazione di Bcsm 2012, parla di una catarsi sociale che ha isolato
il marcio. Forse dobbiamo riflettere meglio su cosa sta accadendo e
sul marcio che non era un fenomeno circoscritto. Come vogliamo
giustificare, consigliere Ciavatta, il passato recente di una San
Marino basata sulla frode? Se era una questione di fattore ambientale
e vi era una sorta di assoluzione collettiva? E’ su questa base che
possiamo ripermetterci di parlare di valore. Se copriamo tutto con le
solite palate di sabbia significa che alla fine non abbiamo mal
giudicato quel periodo da cui invece serve una presa di distanza più
forte”.

Andrea
Zafferani, C10:

“Non dovremmo farne una questione politica. Oggi non possiamo più
prendere certi casi e tradurli in termini di ‘ci fidiamo della
persona, aspettiamo di ascoltarlo’. Oggi non si può più fare questo
e ragionare così. Di fronte a certi casi giudiziari di potenziale
gravità, che possono riguardare rappresentanti delle istituzioni e
dei partiti, dobbiamo darci senza meno un corpo di regole
applicabili, al di là di quello che decidono le singole persone,
altrimenti siamo costretti a buttarla in politica. Condivido quello
che diceva il collega Macina, mettere un corpo di regole a tutela
delle istituzioni e dei partiti è un tema da affrontare nei tempi
più brevi possibili.

Depositeremo in questi giorni, insieme ai colleghi di Su, una mozione
per chiedere un comma specifico su come le istituzioni tengono a
porsi di fronte alla questione morale. A inizio marzo abbiamo chiesto
la sospensione cautelare per i rinviati a giudizio, abbiamo mediato
per quelli condannati in primo grado, l’odg è stato approvato a
settembre e aspettiamo ancora il provvedimento. Al di là di questo,
dobbiamo mettere a punto un corpo di regole che riguardino le
istituzioni. Avevamo richiesto con un’interpellanza dei chiarimenti
sulla decurtazione degli stipendi della Pa, nella risposta ci è
stato sancito che i rapporti convenzionali rispetto ai rapporti di
collaborazione subordinato non rientrano nella decurtazione, quindi
convenzioni e quant’altro,. Ciò fa gridare allo scandalo, quando si
chiedono tagli ai precari”.

Gian
Nicola Berti, Ns:
“Di
parole fuori luogo ne sono state dette un po’ troppe in Aula e anche
sugli organi di informazione ci sono stati interventi disconnessi.
Siamo alla prima seduta consiliare fuori dalla black list e mi sembra
stia iniziando il processo alla Dc. L’opposizione sta spostando
l’interesse su tematiche da campagna elettorale anche in Consiglio
grande e generale. A Michelotti, che ha attribuito responsabilità a
un partito, vorrei ricordare che quando governava Sinistra unita San
Marino è finito in procedura rafforzata Moneyval. Ma non abbiamo
fatto processi a Su, ritengo che la responsabilità sia stata di
sistema. Il dovere della politica non è fare processi, ma risolvere
problemi. In questo Consiglio si poteva iniziare a parlare di
sviluppo economico, ora che gli ultimi lacci sono stati sciolti. C’è
una parte dell’opposizione che cerca di risolvere i problemi e chi
spara su chi vuole risolverli. E’ chiaro che l’uscita dalla black
list per alcune forze politiche sia una sconfitta.

Date qualche mese e l’autorità giudiziaria accerterà i fatti e le
responsabilità penali di chi ha alimentato la calunnia e di chi ha
fatto cassa di risonanza a quelle calunnie mosse contro Marco Gatti.
Qua vige il malcostume di alimentare la chiacchiera e addirittura
portarla in Aula consiliare.

Vicenda Poggiali: nessuno sa se sia responsabile del reato penale
attribuitogli, è mera ipotesi nata da quando ha ricevuto la
comunicazione giudiziaria e 12 giorni dopo è stato rinviato a
giudizio. Non credo sia normale, forse questa anomalia avrebbe dovuto
indurre a una maggiore ponderazione all’approccio della vicenda,
perché magari quella persona da responsabile può finire vittima di
inganno da parte di terzi. Sulla base di queste vicende si fa il
processo alla Dc. Ma fatti privati non sono attribuibili a un
partito. Credo poi sia un esercizio sbagliato attribuire colpe della
Dc di ieri alla Dc di oggi. Noi sammarinesi è uscito nel 2006 dal
Pdcs perché non condivideva la linea politica di allora. Oggi sono
cambiate le persone e ne condividiamo il progetto politico. La
politica è fatta non solo di persone ma di ideali. Qui c’è un Paese
un po’ troppo schiavo da logiche della sinistra e deve liberalizzare
in molti settori. Dobbiamo avere la capacità di eliminare privilegi
retaggio del passato”.

Paride Andreoli, Ps: “Non
voglio dare troppa importanza al consigliere Berti. Non ho capito se
a parlare era l’avvocato o il consigliere. E questo mi dispiace
perché questa mattina l’Aula consiliare sembrava più il
tribunale. Non voterò mai più l’istituzione di una commissione
d’inchiesta perché sono stato largamente disgustato dalla lettura
della relazione della commissione consiliare del 5 settembre 2012
dove, all’interno di quella relazione, erano facilmente smentibili
tutti i fatti riportati. Abbiamo una magistratura che deve portare
avanti il suo lavoro e l’istituzione di una commissione d’inchiesta
significherebbe sfiduciarla. Io vorrei che qui dentro si parlasse di
temi come la politica economica sammarinese legata al sistema
finanziario del Paese e dei rapporti di politica estera in
particolare con l’Italia. Solo con i fatti la politica può tornare
a riacquisire credibilità e non con le commissioni d’inchiesta.
Non uso questi “mezzucci” per salire al governo e al trono dei
potenti come è stato fatto in passato da altri”.

Luigi Mazza, Pdcs: “I
movimenti nascono come reazione a qualcosa che non va. Ma a parte
demolire hanno ben poco da dare di costruttivo. Io dissi un anno fa
che quello che andremo a fare sarà difficile. Auspico che da qui a 5
anni riusciremo a far apprezzare al nostro Paese l’azione forte che
il governo sta mettendo in campo per riportare il Paese nella strada
giusta. Molte volte ho riconosciuto a Sinistra unita il pregio di non
essere un movimento perché aveva obiettivi e portava avanti
progetti: non faceva politica per demolire. Io non credo che sia
utile per questo Paese trasformare la presunzione di innocenza in
presunzione di colpevolezza. E c’è differenza tra avviso di
garanzia e condanna. Sono d’accordo sul fatto che in caso di
condanna in primo grado la politica non possa non tenerne conto ma un
avviso di garanzia non equivale affatto a colpevolezza. Basta con la
politica del sospetto, lavoriamo sui contenuti. Ben venga un esame
sull’attuazione delle direttive del programma Greco e sullo stato
d’avanzamento della lotta alla corruzione”.

Francesca Michelotti, Su: “Mi
sento offesa dalle parole del consigliere Berti quando ha parlato di
me dicendo che ‘ho perso gli ideali con la caduta del Muro di
Berlino’. Non è affatto così”.

Tony Margiotta, Su: “Sinistra
unita rappresenta a testa alta e con grande fierezza gli ideali della
sinistra sammarinese. I nostri ideali sono importanti e consolidati
e, in un certo senso, li abbiamo ritrovati anche nel movimento
Civico10 con il quale ci siamo alleati. Noi crediamo che la politica
non debba avere commistioni con l’economia. Noi dobbiamo dare
l’esempio a coloro che ci hanno votato e a coloro che hanno creduto
in noi. Chi dice che “non possiamo collegare la parte privata con
la parte politica” sbaglia. Se il presidente del partito di
maggioranza è indagato io credo che il partito debba prendere atto
di questo e chiedere un passo indietro. Questo vale anche per il
segretario e per altri esponenti politici di quel partito. Black
list? Sono felice che il Paese ne sia uscita ma resto arrabbiato per
il fatto di esserci entrato e perché ci siamo stati troppo tempo.
Chi ha responsabilità di questo deve pagare soprattutto in ambito
politico”. 

 

San Marino, 24 Febbraio 2014/01

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