San Marino. Consiglio Grande e Generale – Lunedì 17 ottobre, pomeriggio

San Marino. Consiglio Grande e Generale – Lunedì 17 ottobre, pomeriggio

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 17 – 21 OTTOBRE

-LUNEDI’ 17 OTTOBRE- Seduta del Pomeriggio

Il Consiglio Grande e Generale di Ottobre si apre con l’Indirizzo di saluto degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, in occasione della prima sessione del mandato. Il loro intervento è ripreso e citato poi nel corso del dibattito al comma Comunicazioni da quasi tutti coloro che prendono parola. Tra i temi affrontati: la necessità di riforme istituzionali, l’Accordo di Associazione con l’Ue, la crisi energetica e il caro bollette. Non mancano dall’opposizione critiche rivolte al Segretario di Stato per il Turismo, per le recenti dichiarazioni rivolte ai colleghi di governo e alle successive scuse, e al Segretario di Stato per il Territorio, rispetto alla mancata firma del Prg da parte dell’architetto Boeri e le sue motivazioni. Nel corso del comma comunicazioni, Rf presenta un Odg sul tema dei rincari delle bollette, per impegnare il Presidente della Commissione consiliare Finanze a convocare in audizione i vertici dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi. Il dibattito in comma Comunicazioni viene quindi interrotto a fine seduta e sarà ripreso in notturna.

Di seguito un estratto degli interventi della seduta del pomeriggio.

Comma 1. Comunicazioni

Michele Muratori, Libera
Una breve relazione sul monitoraggio delle elezioni in Bosnia a cui ho partecipato a inizio mese. Le elezioni in Bosnia – che ha un sistema elettorale complesso- vedono un Paese diviso in due entità, la Federazione della Bosnia Erzegovina e la Repubblica Serba. Sono state elezioni molto importanti perchè l’equilibrio la stabilità della zona balcanica aveva l’attenzione della comunità internazionale, ci sono stati oltre 1000 osservatori Osce, Nato etc… La missione è stata anche occasione di incontri informali avuti a Sarajevo con delegati parlamentari della Pam, per illustrare idee su quanto deve portare avanti San Marino in ambito internazionale. Il mio partito crede fermamente che San Marino infatti possa diventare una sede permamente e luogo di risoluzione a livello diplomatico di conflitti. L’invito ricevuto è stato quello di portare avanti questa proposta in ambito Osce.
Sono particolarmente rammaricato che il 6 ottobre scorso, quando si è riunita a Praga la comunità politica europea tra i 44 paesi presenti, alcuni anche non Ue e non Nato, noi con Monaco e Andorra eravamo gli unici Paesi assenti da questo importantissimo Meeting che riguardava la crisi energetica.
Maria Katia Savoretti, Rf
Abbiamo assistito in queste settimane al teatrino del Segretario di Stato Pedini. Abbiamo assistito inizialmente alla sfuriata a difesa dei suoi dipendenti per i rischi e le condizioni in cui hanno dovuto lavorare, a seguito del cortocircuito verificatosi nella sede della Segreteria per il Turismo. Noi per questo motivo abbiamo espresso anche la nostra vicinanza al Segretario, che forse non ha ben inteso. La conferenza stampa del Sds Pedini spaziava poi ad ampio raggio su una serie di dichiarazioni che non possono che alimentare preoccupazioni su quanto avviene all’interno del governo. Ha definito i colleghi del governo ‘ furbacchiotti’, al Segretario Canti ha rinfacciato di voler fare una rotonda che non vuole nessuno.. e molto altro, toccando anche argomenti su cui Rf ha preso posizione in passato. E Pedini non ha risparmiato nessuno, ha attaccato Banca centrale, per la mancata sottoscrizione del Memorandum, e ha passato in rassegna i rapporti in maggioranza, dichiarando che il governo vuole fare la riforma delle pensioni e del lavoro per poi andare a casa. Abbiamo visto un Pedini molto ‘rabiato’, come lui stesso ha detto. Dal governo nessuno ha osato replicare al Sds Pedini, non c’è stata nessuna smentita. Dopo che ha battuto i pugni sul tavolo e ha fatto accuse contro i collleghi, dopo una settimana assistiamo a un cedimento e alla richiesta di scuse. E allora che fine hanno fatto i Pc scoppiati? Dove è svanita l’incompetnza e l’arroganza del Sds Canti? Tutto dimenticato davanti al fascino della poltrona e del potere che contano più del bene del Paese. Mentre abbiamo una relazione del Fmi che fa l’elenco delle misure ancora non adottate, un sistema sanitario sempre più in crisi, per non parlare del carovita e dell’inflazione, siamo senza un piano per affrontare i rincari delle bollette e dei costi. Presentiamo un Odg perché riteniamo che la cittadinanza debba essere informata su cosa l’aspetta. Do lettura di un Odg:

(…) Il Consiglio Grande e Generale (…) impegna
il Presidente della Commissione consiliare Finanze bilancio e programmazione a convocare, entro la prima settimana del mese di novembre, una apposita riunione della Commissione stessa, per effettuare una audizione alla presenza del Segretario di Stato con delega all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi, dei vertici della stessa Azienda (almeno Presidente e Direttore) e di ogni altra figura tecnica che possa rivelarsi utile, al fine almeno di:
l. rendere noto il contratto finanziario firmato per l’acquisto del gas;
2. spiegare le modalità di approvigionamento di gas ed energia elettrica, ed i prezzi a cui questi
possono avvenire nel prossimi anni;
3. esplicitare l’impatto sul bilancio dell’Aass della differenza esistente fra prezzi di acquisto e prezzI di vendita di gas ed energia elettrica, prima e dopo gli adeguamenti proposti, e se siano previsti/necessari ulteriori adeguamenti;
4. rendere noti i piani di risparmio, anche emergenziali, predisposti dalle autorità in caso di carenza di forniture;
5. delineare le misure a sostegno delle famiglie sammarinesi, specie quelle a più basso reddito
, per tàr fronte agli aumenti preventivati.
Fernando Bindi, Rf
Lo sfogo del Segretario per il Turismo era giustificato, anche un bambino se gli viene sottratto il banco, piagnucola e si lamenta. Stando alla sua narrazione, un responsabile ci sarebbe stato, ma era preso dai troppi impegni per assicurare case popolari ai numerosi senzatetto in Repubblica. Al di là del piangucoloso sfogo sulla sede, va riconosciuto al Segretario Pedini che ha posto l’attenzione su un problema vero, quello dell’ubicazione di una segreteria di Stato importante. A lui va riconosciuto un merito infatti mai raggiunto dai Segretari agli Affari Esteri che si sono succeduti: il ripristino del mitico trenino. Prova tangibile di um’azione di politica estera di altissimo livello.
Oltrepassato il tema delle dimissioni, siamo stati onorati di menzogne e falsità dalla galassia socialista che cerca riparo sotto uno stesso tetto. E’ legittimo. Ma le menzogne su Rf non faciliteranno normali rapporti dialettici. I buchi delle banche non li ha fatti Rf, i vertidi di Bcsm non li ha nominato il governo precedente, la sfiducia al magistrato dirigente l’hanno votata i magistrati e ancora, mi indigna l’accusa più stupefacente, che è contenuta in alcune parole: ‘schieramento politico reietto, squalificato, volto a distruggere più che a costruire, di impronta elitaria’. Chiedete collaborazione in tutte le circostanze e ci battezzate con questi epiteti? Dimostriamo sempre nel nostro ruolo serietà e competenze, non ci mettiamo mai di traverso per partito preso e ci prediamo questi epiteti? ‘Siamo elitari’ cosa vuole dire? Aver letto e studiato qualche libro in più e avere conseguito lauree e specializzazioni è una colpa? Gli eredi del Conto Mazzini non hanno titoli per darci legittimizzazioni.
Rossano Fabbri, Mis
Noto con piacere la presenza di tutto il congresso di Stato a inizio della sessione consiliare, credo sia la prima volta in questa legislatura. Sul Sds Pedini Amati: credo che l’intero congresso di Stato abbia necessità di spiegare alcuni punti in merito alla sua conferenza. Mi ha colpito il merito di quello che ha detto il Segretario Pedini Amati, da quello che però ho compreso poi da successive dichiarazioni del congresso, è stato un problema di modi e non di merito. Per chiudere la parentesi comica del Paese occorre che il congresso di Stato vada quanto meno nel merito delle questioni e risponda. Mi riferisco alle critiche che il Sds Pedini Amati ha rivolto al governo. Sugli sperperi per la costruzione di bagni pubblici, asfalti, rotonda, consulenze Iss e questione Sinpar. E anche sul problema di salute di tutti i dipendenti del Turismo che sono avvenuti per via delle antenne presenti nella Segreteria di Stato..se rispondente a questo ai cittadini credo si possa chiudere il sipario su una vicenda non edificante. E chiedo lumi poi sulla ricostruzione della futura visita che la Commissione per il monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa farà a San Marino. Credo il congresso debba dare risposta ai cittadini sull’oggetto della visita. E parimenti, altro aspetto che va meglio circoscritto è l’esito della visita del Fmi. E ancora, come intendete intervenire sugli aumenti dei costi energetici per le famiglie e per il settore industriale?
Eva Guidi, Libera
Sono due gli argomenti principali che è bene arrivino da quest’Aula. Dopo i lunghi lavori della Commissione IV^ che ha portato al Paese una ‘riformina’, senza visione di lungo raggio e senza l’aspetto della solidarietà intergenerazionale, ai cittadini in questo momento preoccupa la questione del caro bollette. I cittadini si aspettano risposte dopo le dichiarazioni fatte due giorni fa dal Sds Lonfernini e dal presidente dell’Azienda dei servizi, relativi a un aumento 104% delle bollette domestiche e del 120% per le bollette a uso industriale. E’ un aspetto molto preoccupante. Altro settore che interessa i cittadini è il territorio. Che lei Segretario Canti andasse ad attaccare l’architetto Boeri, dicendo che viene a fare strumentalizzazioni politiche, non me lo aspettavo. Per contro, le cose che fa presente l’architetto sono drammatiche, fa presente che non ha firmato il Prg perché mette e rischio la salute dei cittadini, in quanto prevede costruzioni in aree a dissesto idrogeologico. Ed è gravissimo. E lui stesso dice che le soluzioni ci sono, spostando dove costruire per cui non si vogliono togliere diritti acquisiti, come lei ha sostenuto.
Pasquale Valentini, Pdcs
L’intervento di apertura delle Loro Eccellenze è ricco di spunti. Mi soffermo su uno, il richiamo all’atenzione che dovremmo dare in Aula all’Accordo di Associazione Ue. E mi ha colpito che avete associato questo passaggio alla necessità di stimolare l’Aula anche in ordine al ruolo del Consiglio Grande e Generale e del Congresso di Stato rispetto le riforme da attuare. Occorrerebbe domandarsi quale sia la filosofia di tutto il nostro impianto istituzionale, per rendere chiaro da chi e come sono prese le decisioni, per capire con chiarezza le funzioni e le responsabilità. La confusione a questi livelli comporta equivoci che alimentano il dibattito politico. E aumenterà mano a mano che ci si avvicina all’Accordo di Associazione. Dovremo vedere come questo impianto- relativamente semplice perché siamo piccoli- dovremo calibrarlo in modo tale che nel rapporto con gli organismi internazionali non scompaia. Non possiamo essere sopraffatti dalla burocrazia. Ci sarà il problema di garantire stabilità e continuità: per gli organismi internazionali è importante che la direzione presa continui al di là dei cambi di governo. Già in questa legislatura abbiamo tanti problemi, anche a livello sovranazionale, e per affrontarli dobbiamo sapere a cosa è dovuta la nostra sovranità. Altrimenti siamo vulnerabili. Mi auguro che si dia a questa grande preoccupazione del tempo per approfondimento, se non ci prepariamo avremo delle grandi fragilità come sistema, con ricadute non solo sull’economia, ma sulla nostra identità e sulle nostre istituzioni.
Iro Belluzzi, Libera
Si vive con la scusa della sovranità, senza pensare di poter perdere il concetto di patria, cultura..etc. Molto spesso la sovranità viene utilizzata come scusa per non adeguarsi e non risolvere questioni annose mai affrontate. E penso al sistema bancario: senza possibilità di integrarsi in un contesto più ampio, il paese non ce la fa. E doveva essere uno degli elementi su cui si doveva fondare la legislatura ma ancora non si è risolto. E si inserisce in una situazione che colpisce anche la vicina Italia rispetto al costo del denaro che intacca il benessere della cittadinanza.
Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri
Non sono passati inosservati alcuni riferimenti del discorso di introduzione del’Ecc.ma Reggenza in riferimento all’Accordo di Associazione Ue che credo da qui a 12-18 mesi sarà una delle attività più importanti su cui saremo chiamati a discutere in Aula. Sappiamo quanto sia importante ed è uno dei pochi temi che uniscono l’Aula consiliare e su cui è più facile trovare una condivisione di intenti. L’avventura del negoziato non parte da questa legisltura, è frutto della scelta traversale di diverse legislature. E’ vero che è una prova non come le altre, così come non è un provvedimento meramente tecnico. E’ sicuramente un passaggio importante che ci vedrà come Stato che non fa parte dell’Ue integrati alle regole del Mercato unico. Sarà un obiettivo che ci metterà alla prova in fase anche implementativa.
Sono anni che viaggiamo su delle fragilità e che le stesse fragilità cambiano. Oggi non affrontiamo le sfide di 5-6 anni fa, alcune sono superate, altre se ne sono sopraggiunte. La Pandemia e la Guerra in Ucraina ne sono un esempio. Ma l’atteggiamento di responsabilità deve portarci ad affrontare i temi non vendendo verità diverse da quelle che sono. Di fronte a un mercato dell’energia con dinamiche indipendenti, far passare che il tema della crisi energetica si basi sulla tariffazione, e non su altri costi di approvviggionamento, significa non riconoscere la realtà dei fatti.
Si è poi sollevato il tema dell’ esclusione di San Marino, Monaco e Andorra dal Meeting europeo di praga. Abbiamo rivolto una richiesta di motivazione la cui risposta non è ancora pervenuta. Anche a livello parlamentare europeo vi è stupore per questo approccio, riceveremo delucidazioni. E riteniamo non ci sia stata la giusta considerazione nell’avere i tre microstati in quel contesto. Capire che anche la nostra collocazione dovrebbe essere motivo di coinvolgimento in questi eventi dovrebbe essere doveroso.
Francesco Mussoni, Pdcs
Tra i vari punti del ragionamento dell’Ecc.ma Reggenza, sottolineo la visione dell’accordo Ue e il tema delle riforme istituzionali. Credo che come Aula dobbiamo trovare insieme i percorsi per confrontarci sull’attuale impostazione delle istituzioni e per valutare come le nostre peculiarità e identità siano in qualche modo da interpretare e aggiornare, alla luce dei percorsi istituzionali che dobbiamo affrontare. Dobbiamo trovare la capacità istituzionale di farlo. In questo momento non so come, ma ritengo l’invito dell’Ecc.ma Reggenza sia da accogliere.
Secondo punto è quello dell’energia. E’ un tema di una chiarezza allucinante. Noi siamo abituati a vendere un piatto di tagliatelle a 18 euro, in realtà sappiamo che costa 20 euro, dunque è un piatto insostenibile per il nostro ristorante. E lo stiamo facendo da 12 anni. Forse l’atteggiamento che l’esecutivo e il governo, e anche il Sds Lonfernini che ha fatto una conferenza stampa, è un atteggiamento di responsabilità politica, perché viviamo in un contesto veloce, in cui le dinamiche emergenziali ci sono e purtroppo siamo abituati a vivere questo rapporto costo-benefcio nel paese in modo molto particolare. La prima riflessione è di natura politica: noi siamo abituati nel nostro Paese a ricevere servizi che tendenzialmente non paghiamo e che facciamo sì che siano gestiti dal bilancio pubblico a favore dei cittadini. E ciò emerge dai dati di bilancio delle Aziende e dello Stato. Con il debito pubblico che abbiamo dobbiamo però cambiare questa impostazione, se no ci ritroveremo sempre a dover ripianare bilanci. Il secondo punto che emerge è un tema internazionale: il nostro Paese è inserito in un contesto da cui non può emerginarsi. Vediamo cosa sta accadendo nei costi di energia e gas dopo lo scoppio della guerra. Le prospettive: come maggioranza, governo e come sistema paese dobbiamo cercare il modo che ci siano effetti calmierati per le famiglie più bisognose e le aziende in difficoltà. Secondo aspetto, questo Paese deve cominciare ad aprire agli investimenti delle infrastrutture energetiche. Non possiamo sempre dire di no. E poi ci ritroviamo un costo di ripianamento dell’energia. Abbiamo solo il 5% di produzione energetica nazionale. È un dato che deve portare al rilancio degli investimenti per la produzione energetica.
Mirco Dolcini, Dml
Intervengo per provare a sollecitare su alcune questioni. In questi anni la maggioranza ha fatto diverse cose, ora stiamo affrontando la stagione delle riforme e non è facile, ma dopo tre anni di legislatura è un traguardo. Detto questo, vorrei sollecitare sull’annosa questione della rinuncia della cittadinanza di origine per chi ottiene quella sammarinese Non dico di dare residenza in modo indiscriminato, ma se c’è chi ha i requisiti, è il mometno di evitare la violenza di dover fare rinunciare alla cittadinanza di origine. Gli organismi internazionali dicono che far rinunciare alla propria cittadinanza è una pratica che non deve avvenire. Dal 2019 esiste una legge per cui un cittadino sammarinese può trasmettere la cittadinanza al proprio figlio e nipote anche nel momento in cui questi non abbiano optato nei termini per la cittadinanza sammarinese. E al di fuori di qui non viene richiesta la rinuncia della cittadinanza sammarinese. Per cui non vedo i motivi di chiedere a chi ha i requisiti di farlo. Chiedo a governo e maggioranza di fare il prima possibile un approfondito dibatitto sul tema. Altro problema: nella nostra dichiarazione dei diritti si prevede non vi siano discriminazioni religiose. Ed esiste una legge che prevede nei cimiteri aree di sepoltura per persone che seguono religioni diverse da quella cattolica. Noi ci riempiamo sempre la bocca dell’uguaglianza. Eppure a San Marino vi sono molte professioni religiose che chiedono la possibilità di avere zone cimiteriali per essere seppelliti nei canoni della loro confessione, e hanno fatto richiesta da 2012- so che ci stiamo lavorando- ma dopo tre anni di legislatura vorrei vedere il rispetto di questi diritti, almeno nel passaggio a miglior vita. Sul conflitto russo-ucraino: la guerra è sempre più violenta. E già si parla di guerra nucleare. Sono molto preoccupato e non lo sarei se avessi certezza di un’attività diplomatica continuativa e seria. Lo dico per sollecitare la risposta che attività diplomatica a livello internazionale ci sia. Ci devono essere rassicurazioni anche comunicative.
Alessandro Mancini, Npr
Il discorso della Reggenza ha fatto un focus sugli impegni in corso nell’Aula consiliare, sul processo avviato di riforme, necessarie e importanti, e che devono andare di pari paso. L’impegno dei cosiglieri di maggioranza preso con i propri elettori arriverà a buon fine in tempi brevi. Rimarco poi l’ottimo rapporto del Fmi che si è inserito in questi temi, se il rapporto ha avuto esito positivo è frutto del monitoraggio delle riforme che sono sul tavolo. E ci vuole impegno e forza per portare avanti questi risultati prima possibile. Termino con una preoccupazione: ho letto nei giornali nostrani una ricostruzione azzardata sulla visita della missione del Consiglio d’europa, la preoccupazione è che vi sia un tentativo di creare agitazione. Credo debba arrivare una risposta a chi cerca ancora una volta di creare un’agitazione di cui non abbiamo bisogno.
Fabio Righi, Sds Industria
Non posso non richiamarmi a quanto riportato dall’Ecc.ma Reggenza sulla capacità di fare sinergia e squadra rispetto alle sfide che abbiamo davanti. Vorrei fare un richiamo all’Aula su un punto, riassumibile nella parola ‘complessità’. Siamo di fronte a grandi cambiamenti cui non siamo chiamati come in passato ad aggiustare il tiro, ma abbiamo necessità di ridisegnare il posizionamento di San Marino sul piano internazionale. C’è stallo sullo sviluppo europeo rispetto cui San Marino è chiamato a fare valutazioni più profonde da adesso in avanti. Abbiamo necessità di trovare una sinergia unica nel suo genere. In altri paesi si parla di Pnnr, qui in Aula si parlava di Progetto coordinato di sviluppo. E rispetto a quei percorsi ci siamo distratti tutti.La mia vuole essere una critica costruttiva. Deve essere richiesta una capacità di pianificazione e organizzazione che permetta di essere veloci nel prendere determinate decisioni. Il tempo dei tavoli è finito, è tempo delle decisioni. Sul tema energetico e delle rinnovabili, abbiamo bisogno di tanti tavoli per sapere quello che possiamo fare? Oggi il tema del nucleare diventa un tema attuale anche per San Marino. Quali sono le nostre peculiarità e specificità oggi da preservare? Tempo fa era l’anonimato societario, il segreto bancario…e oggi quali sono le notre leve? Serve un approccio strutturato. Il tema della digitalizzazione lo vogliamo affrontare in modo serio? Vogliamo ragionare sulle norme della comunità energetica?
Alessandro Bevitori, Libera
Questo governo verrà ricordato per la ‘prima’ di Rete, e certamente non è il caso di dire ‘ buona la prima’. Le aspettative sul movimento di Zeppa e compagni erano alte, ci si aspettava forse troppo e la prova del 9 aumenta la delusione. Il nostro Paese oggi più che mai ha bisogno di una guida riformista e di un progetto riformatore per tracciare un nuovo progetto di sviluppo e per garantire nuove entrate e interventi utili al bilancio dello Statom salvaguardando i principi di equità sociale. Abbiamo già portato il debito pubblico fuori controllo. I nodi stanno venendo al pettine. Sulla riforma previdenziale invito la cittadinanza a scendere in piazza per una riforma più giusta. Sul Prg dichiarazioni di Boeri sono pesantissime. Mentre le dichiarazioni del Sds Pedini non possono considerarsi chiuse.
Matteo Rossi, Npr
Arriveranno riforme che non sono ‘riformette’- se no le avrebbe fatte il governo di prima- e mettono in ordine i conti dello Stato. E a dare una certificazione importante ci sono i report internazionali. Abbiamo avuto il Greco e sul recepimento delle sue raccomandazioni ci siamo compiaciuti, poi il Fmi che in questi giorni ha certificato la bontà di quello che si fa a San Marino. L’impegno di questa maggioranza e di questo parlamento, in questo momento storico paradossale e terribile, tutti quanti dobbiamo approcciarlo con lo spirito con cui abbiamo approcciato il covid. Dobbiamo batterci per difendere la capacità di spesa dei sammarinesi e di contribuzione. Nella gestione della crisi del caro bollette e ci sono infatti famiglie in difficoltà. Mio auspicio è che come parlamento troviamo le forme per affrontare la crisi, tenendo conto delle persone più povere. Tutti dobbiamo essere interpreti di questo messaggio in questo parlamento. Nel dibattito di oggi ho trovato interessante l’intervento del consigliere Mussoni sulla necessità di individuare la capacità di spesa per gli investimenti, dobbiamo metterci nelle condizioni di direi ‘il mondo sta andando in una certa dimensione e San Marino è più lento, ma dobbiamo arrivarci’. E questo vale anche per il settore bancario.Al Sds Federico, al compagno di partito, voglio dire: hai fatto cose importanti, sei bravo e i sammarinesi somo con te. Ma evitiamo conferenze stampa infuocate.
Giuseppe Maria Morganti, Libera
Cosa si sta facendo per l’Iran a seguito dell’Odg approvato? La richiesta di democrazia e dei diritti civili di un popolo viene sedata nel sangue. La situazione è drammatica, dare un seguito all’Odg approvato l’altra volta è necessario, se no, come partito ci faremo carico di altre iniziative. Ho apprezzato le risposte date dal Sds Esteri sull’esclusione di San Marino dal meeting europeo, non è chiaro alla comunità internazionale che qualcun altro non deve parlare per noi.
Sulle figuracce della questione Boeri: alle dichiarzioni del Sds Canti che ha giutificato il fatto che il Prg non sia stato firmato per ‘posizioni ideologiche’, noi ci ritroviamo la risposta di Boeri in cui si dice che a lui è stato chiesto di sbloccare terreni in zone a rischio per edificabilità. E’ un caso eclatante. Mi auguro ci sia una reazione.
Teodoro Lonfenini, Sds per il Lavoro
Non ho mai potuto sentire una ‘minestra’ più populista di quella che avete portato in Aula oggi. Avete fatto una serie di dichiarazioni precise, non ultime sulla posizioni tenuta su Boeri dal collega del Territorio. Sono sicuro, consigliere Morganti, che lei conosce benissimo che ci sono diritti acquisiti che non si possono cancellare con un bel disegno. Ho potuto ascoltare altrettante questioni populiste dal collega Bevitori quando ha trattato una serie di temi: quando ha parlato di spinta riformista ho sentito una punta di invidia rispetto quello che stanno facendo ora governo e maggioranza.
Sulla parte delle politiche energetiche consentitemi di riportare anche all’interno dell’Aula elementi di chiarezza. 1) Dispiacciono alcune considerazioni riportate dentro l’Odg dei colleghi di Rf, alcune cose hanno valore, altre sono scritte per puro fine strumentale. Con gli amici di Libera e Rf ho organizzato un incontro, lunedì scorso, in cui ci siamo soffermati circa 2 ore e mezzo, in cui ho offerto elementi utili già prima della conferenza stampa. 2) Sulla questioni di utenze e politiche energetiche: il nostro paese è in totale approvvigionamento dell’esterno, a parte un approvvigionmento energetico privato del 5%. Nell’anno scorso, si è avuto un costo che attestiamo a 100 mln di euro. Indipendentemente dai buoni strumenti finanziari, la nostra azienda deve andare a reperire energia e gas sul mercato libero. Ci siamo approvvigionati, mantenendo tariffe non aggiornate – per ben 13 anni- e siamo corsi ai ripari. Prima con il contratto finanziario- swap- con cui si blocca un prezzo e si va comunque a libero mercato e avviene poi il rimborso. Ma non è sufficiente, se non si mettono in moto politiche di aggiornamento delle tariffe. L’abbiamo fatto da gennaio a giugno, nel frattempo il conflitto ha reso i mercati ancora più schizzofrenici e all’autorità che regola le tariffe sono stati chiesti aggiornameni a dopo giugno e a fine estate. Gli adeguamenti saranno necessari per adottare coperture future.
William Casali, Pdcs
In questo momento lw logiche cambiano e cambia il contesto internazionale. Le Loro Eccellenze hanno indovinato lo spirito con cui affrontare una fase critica, in uno spirto di condivisione in cui non dobbiamo lasciarci andare a strumentalizzazioni per ottenere logiche di consenso. E’ un momento di responsabilità per tutti. Sarà importante il confronto nella stagione delle riforme con tutte le parti sociali, il governo non dovrà mai farlo venire meno, anche nei momenti più difficili. E dobbiamo mantenere alta l’attenzione verso famiglie e soggetti più deboli, mantenendo costante il dialogo e invito tutti quanti a farlo. Dovremo affrontare il problema del caro bollette anche parlando con i cittadini e chiedendo loro un comportamento più virtuoso. Così come dobbiamo spingere verso fonti energetiche alternative e azionando anche logiche imprenditoriali. Produrre energia diventa importantissimo infatti per il nostro Paese. Dobbiamo scoprire un nuovo rapporto dello Stato con i privati, perché la logica di produzione di energia può diventare un’opportnità e lo Stato non deve sempre mettersi in prima persona a dare risposte. Lo sviluppo tecnologico è importante per rendere i passaggi sostenibili. Vi chiedo di spingere sull’agenda digitale, la pianificazione si deve fare coinvolgendo il settore privato, chiedo di riprendere i lavori e andare avanti. Anche Asi in un comunicato recente chiede di fare attenzione sull’agenda digitale.
Carlotta Andruccioli, Dml
Si è conclusa la missione del Fmi con la relazione sul Paese che ha evidenziato due livelli di sfide, uno esterno, relativo alla volatilità dei prezzi delle materie prime e dell’energia, e come Paese possiamo intervenire su questo limitatamente a limitare i danni. Anche io chiedo chiarimenti sulle parole del presidente dell’Azienda sull’approvvigionamento. Noi possiamo intervenire con incentivi e investimenti per l’indipendenza energetica di privati, aziende e Stato. In questo, fondamentale è la collaborazione con il mondo dei privati. Possiamo intervenire su sprechi energetici a partire dagli edifici pubblici, possiamo intervenire sulle bollette. Il populismo è sbagliato, ma dobbiamo ricordare che le esigenze dei cittadini vanno tenute in considerazione. Il livello interno ha a che fare con la debolezza del sistema bancario e il deficit pubblico e dipendono dallo Stato. Stiamo affrontando la stagione delle riforme che devono servire a stabilizzare il deficit ed eliminare le distorsioni. Però non deve essere nostro obiettivo quello di impoverire il sistema e i cittadini e sono preoccupata da questo punto di vista. Aumenta il prezzo dei carburanti, e si vuole intervenire per ridurre il sostegno della Smac. L’inflazione è forte su tutto. Siamo d’accordo, le riforme servono, ma accanto a queste, servono azioni concrete per creare sviluppo, come la digitalizzaione e l’apertura a mercati più ampi. Ho apprezzato l’intervento di Mussoni, molto da ‘Dml’. Dobbiamo agire, ma farlo con lungimiranza. Ci sono tanti progetti sul tavolo, agiamo.
Gerardo Giovagnoli, Npr
L’alto livello del discorso degli Ecc.mi Capitani Reggenti mi sembra di riscontrarlo anche in molti interventi del comma comunicazioni. Nei giorni scorsi sono state portate all’attenzione del Paese le riforme, attese e annunciate, come la riforma delle pensioni, entro breve sarà portata a casa una parte consistente del programma di governo, insieme alle riforme del lavoro e dell’Igr. Non è che conla riforma delle pensioni si possono risolvere decenni di mancate riforme e il problema demografico. Il tempo delle riforme epocali per le pensioni non esiste più. C’è un tasso di cambiamento che chiede alla politica continuità. Si deve poi avere consapevolezza che le situazioni esterne devono essere considerate. Il coraggio c’è e le cose si stanno facendo. Mi piacerebbe però che il governo avesse coraggio anche sulla questione energetica. Il costo dello Stato, 100 milioni di euro, è impressionante, quando pochi anni fa si arrivava a 30 mln di euro. Non si parla di aumentare le bollette per salvare l’Azienda, ma di fare investimenti per evitare che questi costi ci siano. E la strada sono le rinnovabili. In questi mesi c’è la fila per chiedere ai nostri professionisti preventivi per le installazioni di fotovoltaico. Quel 5% di oggi può diventare 10% in due anni e mezzo. La produzione interna di energia deve essere ricoperta anche dallo Stato. Non c’è un impianto di produzione di energia elettrica dello Stato, quando consuma oltre il 10% del totale. Deve investire anche lo Stato.
Matteo Ciacci, Libera
Tutti gli esponenti di maggioranza e di governo oggi sono diventati ‘di lotta’, si appellano al dovere di portare risultati. Ma sono tre anni che governate… ben venga il progetto programmatico di Giovagnoli, detto questo mi vedrei più impegnato a spronare a farle queste iniziative. Il governo nella sostenza ha indebitato il paese e continua a farlo. E questo non è un approccio rassicurante. Sulle bollette: se è vero che abbiamo un contratto a prezzo bloccato sul gas, dovete fare chiarezza perchè continuiamo ad avere un aumento delle bollette per la cittadinanza. Ce lo dovete spiegare. Quindi un aspetto politicamente rilevante- non me ne voglia Sds Pedini Amati- è che quando un Segretario di Stato fa dichiarazioni così dirompenti, o va fino in fondo, oppure fa un passo indietro. Lei ci ha messo una settimana a cambiare idea e chiedere persino scusa. Credo che nel momento in cui attacca il suo collega, il Segretario Canti, e dice che il debito è stato gestito in modo osceno, attaccando il collega Gatti, e alza così tensioni, la coerenze dice che o lei si fa da parte o va fino in fondo, non che ‘la montagna partorisce il topolino’. Faccia il Segretario di Stato al turismo, lei lo fa bene, ma lei fa parte di una squadra e il fallimento di questo governo è anche il suo.
Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Andiamo verso un inverno difficile e non solo per le sfide di San Marino a livello interno e internazionale. Abbiamo problemi che sono tutti nostri. E che solo noi possamo risolvere. E altri problemi su cui non abbiamo incidenza, come il costo delle energie fossili e delle materie prime. Vedo però troppo foga, sento abbiare dall’opposizione sulle riforme, ma noi le stiamo portando avanti, e se queste riforme fossero state portate 10 anni fa, avrebbero avuto un altro tenore. Tante critiche rivolte a questo governo le ritengo utili, altre invece futili e demagogiche. La politica deve essere progetto e lungo respiro. Appoggio le riforme che si stanno portando per mettere in sicureza i conti pubblici, non possiamo fare diversamente. E’ giusto porre correttivi, ma non possono essere da ‘macelleria sociale’. Chiaro che i conti pubblici sono importanti ma la priorità è il benessere delle nostre famiglie. E solo con un progetto di visione si potenzia l’economia.
Andrea Zafferani, Rf
Da mesi stiamo sensibilizzando la maggioranza a farsi carico dei problemi sul carobollette e sull’inflazione. Il problema è l’approvvigionento e a che prezzo, e lo strumento per ridurre l’impatto dei costi sulle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi. Abbiamo tre anni di inerzia sul fronte Icee che non hanno giustificazione, se non la responsabilità politica di non voler concretizzare l’equità sul fronte degli aiuti o, pegggio, la mancanza totale di sensibilità per le persone più deboli. Senza Icee le politiche di equità sono solo un enunciato.
Abbiamo apprezzato da parte del Sds Lonfernini l’invito a un incontro, che però non sostituisce l’avere audizioni ufficiali, ma ci ha consentito di avere qualche informazione. Purtroppo solo 4 giorni dopo è arrivata la conferenza stampa, dopo la quale siamo rimasti più confusi con l’annuncio degli aumenti previsti. Tenendo conto dello Swap firmato, avevamo percepito non fossero necessari aumenti, mentre oggi ci troviamo queste richieste e riteniamo essenziale fare chiarezza. Non solo noi, ma i cittadini devono sapere come funzionano le cose e quali politiche di sostegno il governo intende mettere in campo. E anche quali sono i piani di risparmio dei consumi. Il nostro Odg parte dalla necessità di fare chiarezza. Non vogliamo polemizzare.
Marica Montemaggi, Libera
Oggi con la presenza di tutto il governo in Aula si è voluto dare un messaggio di compattezza e abbiamo avvertito qualche segnale flebile di critica, ma con moderazione, tutto se ne discuterà più avanti, l’importante è rimanere uniti e fare appello alla responsabilità che è la parola d’ordine. Siamo alla fine di questo pomeriggio molto lungo, ho sentito però troppi luoghi comuni da maggioranza e governo. Nessuno mette in dubbio la vostra compattezza e necessità di rimanere dove siete. Avete fatto un pomeriggio da terapia di gruppo, il problema è che ci sono difficoltà imminenti e alla retorica deve seguire un minimo di pratica. La retorica dell’equità non è mai stata presa in considerazione da questo governo e maggioranza. L’Icee non è mai stato preso in considerazione. Sono anni che parliamo di debito pubblico, ma non è stato portato nessun piano in grado di riequilibrare questo scostamento. E cosa gli si dice ai cittadini? Che le bollette comunque sono meno care che in Italia. E invece sul più che raddoppio delle tariffe vedranno inequità totale. Quando lo mettiamo in campo questo ‘sforzo in più’ a cui vi richiamate? La responsabilità è sempre quella dell’opposizione, ma quella del governo non è mai contemplata. Un segretario di Stato che usa la conferenza stampa come sfogatoio, poi presenta dimissioni ma non si dimette, questa è reponsabilità?

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