Nel pomeriggio prosegue il dibattito in comma comunicazioni, nel corso del quale sono presentati due ordini del giorno.
Il primo viene letto da Fernando Bindi, Repubblica futura, in tema di giustizia, in particolare, chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta entro il 30 settembre “su presunte responsabilità politiche o amministrative legate ad improprie commistioni tra esponenti della politica e della magistratura”. Mentre il secondo ordine del giorno, presentato dal consigliere Gino Giovagnoli del Pdcs, chiede l’istituzione della Giornata nazionale del Volo.
Concluso il comma comunicazioni, l’Aula procede con la presa d’atto del Decreto Reggenziale che aggiorna la composizione delle commissioni consiliari portando da 15 a 18 i membri. Sul provvedimento resta critica l’opposizione: per Nicola Renzi, Rf, si tratta del primo risultato della verifica di governo. “Ci ritroviamo commissioni di 18 membri con una scusa banale- sostiene- per mettere tre esponenti di Rete in ciascuna commissione. Mi pare un voler togliere dignità a quello che è successo, ovvero il fatto che due consiglieri di Rete se ne sono andati per la loro strada”. Per Rossano Fabbri, Mis, si tratta di una situazione “kafkiana”: “Così avete trovato la soluzione per risolvere i problemi della maggioranza”. E ancora: “La normativa in corso parla di 15 membri, in base a quale criterio vi è venuto in mente di aumentarle a 18, tra l’altro provocando aumento di costo ingiustificato?”. Concorde Michele Muratori di Libera: “Avete aumentato i membri semplicemente perché non riuscivate a mettervi d’accordo in maggioranza”. Rigetta le accuse Emanuele Santi, Rete: “Se facciamo conto della composizione attuale del Consiglio, questo è il peso giusto che si doveva dare ai gruppi, i tre membri in più non sono solo di Rete, ci sono Dc e Libera”. E sui costi, “un aumento del 20% sarà ampiamente ripagato da risparmi fatti con l’approvazione del regolamento consiliare di pochi mesi fa”, assicura. E ricorda: “Quando nel 2018 avete rimodulato le commissioni a 17 membri, non ho sentito il consigliere Renzi da parte sua strapparsi le vesti”. Gian Matteo Zeppa, Rete, fa quindi notare a Muratori che sulla modifica il suo capogruppo nella commissione per discuterla “non ha battuto ciglio”, e che Libera aumenta di un membro. “Non è che stiamo violentando la democrazia- manda a dire infine Francesco Mussoni, Pdcs-si sta facendo tutto in ossequio di norme e leggi, messo in maniera così banale sembra una forzatura ma non lo è e non è la prima volta”. E ancora: “Non è una questione di soldi ma di rappresentanza politica che abbiamo fatto non avendo contro tutta l’opposizione”. I gruppi hanno infine nominato i componenti delle commissioni consiliari. Prima di concludere la seduta, si è proseguito con una serie di dimissioni, sostituzioni e nomine. I lavori riprenderanno in seduta notturna.
Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.
Comma n.1 Comunicazioni
Nicola Renzi, Rf
Miriam Farinelli, Rf
Alessandro Cardelli, Pdcs
Pasquale Valentini, Pdcs
Fernando Bindi Rf
Manuel Ciavatta, Pdcs
Paolo Rondelli, Rete
Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Marco Gatti, Sds Finanze
Luca Boschi, Libera
Denise Bronzetti, Npr
Gino Giovagnoli, Pdcs
Gian Matteo Zeppa, Rete
Marica Montemaggi, Libera
Grazia Zafferani, Gruppo Misto
Giuseppe Maria Morganti, Libera
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