San Marino. Conto Mazzini, riparte l’appello…, Antonio Fabbri

San Marino. Conto Mazzini, riparte l’appello…, Antonio Fabbri

Conto Mazzini, riparte l’appello… almeno per ora

Il giudice Caprioli scioglierà alcune riserve e darà lettura dell’atto introduttivo

Antonio Fabbri

Riparte, almeno per ora, l’appello del “Conto Mazzini”. Difficile dire fino a quando andranno avanti le udienze. Nella precedente seduta il giudice Francesco Caprioli aveva reso noto di avere calendarizzato a settembre undici udienze, con l’intento di concludere entro il mese. Il calendario di massima è rimasto, ma nella prima udienza di appello sono sorte alcune istanze che potrebbero fare allungare i tempi. Una fra tutte, la richiesta di poter programmare delle audizioni in conference call da remoto, per quegli imputati che hanno “difficoltà” a presentarsi, anche per il timore di essere arrestati.

Su tali istanze, così come su una eccezione di costituzionalità e una di stralcio di una posizione processuale, il giudice Caprioli si era riservato di decidere. Scioglierà probabilmente oggi le riserve, così come è in programma per la stessa giornata di oggi il riassunto di causa dello stesso giudice con l’atto introduttivo del processo. Poi si vedrà se verranno fissate altre udienze prima dello sciopero degli avvocati che scatterà dal 21 settembre.

Di certo l’appello del Mazzini si svolge in un contesto – come era già accaduto in primo grado – di forti tensioni, tentativi delegittimazione delle indagini, mistificazioni e in- gerenze, oggi ancor più acuite da una maggioranza politica che ha operato forti prevaricazioni sulla autonomia della magistratura. E’ inevitabile che questo si riverberi in una sede processuale nella quale ci sono tra gli imputati 8 ex Segretari di Stato e 5 ex Reggenti, non del tutto avulsi e disinteressati dall’azione politica in atto Comunque, oggi, il processo ripartirà, ma non si sa quando potrà terminare.

Sta di fatto che le accuse più gravi sono quelle di associazione a delinquere e riciclaggio. In primo grado, conclusosi il 29 giugno 2017, le condanne sono andate da un minimo di due anni a un massimo di 9 anni e 6 mesi, con confische la cui cifra complessiva arriva a quasi 400 milioni di euro.

L’udienza di oggi si aprirà alle 9 e sarà celebrata presso il cinema concordia per le normative anticovid.

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