L’Informazione di San Marino. “Attraverso l’associazione a delinquere fatte rivivere condotte prescritte”
ANTONIO FABBRI – (…) L’avvocato ha ripercorso le vicissitudini del fascicolo, poi riunito agli altri, che in prima battuta aveva riguardato le sole vicende di Finproject. “A un certo punto ci siamo trovati come se l’affaire Finproject fosse stato abbandonato a se stesso. Le indagini sui vari mandati fiduciari sono state lasciate in un angolo e si è passati alla questione politica”, ha detto l’avvocato. E proprio sulla “questione politica” su cui si innesta la contestazione di associazione a delinquere, l’avvocato Filippi ha affermato che, se associazione a delinquere c’è stata, di certo non ne ha fatto parte il suo assistito. L’avvocato ha parlato di una “assenza di rapporti totale con gli altri esponenti della presunta associazione. Il primo è il dato temporale: Tortorella arriva per la prima volta a San Marino nel 2006, inizia a lavorare e si dimette nel 2011. Questo dato temporale, già esclude la sua partecipazione all’associazione a delinquere. E allora come si fa a collegare Tortorella all’associazione a delinquere? Unico anello di congiunzione è quello di Gianluca Bruscoli. Certo, Bruscoli conosce Tortorella e gli chiede di venire a dirigere Finproject, ma anche i mandati fiduciari gestiti in Finproject da Tortorella in quanto direttore, non riguardavano Bruscoli, bensì altri clienti. Quindi è Bruscoli il collegamento che l’inquirente utilizza per aggiungere Tortorella alle vicende del Capo 1, ovvero l’associazione a delinquere. Questo lo fa per tenere ancora in vita quelle condotte riscontrate in Finproject che, ammesso che fossero illecite, sarebbero comunque prescritte. Ma questo nome nella associa- zione a delinquere stona, perché in tutti gli atti trovo l’operatività di Tortorella, che era direttore della Finproject. Bruscoli nulla c’entra. Quindi cade la riconducibilità a Bruscoli e cade l’anello di congiunzione tra la parte politica dell’indagine e la parte dei mandati fiduciari. È chiaro – aggiunge l’avvocato – che queste vicende non dovevano essere trattate qui. Queste probabilmente non si potevano stralciare, perché l’impianto dell’inquirente era questo e doveva essere sostenuto poiché trattarli separatamente, come si sarebbe dovuto fare, avrebbe fatto cadere tutto l’impianto accusatorio”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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