San Marino. Green pass agli italiani vaccinati all’estero con Sputnik, presto una circolare

San Marino. Green pass agli italiani vaccinati all’estero con Sputnik, presto una circolare

Green pass, “a breve una circolare sugli italiani vaccinati all’estero con un vaccino non riconosciuto da Ema”. Lo ha annunciato il Sottosegretario alla Salute del governo italiano Andrea Costa. 

Finora, infatti, il certificato verde era rilasciato ai vaccinati all’estero solo con Pfizer, Moderna, AstraZeneca e J&J.

Giovedì è stato approvato un emendamento “che prevede l’emanazione di una circolare nei prossimi giorni che vada a dare una risposta”, ha ricordato Costa.

Il tema dell’obbligo vaccinale è “divisivo e non attuale”, ha sottolineato il sottosegretario. “Abbiamo raggiunto percentuali straordinarie in tema vaccini, siamo tra i primi in Europa e non solo. Questo significa che la stragrande maggioranza dei cittadini ha ben compreso che l’unica via di uscita dalla pandemia sono i vaccini. L’estensione del green pass possa rappresentare uno stimolo per favorire la campagna”. La scelta di optare per l’obbligo vaccinale “o la si fa all’inizio oppure la si fa alla fine quando non si è raggiunto l’obiettivo. Farla all’interno di un percorso che sta dando ottimi risultati rischierebbe di alimentare il dibattito, di contrapporre posizioni diverse. Si rischia che diventi un tema tra tifoserie, e oggi non conviene”.

Soddisfatto il presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, Sen. Ricardo Merlo, che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione parlamentare. Presentato dal MAIE, inoltre, anche un ordine del giorno in questo senso (approvato dal governo), primo firmatario l’On. Mario Borghese, vicepresidente MAIE.

 
“Lo sforzo che abbiamo fatto come MAIE nel parlamento italiano sta per dare i suoi frutti”, dichiara l’ex Sottosegretario agli Esteri sui social. “Il governo italiano si prepara ad approvare il passaporto sanitario anche per chi si è vaccinato all’estero con Sputnik o Sinopharm o qualsiasi altro vaccino non approvato dall’UE, perché nei propri Paesi di residenza non erano disponibili altri vaccini”. 

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