San Marino. Contro Banca Centrale con un fare da stadio

San Marino. Contro Banca Centrale con un fare  da stadio

Sorprende sempre più  l’attacco  da tifosi di stadio  (Priscilla parla  indignados un po’ singolari) con cui a San Marino ci si è lanciati contro i provvedimenti di Banca Centrale, relativi a Credito Sammarinese  prima e, soprattutto, successivamente, verso  Banca Commerciale Sammarinese.

Preferibile che i vertici di Bcsm agiscano in piena autonomia come è  nel loro dovere, piuttosto che accettino limitazioni nei loro atti dal mondo della politica e dei poteri forti in generale come denunciarono, essere avvenuto,  Luca Papi e Biagio Bossone al momento delle dimissioni con una lettera che ha gettato  discredito  anzitutto sulle loro stesse persone e  sul Paese

Certo  Mario Giannini e Renato Clarizia devono dimostrare di saper meritare l’autorevolezza  necessaria allo svolgimento del loro compito, muovendosi  nel sistema con una imparzialità non solo  praticata ma anche dimostrabile, pazientemente,  in ogni momento   a tutti i soggetti controllati ed anche al Paese. 

La trasparenza degli atti  e dei comportamenti è essenziale  per guadagnare il consenso e la fiducia anche della gente, indispensabili in un settore  con  le orecchie di Dionisio.  

Giannini e Clarizia ad esempio  hanno ereditato una vicenda pesantissima, quella dell’ ex Banca del Titano. Quando detta banca (ora Smib) fu venduta,  i loro predecessori garantirono sulla onorabilità e la professionalità degli acquirenti, anch’essi finiti ora, come già Cs e Bcs –  anzi prima di questi due istituti –  sotto commissariamento.

 

 

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