L’Agenzia europea per i medicinali ha avviato la valutazione su Sputnik V, il vaccino anti-Covid adottato di recente anche dalla Repubblica di San Marino.
Lo annuncia in un comunicato l’Ema, agenzia comunitaria dell’Unione europea per la valutazione dei medicinali che ha sede ad Amsterdam.
L’Agenzia europea per i medicinali specifica che, “a presentare domanda per l’Ue, è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm“.
La decisione di avviare la revisione in tempo reale “si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti”. La revisione “continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio”.
L’Ema non è in grado di prevedere le tempistiche generali, ma precisa che “dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un’eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva“.
L’Ente comunicherà ulteriormente “quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino”.
“Dopo l’approvazione da parte dell’Ema” del vaccino Sputnik V contro il Covid, “saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021“, afferma il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, in una nota dell’ente ripresa dall’agenzia Interfax.
Ricordiamo che la Repubblica di San Marino, a causa dei forti ritardi sulla campagna vaccinale interna anti-Covid, sebbene ci fossero chiari accordi con l’Italia e l’Unione europea, ha deciso di prendere intanto dalla Russia 7.500 dosi di Sputnik V per dichiarare guerra al coronavirus.
Ciò ha attirato il grande interesse di Matteo Salvini, leader della Lega, che ha proposto al Titano di vaccinare il prima possibile i lavoratori frontalieri.
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