San Marino. Covid-19, “Laboratorio a regime per effettuare test”

San Marino. Covid-19, “Laboratorio a regime per effettuare test”

Covid-19, i guariti salgono a 6. “Laboratorio a regime per effettuare test”

Arlotti: “Le persone vengono trattate esattamente come vengono trattate in Italia, senza grandi differenze”

“Allora i dati di oggi sono dei dati che noi interpretiamo come abbastanza confortanti. Nel senso che non abbiamo nessun deceduto abbiamo un nuovo guarito in più quindi guariti nel salgono a quota sei.” Queste le parole dette in conferenza stampa dal Direttore per l’Authority sanitaria Gabriele Rinaldi. 
Poi i dati sull’infezione da nuovo coronavirus CO- VID-19: 
n. 196 i casi positivi, di cui 68 ricoverati all’Ospedale di San Marino (15 in Rianimazione con sintomatologia severa, 5 femmi- ne e 10 maschi, 53 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 26 maschi e 27 femmine) e 128 in isolamento a domicilio (femmine 57, ma- schi 71). 
Sanitari COVID-19 positivi: 4 MMG, 3 Medici ospedalieri, 3 Infermieri, 2 OSS 
n. 21 decessi 
n. 6 guariti (2 femmine, 4 ma- schi) 
n. 74 dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche 
n. 420 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (386 laici, 17 sanitari, 7 Forze dell’Ordine) 
n. 586quarantene terminate 
Totale quarantene attivate: 1006.
Tamponi in attesa di risposta 19

“Oggi sento di dovere ringraziare il dott. Ceccarini, i medici di medicina generale, i medici della guardia medica, il servizio infermieristico domiciliare, tutto il personale delle condotte e a chi sta continuando a lavorare nelle vaccinazioni. Insomma – ha proseguito il dott. Rinaldi – tutti quei servizi che vengono erogati dalla medicina territoriale che sta offrendo un contributo importante. Il mio ringraziamento personale al dott. Ceccarini e ai suoi collaboratori.

Posso riconfermare che il laboratorio di analisi ha messo in piedi il test rapido per la determinazione degli anticorpi e quindi adesso a seconda del livello di urgenza diciamo così della diagnostica verranno fatti i campioni sul sangue. Direi che sono da ieri sera sono già a regime e il programma di accertamenti verrà sviluppato nei prossimi giorni quando dico programma di accertamenti all’identificazione del personale sanitario e sicuramente saranno tre indagati per tutti i pazienti che nuovi pazienti che richiederanno questo tipo di diagnostica.”

Al termine delle comunicazioni sull’andamento giornaliero è intervenuto il commissario straordinario per l’emergenza del coronavirus Massimo Arlotti che ha cercato di tracciare il punto su qual è la situazione attuale dal punto di vista assistenziale. “Vorrei fornire un’altra chiave di lettura dell’andamento dell’epidemia, cioè il carico che l’epidemia ha sul sistema assistenziale. Negli ultimi 10 giorni – ha detto Arlotti – vi è stato un numero pressochè costante di persone in regime di ricovero. Il che vuol dire che le persone ricoverate sono praticamente lo stesso numero di quelle che poi vengono dimesse. Contemporaneamente abbiamo avuto una stabilizzazione del numero di persone che sono in ventilazione assistita e abbiamo avuto anche una stabilizzazione nel numero dei decessi. Il doppio delle persone contagiate sono seguite a domicilio rispetto a quelle che sono seguite in regime di ricovero. Personalmente ho l’impressione, anche se questa epidemia ti smentisce il giorno dopo, che siamo in una fase di relativa stabilizzazione. Questo mi permette anche di dire che le risorse che sono state messe in campo per la gestione di questa epidemia sono sufficienti. Non dobbiamo più rincorrere un’emergenza come nelle prime settimane”, ha dichiarato fermamente Arlotti. “Non dobbiamo cambiare l’organizzazione dal mattino al pomeriggio. Quello che abbiamo messo in campo, comincia a girare nella maniera giusta. Certo, che ci sono intoppi e ci sono, sicuramente anche margine di miglioramento. Ma non abbiamo dovuto aumentare le risorse, neanche risorse umane”.

Poi lapidario, il commissario straordinario ha smentito tutte le bufale che in questo periodo si susseguono sui social per quanto riguarda le terapie contro l’infezione Covid-19. “La terapia della infezione da coronavirus non esiste. Tutto quello che noi facciamo, lo facciamo sulla base di studi non controllati, di farmaci non registrati poiché non c’è neanche un farmaco registrato per questa infezioni. Tutto quello che facciamo sono esperienze fatte a regime di guerra, quindi con studi con buchi metodologici enormi, piccole osservazioni, studi sull’animale, quindi io sarei molto, molto cauto a mettere sul web che c’è la cura miracolosa per l’infezione da coronavirus perché questo non è assolutamente vero.

Le persone che trattiamo noi – ha proseguito Arlotti – vengono trattate esattamente come vengono trattate in Italia, senza grandi differenze. Il problema è che questi farmaci hanno dei limiti, non c’è una terapia risolutiva. Ci sono tentativi, con associazione di farmaci.”

Fra il personale sanitario contagiato vi sono quattro medici di base, tre medici ospedalieri, tre infermieri e due OS. Nessuno di loro è morto e se si confrontano con il personale sanitario in altre realtà, anche limitrofe, questo è stato salvaguardato e ci aspettiamo che l’esposizione sia ancora minore perché i presidi ci sono e le persone lavorano in sicurezza all’interno di percorsi ben definiti. Spero, mi auguro, – ha concluso Arlotti – che i contagi fra il personale sanitario siano questi e basta.”

Poi l’intervento del Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini il quale ha illustrato gli effetti che il decreto sta portando, soprattutto sulla mobilità delle persone. Fra queste anche i lavoratori di aziende con molto personale. “Siamo passati da poco più di 20 mila transiti a poco meno di 8 mila”, ha detto il Segretario al Lavoro.

Poi in una nota (che riportiamo in sintesi qui di seguito), rivolgendosi ai lavoratori, ha voluto comunicare loro “Non siete soli”

“L’attuale emergenza sanitaria causata dalla pandemia da COVID-19, oltre a rappresentare un momento doloroso della nostra storia, come sapete benissimo, si sta ripercuotendo sull’economia locale e globale e, ovviamente, sul mondo del lavoro. Le conseguenze di lunga portata di una crisi senza precedenti non si possono ancora conoscere, ma è certo che a tutte le parti economiche della nostra società sarà richiesto nei prossimi mesi uno sforzo comune per il rilancio del Paese e del suo benessere. Il sacrificio che tanti di voi stanno praticando già in questo momento, risulta da partemia essere infinitamente encomiabile, una prova di forza sia per chi è costretto a rinunciare momentaneamente al proprio lavoro, sia per chi è costretto a continuare a svolgere il proprio dovere correndo anche conseguenti rischi,deve far nascere nel sentimento di tutti solo grandi elogi e riconoscimenti. […]

Un messaggio di grande rispetto e solidarietà nei confronti di tutte le situazioni che si stanno vivendo; grande rispetto e solidarietà nei confronti di tutte le categorie di lavoratori, privati e pubblici, liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, artigiani, commercianti,e tutti coloro che hanno sempre interpretato il lavoro come una grande ragione di vita e come un esempio su cui fondare la nostra Comunità.

Lo so, è difficile oggi vedere segnali speranzosi, soprattutto dove il lavoro, a causa di questa crisi, è già venuto a mancare o sta rallentando considerevolmente, ma ciò che oggi mi sento di dirvi è che non siete e non sarete soli nell’affrontare questo enorme passaggio della vita di tutti noi; non sarete soli perché lo Stato, sebbene non fosse già da prima in un periodo felice per la sua situazione di bilancio, farà la propria parte nel cercare insistentemente ogni possibile soluzione a sostegno di tutte le categorie; un lavoro di sostegno che è partito immediatamente con la prima fase al momento dei fatti che ci hanno travolto intervenendo prontamente e con fermezza alle esigenze di carattere economico/sanitario, sul contenimento della mobilità, garantendo ai lavoratori dipendenti parte dello stipendio attraverso una CIG straordinaria ed ha fatto altrettanto con la seconda fase, come aver alleggerito gli obblighi di aziende e famiglie, spostando le scadenza fiscali, tributarie e utenze e così farà altrettanto anche con la terza fase dove ci si concentrerà su interventi urgenti a sostegno dei nuclei familiari, della liquidità e delle categorie rimaste più scoperte (in particolare i lavoratori autonomi di ogni genere) ed in fine, una volta tornati gradualmente alla normalità, il Governo e lo Stato si dovranno concentrare nell’introdurre misure mirate per le situazioni più complicate ma soprattutto sul rilancio dell’economia e dei consumi del Nostro Paese”. 

 

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