Ha mosso i primi passi il procedimento nato dall’esposto contro l’Aif dei correntisti del Credito Sammarinese.
Lo riferisce l’Agenzia Dire-Torre1
I correntisti che dall’agosto scorso si sono ritrovati all’improvviso
l’istituto prima commissariato, poi sottoposto a liquidazione coatta, e i
conti bloccati fino ad essere raccolti e “sparpagliati” in sei banche
sammarinesi, ritengono Aif responsabile per non essersi attivata quando
dallo stesso Credito sammarinese era stato segnalato, gia’ lo scorso
gennaio, il conto “sospetto” di Vincenzo Barbieri, narcotrafficante poi ucciso in un agguato malavitoso.
Solo
sei mesi dopo, lamentano i querelanti, sotto le pressioni della procura
di Catanzaro, impegnata nelle indagini Decollo Money, le cui tracce
sono giunte sul Titano dopo l’omicidio di
Barbieri, e’ stato deciso il commissariamento dell’istituto che ha portato alla sua chiusura e all’incertezza dei correntisti.
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Marino di N. Montebelli