San Marino: ‘Credo ad un futuro importante per il Paese’, Mussoni (Lavoro)

San Marino: ‘Credo ad un futuro importante per il Paese’, Mussoni (Lavoro)

Daniela Malpeli, San Marino Oggi: Mussoni: “Per il Titano un futuro importante ma siamo ancora in fase di trasformazione”

[…]

Il segretario Mussoni ripercorre
il suo primo anno di incarico. “Il
primo atto – attacca – è stato
il decreto per l’istituzione del
triennio di formazione professionale,
in maggio, subito
dopo il decreto per incentivare
l’occupazione giovanile”. Arriva
poi, in agosto, il decreto che anticipa
la riforma del mercato del
lavoro
, valutato positivamente
dal Fondo monetario internazionale
nel corso dell’ultima visita.
Ma Mussoni, oltre all’attività
istituzionale, ci tiene anche a
sottolineare la propria attività
politica orientata “alla normalizzazione
del rapporto con Italia e
alla fuoriuscita dalla black list
”.
All’inizio del suo incarico, nel
maggio scorso, l’incontro con
il segretario della Cisl Raffaele
Bonanni; in autunno poi l’ormai
famigerato incontro con l’allora
ministro per l’Economia italiano
Giulio Tremont
i e quello più
istituzionale con l’allora ministro
per il Lavoro Maurizio Sacconi
per l’istituzione del tavolo
bilaterale.

[…]

Segretario, quando ha iniziato
il suo incarico
alla segreteria per
il lavoro si immaginava
quello che si
sarebbe trovato ad
affrontare?

La mia posizione politica
è sempre stata
quella della necessità
di riforme strutturali,
perché siamo in un
momento di crisi e
di trasformazione.
Immaginavo quindi
l’entità della situazione
che avrei affrontato.
E devo dire che
sto vivendo una forte
esperienza umana,
perché qui c’è un rapporto diretto
con le persone che vivono
delle difficoltà, a volte dei veri
momenti di depressione. Ho la
percezione delle situazioni reali
che le persone vivono.

Lei ha parlato di impostazione
nella prima parte del suo
incarico, ora arriva la fase più
strutturale, che sarà caratterizzata
dalla riforma del
mercato del lavoro. Il nodo
da sciogliere, indicato anche
dal Fondo monetario, è quello
dei frontalieri. Come lo sta
affrontando?

Il decreto dell’agosto scorso già
individua un modello d’azione,
che è quello della ricerca della
competenza nei settori nei quali
c’è la necessità. È necessario
quindi essere aperti, perché si
tratta dello sviluppo del nostro
paese. Il tema è ancora aperto,
al tavolo della concertazione,
ma a volte c’è anche molta
demagogia: se non ci fossero
i frontalieri molte delle nostre
aziende oggi non sarebbero
quello che sono.

[…]

Segretario, lei è il promotore
del progetto ‘San Marino
futura
’. Ci dica, come vede la
Repubblica tra 20 anni?

Vedo un paese che affronta la
sfida della modernità e della
qualità e che si confronta molto
con le legislazioni avanzate.
Vedo un paese che ha molte
più opportunità ma che mantiene
le sue caratteristiche e le
sue peculiarità. Un paese dove
sia più facile e piacevole vivere,
anche dal punto di vista del
benessere e della sicurezza.
Dopo la fase di trasformazione,
che durerà ancora qualche
anno, in prospettiva vedo altre
opportunità. Credo a un futuro
importante per San Marino, ma
vanno per forza fatti certi passaggi
che mettono in discussione
alcune caratteristiche che
conosciamo oggi.

 

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