Tutta la vicenda Criminal
Minds, ruota attorno alla finanziaria Fingestus, che era nella disponibilità di Marco
Bianchini. Il quale Bianchini pare essere finito nella rete di una setta (denominata provvisoriamente dagli inquirenti ‘Caro Padre‘) che avrebbe consumato risorse per 50 milioni in 3 anni, come scrive Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino.
Studio del memoriale. Per questo, la Procura di Rimini ha voluto studiare nel dettaglio il memoriale dell’investigatore privato Salvatore Vargiu, a capo dell’agenzia Cio che aveva base a San Marino: in quell’“Atto
K” che racconta il sistema Karnak, e che solo Vargiu potrà autenticare (giovedì, l’interrogatorio), l’agente pagato da Bianchini per spiare ex dipendenti dell’azienda racconta anche i passaggi di denaro attraverso la Fingestus.
I sacchi coi soldi. Sacchi di juta carichi di euro venivano scaricati nei sotterranei e grandi movimentazioni di soldi avvenivano proprio attraverso quei conti: ora, il memoriale è finito anche in tribunale a San Marino e lì si deciderà se aprire un fascicolo a parte. Intanto, Bianchini rimane in carcere: di quanto emerso dal memoriale (ossia del sistema di corruzioni, compresi giudici e politici), dice di non sapere nulla. Ma, secondo i suoi legali Giovanni Maio e Marco Martines, avrebbe risposto in maniera esaustiva alle domande. Per questo, non si esclude vorranno chiedere un’alternativa alla misura cautelare in carcere.
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