Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Criminal minds, inevitabili e pesanti risvolti politici / A sostegno di Bianchini si erano spesi Ucid, Cdo e Vescovo / Fingestus tra le pressioni indicate dagli ex di Bcsm
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In campo, a sostegno di Bianchini
e delle sue aziende e contro
quello che era stato definito
un “accanimento” delle Fiamme
gialle, erano scesi l’Ucid, l’Unione
imprenditori cattolici, la Cdo,
l’Anis e persino il Vescovo. Non
finisce qui. Tra le questioni sollevate
dai dimissionati ex Vertici
di Banca centrale c’erano anche
le presunte pressioni subite da
Papi, Bossone e Caringi dai famosi
segretari “Alfa e Beta”.
Pressioni che, tra le altre cose,
stando al famoso plico sigillato,
riguardavano gli interventi che
Bcsm voleva fare nei confronti di
Fingestus, poi posta in liquidazione
volontaria. Ingerenze che
– denunciavano i dimissionari di
Bcsm – dal governo sarebbero arrivate
anche sulla gestione della
crisi Fingestus.
Prima di questi fatti pare ci fosse anche il progetto
di trasformare la finanziaria in
banca. Era diventato Direttore di
Fingestus, sostituendo Daniele
Tosi, Cesare Richeldi proveniente
da Bsm, poi dimessosi nell’aprire
del 2009. Della banca non se
ne fece nulla anche perché, vista
la stretta dello scudo fiscale, non
pare ci fossero le condizioni.
Sul piano politico, comunque, che
ci siano larghe fette della maggioranza
vicine al vertice di Karnak
e di Fingestus, è noto. Cosa,
questa, capace di creare non poche
turbolenze anche nell’ambito
della maggioranza. Di certo la
seduta del Consiglio che si apre
oggi non potrà ignorare l’ennesimo
terremoto che si è abbattuto
sulla Repubblica
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