San Marino, Criminal Minds. Vargiu ha lasciato debiti, fregati i dipendenti

San Marino, Criminal Minds. Vargiu ha lasciato debiti, fregati i dipendenti

Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese:  Gli ex dipendenti: non ci ha pagato stipendi per 68mila euro e non ha versato contributi per altri 20mila  / L’investigatore scappato lasciando una scia di debiti

Oltre ai fatti strettamente legati al caso Criminal
Minds
, l’investigatore privato della Cio Salvatore Vargiu ha lasciato un brutto ricordo di sé sul Titano. A undici dipendenti della Cio  investigazioni, di cui «era amministratore unico», spiega uno dei suoi ex ‘uomini’, «fra stipendi e licenziamenti mai pagati deve in totale circa 68mila euro». L’investigatore, finita l’avventura Cio, avrebbe fatto perdere le proprie tracce senza saldare i conti con i suoi dipendenti.

«L’ultimo stipendio che abbiamo ricevuto – racconta l’ex della Cio – risale al dicembre del 2008. Poi qualcuno di noi, vedendo che i soldi non arrivavano, se n’è andato a gennaio, altri a febbraio. Io e altri cinque ragazzi ci siamo licenziati in marzo, ormai stufi delle sue promesse. Diceva di dover riscuotere un pagamento da 200mila euro, mai incassato. Poi c’è la seconda mancanza. Siamo infatti venuti a scoprire che non aveva pagato i nostri contributi per un ammontare totale di circa 20mila euro».

Dopo i licenziamenti, mentre il Governo revocava la licenza alla Cio e la società entrava in liquidazione, gli ormai ex dipendenti hanno affrontato «due riunioni della Commissione conciliativa», nella quale si cercava di risolvere la situazione e sistemare i conti senza dover ricorrere al tribunale. «La prima volta Vargiu si è ripresentato con la solita giustificazione del credito da 200mila euro che avrebbe sistemato tutti quanti. Mentre la secondo volta non si è fatto vivo», prosegue l’ex della Cio.

L’investigatore privato, nei mesi successivi, è sparito nel nulla. «La pratica è andata avanti in tribunale, ma il nostro legale ci ha riferito che le notifiche inviate a Vargiu non sono mai state ritirate in nessuno dei suoi domicili conosciuti ». Per gli ex dipendenti non sembravano esserci più speranze: «La società non aveva beni intestati, i locali erano in affitto, il furgone portavalori era vecchio, le uniche due auto di valore erano in leasing.

Ci chiediamo che fine abbia fatto il capitale sociale della società», si interroga l’ex dipendente. Che, assieme ai ‘vecchi’ colleghi di lavoro, ha ripreso a sperare quando ha «letto sui giornali che Vargiu è stato individuato e che gli sono stati sequestrati dei conti correnti. Ora auspichiamo che il tribunale si adoperi per arrivare a recuperare i nostri crediti»

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