Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino: Congresso straordinario e riunione fiume / Accettate le dimissioni di Morri e Casali / La Dc prepara una mega delegazione per gestire la crisi politica
(…) Le due anime della Democrazia Cristiana si sono date battaglia per quasi tre ore dalle 13 alle 16,30.
Da una parte la corrente di maggioranza che fa capo alla dirigenza del partito, Pasquale Valentini, Luigi Mazza, Teodoro Lonfernini con l’appoggio di Marco Gatti, che hanno riversato tutte le colpe al Partito Socialista. Responsabile di avere voluto spaccare, senza un vero motivo, il governo.
Dall’altra parte la corrente minoritaria con Gabriele Gatti, Claudio Podeschi, Francesco Mussoni ed Ernesto Benedettini che invece hanno rinfacciato alla dirigenza di avere gestito male il percorso con la componente socialista.
Ufficialmente dal partito si ostenta serenità. “Abbiamo preso atto della scelta di Nps e Moderati, ora ne discuteremo all’interno dell’esecutivo del Patto”, afferma il Presidente Teodoro Lonfernini. In un clima pesantissimo, alla fine si è deciso di dare vita ad una ampia delegazione composta da segretario, presidente, presidente dei giovani, capogruppo, i
quattro membri di governo, il vice segretario e tre membri della
direzione
(Filippo Tamagnini, Gabriele Gatti e Clelio Galassi) per affrontare questo momento di crisi.
Il numero e la composizione dei componenti è emblematico di come gli animi siano agitati e contrastanti.
Sull’opportunità o meno di portare al voto la riforma tributaria, la Dc sembra diplomaticamente prediligere il passo indietro.
Arrivare alla conta con una crisi di governo di queste proporzioni potrebbe significare un suicidio. (,,,)
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