San Marino, Cs. Amati oggi interrogato a Rimini da Vannucci e pm calabresi

San Marino, Cs. Amati oggi interrogato a Rimini da Vannucci e pm calabresi

Anna De Martino di NQRimini San Marino: Il fondatore del Credito sammarinese sarà interrogato questa mattina a Rimini dalla Vannucci e dai pm calabresi / “Meglio che Amati non sappia” / Nelle intercettazioni telefoniche di Vendemini e Macrì affermazioni che potrebbero alleggerire la posizione del presidente del Cs

 “Meglio che Amati certe cose non le sappia” dice Valter
Vendemin
  al telefono a Domenico Macrì, il 65enne che, stando agli atti della Procura, sarebbe l’uomo che propose all’ex direttore generale del Credito sammarinese di aprire i conti correnti a nome Vincenzo Barbieri.

Sono le  intercettazioni telefoniche sull’utenza di Vendemini che danno il là al filone sammarinese dell’inchiesta ‘Decollo
Money
‘, che ha portato all’arresto oltre che del direttore generale

Vedemini, del presidente della banca,Lucio Amati  e del responsabile dell’adeguata verifica, Sandro Sapignoli, e di altre 9 persone in tutta Italia per il reato di riciclaggio di denaro sporco. Soldi del narcotraffico, gestito dalla ‘ndrangheta della potente cosca Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, finiti in conti correnti del Credito sammarinese nel quale dovevano transitare oltre 15 milioni di euro, una cifra tale da poterne determinare il controllo.

Un’inchiesta enorme che il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso ha portato avanti con la collega sammarinese, Rita Vannucci e i magistrati della Dda di Catanzaro.

La Vannucci e i pm calabresi, interrogheranno questa mattina in carcere a Rimini, proprio Lucio Amati, il fondatore del Credito sammarinese, difeso dall’avvocato Alessandro Petrillo. Cosa sapeva Amati, anzi cosa era tenuto a sapere in qualità di presidente della banca?

L’interrogatorio di oggi servirà a stabilire questo. Intanto la linea di difesa è chiara e porterà ad un’immediata richiesta di scarcerazione. Perché secondo l’avvocato Petrillo, la detenzione in carcere non si può giustificare, come invece chiede il pm e accetta il gip, con la reiterazione del reato, in quanto il Credito sammarinese è una banca commissariata  e quindi sotto la gestione dei commissari di Banca Centrale di San Marino.  

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