San Marino, Cs. Mario Amati intervistato da Anna De Martino, NQRimini San Marino

San Marino, Cs. Mario  Amati intervistato da  Anna De Martino, NQRimini San Marino

Anna De Martino di NQRimini San Marino: Il figlio del fondatore del Credito sammarinese a ruota libera sulle ultime vicende dell’istituto commissariato / “Ecco cosa è successo alla mia banca”/ Mario Amati: “Quando abbiamo chiesto aiuto Banca centrale ci ha risposto con un’ispezione”

SAN MARINO – Perché il Credito sammarinese ha avuto il destino segnato? Quali sono state le circostanze che hanno portato l’istituto di credito della famiglia Amati sull’orlo del fallimento? La partita è davvero chiusa? Una serie di interrogativi ai quali si può tentare di dare una risposta con l’aiuto di Mario Amati, figlio del presidente Lucio, e nella proprietà della banca.

 Partiamo dall’inizio, dalle prime difficoltà. “La congiuntura negativa per il credito sammarinese è iniziata con lo scudo fiscale del 2009 che ha comportato un deflusso importante: quasi il 50% dei capitali affidati al Cs sono stati scudati, rientrando in Italia. E stando alla lettura fatte da Bankitalia, hanno scudato quelle persone che potevano riportare in patria i propri soldi senza timori di conseguenze penali. Ciò vuol dire che la nostra clientela proveniva da contesti sani. In quel periodo, devo dire che la banca ha reagito bene, la struttura ha tenuto, ma comunque ci rivolgiamo a Banca centrale di San Marino per far presente la situazione. In sostanza a Bcsm abbiamo chiesto una mano per superare l’empasse dello scudo. La risposta è stata l’invio degli ispettori di Bcsm al Credito sammarinese per l’ispezione”.

Indagine giudiziaria a parte, ora quali sono le prospettive? “Ora ci dicono che i 9 milioni sono diventati 40, in tre mesi, aumentando di 15 milioni le potenziali perdite di Polis dovute al caso Lolli, oltre a 18 milioni di perdite dovute ad una diversa classificazione dei crediti fatta dal commissario. Altrimenti è la liquidazione coatta. Senza tentare di trattare con chi è interessato all’acquisizione del Cs. E c’è chi è interessato”. 

Leggi la intera intervista di Anna De Martino

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