San Marino, Cs. Speranza in Bac e Bsm. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

San Marino, Cs. Speranza in Bac e Bsm. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: La banca nella buferaCredito sammarinese  La speranza di salvezza  arriva da Bac e Bsm 

 SAN MARINO. Credito  sammarinese, ci pensano Banca Agricola Commerciale   e Banca di San Marino: eccoli i  due istituti che, assieme  a Banca centrale, sono  stati incaricati di intervenire  per salvare la banca  di Lucio Amati (ora ai  domiciliari con l’accusa  di riciclaggio) dal rischio  della liquidazione coatta.  I vertici incontreranno  stamane il Comitato
per il credito e  risparmio
  per illustrare  al Governo  il progetto  di salvataggio, ma  lo studio sui conti del  Credito avrebbe messo in  luce una situazione non  facile da sanare: un buco  da 40 milioni di euro, per  il quale il  commissario  Nunziato Caliò, appena  mercoledì scorso, aveva  convocato l’as s e m bl e a  dei soci alla quale chiedere  l’immediata e forte ricapitalizzazione.  L’assemblea,  alla fine, non si  fece per mancanza del  quorum, ma l’impresa di  trovare 40 milioni entro  una settimana, per i tre  proprietari – Amati, Uno  Spa, Fondazione Barbaglia  – sarebbe stata impossibile. 

Ora, manca appena  un giorno allo sblocco  dei pagamenti: mercoledì  gli sportelli riapriranno  e, in teoria, ai correntisti  che chiederanno  soldi, l’istituto dovrà dare  risposte chiare.

Il rischio  è quindi troppo alto,  quello di una fuga velocissima  della liquidità,  e la banca non può presentarsi  impreparata  all’appuntamento coi  3mila correntisti. Per  questo, le ultime ore, sabato  compreso, sono state  incandescenti: tra  commissario del Credito,  Banca centrale, Bac e Bsm  si sono succeduti diversi  incontri volti allo  studio del caso e alla preparazione  di un progetto.

A qualcosa, le due banche  e via del Voltone hanno  pensato: non si lasciano  però scappare indiscrezioni  sulle caratteristiche  del piano di salvataggio,  ma Pier Paolo  Fabbri, direttore generale  di Banca agricola azzarda:  «Penso che usciremo  dal comitato di domani  – stamane, ndr – con  qualcosa: la situazione,  però, non è facile».

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