San Marino Oggi: Csdl e Michelotti (Su): “Basta
contrapporre frontalieri e interni” /
San Marino 3.0 replica chiedendo di versare il 30% dello stipendio ai frontalieri sulla Smac
E’ del sindacato la prima presa di posizione nei confronti di San Marino 3.0: “non serve alimentare contrapposizioni tra sammarinesi e frontalieri; il vecchio ritornello ‘via i frontalieri per lasciare posto ai sammarinesi’ è tornato ad essere uno dei cavalli di battaglia della tornata elettorale, si torna ad agitare la paura che i frontalieri possano togliere lavoro ai sammarinesi. E’ una mistificazione della realtà, i lavoratori frontalieri sono stati chiamati dalle aziende a ricoprire ruoli essenziali per la nostra economia. Hanno portato ricchezza al nostro Paese contribuendo alla crescita economica di San Marino e dei territori dove vivono. I canali privilegiati per dare prioritariamente occupazione ai cittadini sammarinesi e residenti, esistono già da molti anni: sono sanciti dalle leggi e dai contratti”. (…)
Ma non solo il sindacato, c’è anche Augusto Michelotti candidato di Sinistra Unita ad intervenire con un pizzico di sarcasmo sulla proposta di San Marino 3.0: “Sopportare qualche scappatella populistico demagogica ogni tanto ci
può anche stare, ma dopo troppa insistenza si corre il rischio di diventare antipatici e anche un po’ stantii. Tanto clamore per il semplice motivo che il movimento San Marino 3.0 aveva proposto “meno frontalieri, più possibilità di lavoro per i sammarinesi”, una proposta come tante altre ma dal sapore un po’ xenofobo.
E ieri San Marino 3.0 ha subito corretto il tiro tramutando la loro prima proposta in una seconda molto interessante: “Pagare un terzo dello stipendio dei frontalieri con moneta elettronica accreditandolo sulla Smac card per incentivare i consumi e dare una mano agli imprenditori sammarinesi”. Non da scartare a priori anche se, ad esempio, l’utilizzo della carta divenga veramente moneta elettronica utilizzabile in tutti gli esercizi. (…)
Accadde oggi, pillola di storia