Duro atto d’accusa della Confederazione Sammarinese del Lavoro per le proposte di riforma della Pubblica Amministrazione elaborate dal Governo.
L’Esecutivo non può pretendere che la gente non reagisca di fronte alla serie di
iniquità che vengono propinate. Così non può essere; fra l’elettorato, la
cittadinanza e il Governo deve esistere esiste un patto che se viene rotto,
perlomeno in una democrazia, prevede l’alternanza al potere. Se invece questo
potere viene sostenuto tramite giochi di palazzo e commistioni varie, allora si
alimenta lo scontro sociale, poiché così facendo, quando non vi è più la sua
sostanziale legittimazione, si realizza l’“occupazione” del potere.
Fare
“spallucce” a scioperi storici per numero di partecipanti è un errore; sarebbe
molto meglio per tutti fare un passo indietro in nome della democrazia, prendere
delle decisioni ampiamente condivise, tralasciando per un momento quei
provvedimenti che prevedono un aumento di costi. Proporre riforme fiscali e
pensionistiche che indubbiamente asciugheranno non di poco le tasche dei
lavoratori senza firmare il rinnovo del contratto di lavoro, è socialmente
irresponsabile.
Vedi nota sindacale Csdl