San Marino. Csu: ‘Prognosi ridotte, dal Governo nessuna risposta’

San Marino. Csu: ‘Prognosi ridotte, dal Governo nessuna risposta’

La Centrale sindacale unitaria rivela che il Governo non ha ancora risposto alla richiesta di incontro che la Csu aveva fatto ai Segretari di Stato per la Sanità e per la Giustizia riguardo al problema delle prognosi mediche, in seguito ad un grave incidente avvenuto all’Asa di Rovereta il 22 febbraio scorso.

 

Riceviamo e pubblichiamo

È passato un mese dalla richiesta di incontro della CSU ai Segretari di Stato per la Sanità e per la Giustizia, per affrontare il problema delle prognosi mediche di soli trenta giorni per gravi infortuni sul lavoro, che non consentono l’avvio automatico del procedimento penale; ma da parte dei due Segretari di Stato non è ancora arrivata nessuna risposta.

È un problema molto serio, in quanto il mancato avvio del procedimento giudiziario rappresenta un freno all’accertamento dei fatti e alla ricerca delle responsabilità in caso di infortuni sul lavoro di una certa rilevanza. La CSU sottolinea la gravità di questo atteggiamento di disinteresse da parte dei responsabili di Governo, su un tema così cruciale e sensibile che riguarda la salute e la stessa vita dei lavoratori.

L’avvio del procedimento penale, è un fattore determinante per rimuovere alla radice i rischi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ribadiamo che la prassi adottata dai medici – che anche in casi recenti hanno prescritto prognosi di soli trenta giorni per infortuni gravi, come la perdita di una parte della mano – contraddice la filosofia della legge sulla sicurezza (L. 31/98), la quale stabilisce chiaramente che la gravità di un incidente va definita in base ai tempi di guarigione.

La CSU sollecita ulteriormente i due membri di Governo a rispondere celermente alla richiesta di incontro.

CSU

[Comunicato Stampa]

 

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