Anna De Martino di NQRimini San Marino: Se Andreoli resiste la Dc ha già pronto il piano B: offre l’ingresso ai giovani / Socialisti al bivio / Le sorti del Governo legate a quella della costituente
Se l’accordo per la Costituente socialista si farà, il Governo andrà avanti almeno un anno. Si faranno le riforme fiscali e della Pa e poi si andrà a votare. Con quali coalizioni, è tutto da vedere. Un’analisi dell’attuale situazione politica sammarinese non può che partire dai tavoli aperti. Già, ma quanti sono questi tavoli? All’apparenza due: quello tra Partito dei socialisti e dei democratici (Psd) con il Patto per San Marino, la coalizione di Governo, e quello tra Nuovo partito socialista (Nps) di Augusto Casali e Psd. Casali ha il mandato del Patto per contrattare una costituente socialista, appoggio esterno al Governo. Che significa voto favorevole alle proposte di riforma della maggioranza. Contemporaneamente, il Patto si siede al tavolo col Psd per valutare nel merito le convergenze su temi caldi, come Ue, scambio automatico d’informazioni con l’Italia, Fisco. E’ evidente che i due tavoli di trattativa, quello Nps-Psd e Patto-Psd siano complementari.
Ma c’è anche un Piano B basato sulle aspettative del Psrs.
Proposte concrete quelle dei socialisti di Andreoli-De Biagi-Celli portate avanti a colpi di progetti di legge. Ma con quale speranza di approvazione in Consiglio? Poche, mentre pare concreta la proposta Dc ai giovani Psrs pronti a passare al Pdcs. Se la costituente si fa, il partito dei socialisti riformisti dovrà scegliere se aggregarsi o rischiare l’isolamento. Certo se il Psd si spacca, il valore Psrs cambia. La Dc nel frattempo aspetta e guarda.
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Marino di N. Montebelli