Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Antievasione, ecco il decalogo del consiglio dell’Ue che riguarda anche San Marino / Accordi con Italia rischiano di essere già superati. Definita “essenziale l’identificazione del titolare effettivo”
Il Consiglio europeo ha messo a punto un vero e proprio decalogo antievasione. Dieci direttrici per una azione rapida. Che l’Ue volesse fare presto su questo terreno, lo si era ben compreso al tavolo Ecofin, che riunisce i ministri economici dell’Europa. La linea viene così ribadita nel documento finale adottato il 22 maggio scorso dal Consiglio dell’unione. Anche la crisi alla base della guerra all’evasione. “La frode fiscale e l’evasione fiscale – si legge nel preambolo – limitano la capacità dei paesi di conseguire un gettito e di attuare le loro politiche economiche. In un periodo di rigidi vincoli di bilancio, la lotta alla frode fiscale e all’evasione fiscale va oltre il problema dell’equità fiscale. Essa diventa un elemento essenziale per l’accettabilità sociale e politica del risanamento dei conti pubblici. Il Consiglio europeo ha convenuto di accelerare i lavori in materia di lotta alla frode fiscale e all’evasione fiscale nonché alla pianificazione fiscale aggressiva. Sarà in particolare data priorità ai lavori sulla promozione, a tutti i livelli, dello scambio automatico di informazioni e sull’ampliamento della sua portata”. (…) L’ue rischia di rendere già da rivedere gli accordi con l’Italia. Insomma un decalogo pesante che, visti i contenuti, se dovesse trovare attuazione nei tempi previsti dall’Ue, rischia addirittura di rendere già da rivedere diversi punti del non ancora ratificato accordo contro le doppie imposizioni. Un esempio è quello sulla direttiva sulle società madri e figlie che il Consiglio Ue ha detto, mettendolo nero su bianco, di voler revisionare entro l’anno. (…)
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