Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese ritiene che dentro il Partito dei Socialisti e dei Democratici i dissidi sulla posizione da assumere in merito alla Costituente
del Partito socialista – dissidi emersi al momento della votazione
sul manifesto – non siano ancora del tutto ricomposti.
Il Psd continua il confronto interno sul possibile tuffo nella piscina socialista costruita dal Nps di Augusto Casali. Sulle cui sponde è stata già dipinta con vernice indelebile la sigla Pss (Partito
socialista sammarinese) che tanto fa storcere il naso all’ala democratica del partito.
Così, mentre Augusto Casali aspetta il verdetto sfogliando la margherita (m’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama) per sapere se sarà amore oppure no, il confronto in via Ordelaffi va avanti. Il Psd, da quanto trapela, non ha il privilegio di poter tirare la corda più di tanto, visto che nel Nps sembra esserci chi, ormai spazientito, preme per mandare tutto all’aria. Casali, insomma, potrebbe decidere di prendere in mano il martello e distruggere la piscina. Riducendo il Pss a un cumulo di macerie. E minando, di fatto, le trattative del Psd con la maggioranza.
Marino di N. Montebelli