Emergono nuovi particolari sul rapporto
fra la Cassa di Risparmio di Teramo, Tercas, e San Marino International Bank
(Smib), super
favorito da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, avendo – secondo
Stefano Elli – come advisor legale dell’operazione lo studio legale
Bussoletti Nuzzo Mularoni, studio di Antonio
Nuzzo, vicerettore della Luiss.
Tanto da far parlare della Smib come di una banca parallela della Tercas.
Pare che l’ex Direttore Generale Antonio
Di Matteo (ora ai domiciliari) avesse come riferimento diretto in Smib, non solo la compagna Cinzia
Ciampani (omaggiata fra l’altro dall’imprenditore Raffaele Di Mario non con rose), ma soprattutto Francescantonio Di Stefano, a quanto si apprende oggi da Patrizia Pennella di Il Tempo.
(…) Nell’emettere l’ordinanza di custodia cautelare il gip aveva ritenuto “concreto e attuale (anzi particolarmente qualificato) il pericolo che l’indagato continui in operazioni distruttive o di riciclaggio, sia pure solo nel tentar di mettere al sicuro le ingenti somme già illecitamente acquisite. Da recenti intercettazioni -rileva il gip per sottolineare l’attualità del pericolo- è risultato in particolare come Di Matteo, continuando schemi propri della criminalità organizzata, si stia preoccupando anche di coadiuvare il Di Stefano nell’indicare le strategie difensive e predisporre le difese giudiziali nelle cause di opposizione ai decreti ingiuntivi di cui il Di Stefano è stato destinatario da parte di Banca Tercas”. Il riferimento è al legame strettissimo che intercorre fra l’ex direttore generale dell’istituto di credito e Francescantonio Di Stefano, imprenditore ed editore, anche lui marsicano e uomo di affari di riferimento per Di Matteo, che lo aveva portato in Tercas insieme con altri indagati, ma sono ben fermi e saldi, secondo l’ordinanza di custodia, anche all’interno della banca dal quale era uscito. (…)
Di Stefano Francescantonio