Comincia ad attuarsi la strategia detta della ‘diplomazia penale‘ della procura di Forlì nei confronti del sistema bancario e finanziario della Repubblica di San Marino.
Gli attacchi ‘bruti’ sono avvenuti, nell’ordine, contro i vertici di Asset Banca e di Banca di Credito e Risparmio di Romagna,
poi di Carisp (gemellaggio con Delta) e infine di l’Ibs (gemellaggio con Credito di Romagna).
A processo invece per primo andrà, a quanto pare, quest’ultimo caso, cioè quello del Credito di Romagna. Lo si apprende da Anna De Marino di NQ Rmini San Marino: Credito di
Romagna- Istituto bancario
sammarinese, tutti o quasi
rinviati a giudizio. Il processo
si terrà il 15 maggio a
Forlì, dove la pubblica accusa,
neanche a dirlo, rappresentata
dai due due pm che
hanno scoperchiato negli
ultimi anni il maggior numero
di affari tra banche
italiane e sammarinesi, Fabio
Di Vizio e Marco Forte a
cui si aggiunto il procuratore
Sergio Sottani, sosterranno
che i rapporti tra Credito
di Romagna e Ibs erano al di
fuori della maggior parte
delle norme bancarie e delle
disposizioni di Bankitalia.
Probabilmente Di Vizio parte da Credito di Romagna – Ibs dato l’elevato numero di persone coinvolte che hanno patteggiato sull’esempio, si fa per dire, di Giovanni Mercadini.
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.